Ventiquatresimo Capitolo

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La mattina seguente mi svegliai con un mal di testa atroce, non avevo dormito per tutta la sera, pensavo e ripensavo alla situazione in cui mi trovavo a tutto quello che era successo da quando mi ero trasferita qui, ai litigi con Federico, la nuova scuola, affrontare di nuovo tutto, con la paura di spostarci di nuovo, ma anche avere al mio fianco la mia migliore amica. Elisa.
Che adesso era accanto a me e russava, risi alzandomi per poi controllare l'orario erano le 6:59 staccai la sveglia prima che suonasse per poi buttarti addosso a lei.
"Suu c'è scuola alzati!" dissi ridendo
"Come? E già ricominciata?" chiese aprendo gli occhi
"Si, mi devi anche dire quella cosa che mi dovevi dire ieri.." risi, iniziando a prendere i vestiti
"Oh io e Matteo abbiamo fatto pace, abbiamo chiarito e tutto!" disse sorridendo, la guardai per poi abbracciarla
"Sono contenta, davvero!" la strinsi più forte.
"Si andiamo!"
Arrivammo fuori scuola, con un metto anticipo, infatti era quasi deserta, poco dopo vidi la figura di Federico arrivare, una volta arrivato mi strinse fortissimo a se
"Come stai amore?"
Sorrisi alla parola "amore" era ancora  tutto così strano
"Bene dai" dissi stringendolo forte, per poi baciarlo a stampo.
"Sto per vomitare" disse Elisa ridendo per poi abbracciare  a sua volta Matteo. 
"La campanella, ci tocca entrare ragazzi" dissi sospirando per poi avviarmi mano nella mano con Federico se c'era lui accanto a me potevo superare tutto.

POV ALESSANDRO
Sapevo che avevo sbagliato tutto, che andandomene quel giorno di nove anni fa, ho condannato la mia vita, ma in quel momento mi sembrava la cosa giusta da fare, anche se la più brutta e la più crudele. Non volevo realmente abbandonare mia figlia e mia moglie ma sono stato in qualche modo costretto a farlo, e quando ti mettono con le spalle al muro, quando capisci che stai perdendo la tua dignità come uomo e come padre, non ti resta altri che comportarti da vigliacco.
Vigliacco, questa parola mi ha accompagnato fino ad oggi.
Quando sono tornato non mi aspettavo un accoglienza calorosa, merito quella freddezza,è stata dura vivere senza mia figlia e mia moglie, senza un reale motivo per andare avanti, ma anche se non era fisicamente con me lo sono sempre state nel mio cuore. Li nessuno può togliermi l'amore che provo per loro e i ricordi che riaffiorano e fanno male.
Clarissa ormai è diventata una donna, una bellissima donna, sono orgogliosa di lei, come padre e come uomo.
E forse non la merito neanche un po, ma farò di tutto per riconquistare quella fiducia che un tempo vedevo nei suoi occhi, farò di tutto per riascoltare di nuovo quel "Papi" perché lei è la mia vita.
Farò di tutto per riavere quei rapporti di un tempo, magari anche migliorarli, farò di tutto per riavevate l'amore di mia moglie, che nonostante nove anni non si è affievolito anzi.
"Alessandro, Clarissa ha deciso di dormire dalla sua amica fin quando.."guardai mia moglie avevo capito, aveva deciso di andare via da me, per colpa mia. Senti qualcosa dentro di me rompersi e non potevo dargli torto.
"Capisco, ho sbagliato..e ha tutte le ragioni" dissi sconfitto.
"Raccontagli la verità, capirà!"
Annui, guardandola, era diventata ancora più bella, mi alzai abbracciandola.
"Mi dispiace tanto."
Volevo dire tante cose, come mi ero sentito perso già dal primo minuto in cui ho varcato  la porta, a quante volte ho pianto desiderando di essere presente a ogni compleanno a ogni anniversario, ma erano come bloccate.
"Io ti ho già perdonato, ho aspettato questo momento per anni, lei ti ama ancora è solo delusa e amareggiata!" 
Annui guardando mia moglie, per poi baciarla, stringendola a me.

POV FEDERICO
"Il senso della scuola? Dell'esame? "chiesi fissando Matteo, che se ne stava chino sul banco con il telefono in mano, distratto da chissà cosa, ma forse sapevo da CHI era distratto.
"Ieri ho visto Elisa baciarsi con uno" dissi guardando la prof
"Che cazzo hai detto?"
"Ah ma allora mi ascolti!" dissi ridendo, per poi parare il pugno che mi stava gentilmente arrivando sul braccio.
"Non ti permettere più, comunque come va tra Clarissa  e il padre?" chiese Matteo posando il telefono, guardandomi.
"Male, anche se il padre mi ha chiesto di vederci oggi solo noi due.." dissi, ancora non capivo il reale motivo per cui voleva vedermi, e l'ansia aumentava sempre di più.
"Magari vuole ucciderti perché non gli sta bene che sua figlia stia con un come te.."disse guardandomi dall'alto verso il basso, per poi ridere
"Uno come me, cosa?" chiesi guardandolo dandogli uno schiaffo dietro la nuca.
"Voi due , avete finito?  Siamo a scuola se vi ricordate."
Guardammo la prof per poi scusarci, questa me la doveva spiegare, che c'era qualcosa che non andava in me? Forse non ero perfetto per lei? Meritava di meglio?  Infondo l'avevo sempre fatta soffrire..
Matteo si accorse dei miei pensieri e mi diede una gomitata
"Scherzavo, sei perfetto!" disse sorridendomi, annui ma allo stesso tempo non ero tanto convinto.

POV CLARISSA
"Finalmente è finita!" dissi mettendo tutto l'occorrente  te nello zaino, per poi seguire Elisa che era già andata da Matteo, sorrisi guardando Federico, era di una bellezza unica.
"Amore!" dissi per poi baciarlo a stampo, c'era qualcosa che non andava, si poteva vedere dai suoi occhi.
"Piccola!" Disse stringendomi forte per poi andare verso la macchina, salutai Elisa che nel frattempo era alle prese con i solito battibecchi con Matteo, per dirigermi con lui a casa, avrei mangiato a casa sua e poi mi avrebbe accompagnato a casa di Elisa.
"Tutto bene?" chiesi entrando in macchina
"Si, sono solo stanco" disse sorridendomi per poi mettere in moto, per tutto il tragitto era silenzioso e rispondeva a monosillabi mi stavo preoccupando e mi chiesi se avevo fatto qualcosa di sbagliato.
"Fede, che succede?"chiesi, dovevo sapere.
"Nulla.."disse senza guadarmi negli occhi, gli alzai il viso guardandolo aveva gli occhi lucidi
"Amore che succede?"chiesi preoccupata
"Ho solo paura di non essere il ragazzo giusto per te, tutto qui." disse per poi avviarsi in camera.
Ero bloccata, come poteva pensare una cosa del genere? Mi affrettai a seguirlo per poi abbracciarlo da dietro, gli baciai la schiena e lo senti bloccarsi, lo feci girare, guardandolo.
"Hai ragione, non sei il ragazzo giusto per me..perché sei perfetto per me." dissi per poi baciarlo, mi strinse a lui ricambiando il bacio accarezzandomi la guancia, lo spinsi dolcemente sul letto, continuando il bacio sorridendo, gli sfilai la maglia baciando ogni centimetro di pelle
"Tu non hai idea dell'effetto che mi provochi, non pensare  mai più a una cosa del genere." dissi per poi ritornare alle labbra approfondendo  il bacio. Ribalto le posizioni così da trovarmi sotto di lui.
"Sei bellissima. E voglio amarti." disse per poi sfilarmi la maglietta, lasciandomi una scia di baci, sorrisi stringendolo a me.
Facemmo l'amore dolcemente, sconfiggendo tutte le nostre paure, sussurrando  parole dolci, e dichiarando quel amore, che non riuscivamo a dire a parole. Facendo unire  non solo i nostri corpi, ma anche le nostre anime, diventando un tutt'uno.

Quella linea sottile tra odio e amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora