Quarto Capitolo

10.3K 411 30
                                    

Non ero nervosa, ne furiosa, ne arrabbiata.

Ero solo pronta per un'omicidio, ma di quelli violenti.

Che razzo di coglione è mai quello?

Lo odio, dio se lo odio, lo schifo, lo ucciderei, dio!

Mi spoglio ed entro in doccia, una doccia calda era quello che mi serviva, non ricordo quando minuti rimasi in doccia, dato che mamma urlava per farmi uscire, cosi decisi di uscire, ma solo perchè lei mi aveva chiamato.. usci e lei venne in camera

" Clarissa vestiti carina, abbiamo ospiti" dice guardandomi con un sorriso a trenta due denti!

" Ospiti? siamo qua da due giorni gia abbiamo ospiti? chiedo sorpresa, ma presto mi passò un pensiero per la testa, mi girai verso mia madre
"NO, non mi dire che solo loro, lui." dico urlando

Silenzio da parte di mamma.

Mi girai verso mia mamma
"Mamma, mi sto sbagliado vero? non è lui con la sua famiglia.."

"Clarissa sai che abbiamo buoni rapporti, e che grazie a loro che siamo qua.." dice come se fosse la cosa più naturale del mondo, ma non la faccio finire di parlare e sbotto

" CERTO E IL FIGLIO CHE MI TRATTA NA MERDA, E CHE MI FA QUASI PRENDERE U'ACCIDENTE ANCHE LUI E GENTILE? MA PER FAVORE! "chiusi la porta in faccia a mia mamma.

Odiavo litigare con lei , ma questa volta era troppo, non era possibile una cosa cosi. Sapeva benissimo, la nostra situazione e lei parlava di matrimonio, che invece eravamo bellissimi cose cosi, ma per favore. Senti bussare alla porta si sentiva mia madre da fuori che mi implorava.., non mi restava altro di vestirmi, optai per mettermi davvero qualcosa di carino, cosi mi misi una vestina, stretta in vita e gonfia sotto, sopra la ginocchio, stivali, e decisi anche di truccarmi ma leggermente, non amo il trucco pesante..

Scendo in cucino, e aiuto mia mamma in cucina, verso le otto sento suonare il campanello, vado ad aprire e mi trovai di fronte la mamma e il padre, di quel decelebrato

" Ciao bellissima, buon sera" guardai la madre Lara che mi salutava con un sorriso, enorme, con lei non avevo problemi anzi, mi era sempre stata simpatica, mi girai che vi il padre Antonio che anche lui mi salutava, li salutai a mia volta facendoli accomodare dentro casa.

Mi sporgo dietro di loro, ma del cazzone non c'era traccia cosi chiusi la porta, meglio cosi pensai, ma mentro mi giravo vidi Ciuffo , il loro cagnolino, era adorabili, cosi lo prendo in braccio e lo coccolo,era un'amore,in braccio, era di una dolcezza infinita, mentre l'acarezzavo gli sussuravo " Povero cucciolo, con quel padrone cattivo, chi sa che ti combina, cucciolino dolce sei siiiii" sorridendo mentre lo riempivo di baci, ma l'atmosfera durò poco..

"Il cane lo tratto bene, sai com'è non ha il tuo nome."
Mi giro di scatto, e vidi l'ultima persona che volevo vedere
" Qualcuno ti ha chiamato?"
Passarono minuti dove ci guardavamo, lui mi guardava dalla testa ai piedi, quasi meravigliato,e mi scappo un sorriso di soddisfazione, ma poi rovino tutto con quella sua bocca del cavolo.
"Ti puoi mettere tutti i vestiti che vuoi, sempre cessa e grassa. "

Detto questo, andò in cucina,prendendo ciuffo , rimasi li ferma,con le sue parole in testa, mi senti all'improvviso vuota e stanca di tutta questa situazione con lui, con mia mamma, di non sentirmi mai a casa, di non avere piu un padre affianco a me, e come se tutto il mondo mi stava cadendo addosso, ed io restavo la, ferma, non sapendo cosa fare, era una sensazione orribile, respinsi indietro le lacrime non potevo piangere, e non volevo davanti a lui eli raggiunsi in cucina ,la serata passò tranquillamente, avevo ancora quelle parole in mente, cosi non parlai con nessuno, rimasi in silenzio per tutta la sera, e rispondevo solo a qualche domanda, per educazione. Finita la serata, aiutai mamma, in cucina per poi salire sopra in camera, mi misi subito a letto volevo chiudere quella giornata.

POV ELISA

"Mamma scendo a comprare un cornetto!"
"Compralo anche a me!"

Risi, per mia mamma, mentro scendevo giù mi sentivo strana, come una sensazione, controllai di aver preso le chiavi e i soldi, e andai alla cornetteria che era poco distante da casa mia, entrai nella cornetteria, e presi due cornetti enormi alla nutella, mi era venuta all'improvviso la voglia del cornetto, pagai, e usci fuori.

"Si mamma, ora torno tranquilla."

Senti una voce..QUELLA voce, era la voce di quel coglione di Matteo, mi incazzai, pure qua dovevo trovarmelo, lo guardai, e mi trovai involontariamente, a mordermi il labbro, okay forse non proprio involontariamente..era vestito come un cretino, mi nascosi guardandolo meglio,aveva un jeans stretto blu, e una canottiera, e quel capello da rap che secondo lui, lo faceva diventare bello, risi al pensiero.

"Ti nascondi nana?"
Mi bloccai totalmente e il cuore iniziava a battermi forte, ma cosa mi succede?
"Matteo, ma che brutta sorpresa" lo guardai incazzata
"Oh davvero? per questo mi fissavi e ti mordevi il labbro?"
"E-eh? m-ma che dici..?" balbettai, come aveva fatto a vedermi?
"Che ci fai qui?" guardò il vassoio con i cornetti
"Volevo qualcosa di dolce" dico semplicemente, ed era vero..
"Anche io..ma pensavo ad altro.."

Lo guardai, perchè si sta avviccinando? ora lo colpisco, lo uccido, lo picchio, non feci in tempo a spostarmi che le sue labbra erano sulle mie, mi bloccai totalmente, lui continuava a baciarmi, instintivamnete gli porto le braccia al collo, stringendolo a me ricambiando il bacio, tirandogli i capelli, mentre sentivo il suo corpo stringermi contro il muro, passarono, minuti, secondi, anni, quando ci staccamo solo per riprendere fiato..

"Mh..molto più buono del cornetto" disse ridendo
Lo guardai incapace di parlare, e di muovermi, annui solamente, lo vidi riabbasarsi, e il mio cuore perse un battito quando mi morse il labbro..
"Respira piccola..a domani, buona notte e sognami"
"N-Notte.."
Balbettai, non riuscivo a concentrarmi per dire qualcosa di sensato, mi ribaciò a stampo e lo vidi salire nella sua macchina per poi andare a casa..mentre io combattevo contro un infarto

Pov Clarissa

Presi il telefono e mi accorsi che c'era un messaggio di Elisa, apri il messaggio e rimasi sbalordita

"NON POI CAPIRE, MERDA, MERDA, MERDA, AIUTAMIIIIIIIIIIIII, MATTEO, QUEL CESSO, MI HA BACIATO, CAPISCI? E IO...IO HO RICAMBIATO, CAPISCI? MERDA! "

Mentre leggevo il messaggio ridevo, per loro due e per la scena, le risposi che forse in fondo le piaceva, lei mi rispose che ero pazza, cose cosi, non le raccontai di quello che disse Federico altrimenti non sarebbe piu esisistito a quest'ora,staccai con lei e andai a letto, stringendomi sotto le coperte, mi addormentai subito per fortuna, sognando l'unica persona che non volevo sognare..

Quella linea sottile tra odio e amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora