Rimasi ferma, non potevo ricambiare il bacio, dopo tutto quello che mi ha fatto, non lo meritava, e non lo meritavo io, non potevo cedere di nuovo,lasciarmi andare a questo bacio per poi cosa? Fammi trattare male di nuovo? Essere ignorata? No, non potevo. Lo guardai per poi interrompere il bacio, per poi tornare a casa. Una volta tornata a casa, decisi di fare una doccia, dovevi pensare, dovevo pensare a quello che stava succedendo, se ne valeva davvero la pena oppure no, non poteva giocare con i miei sentimenti, ma nonostante tutto, ogni cosa andava a suo punto. Uscì dalla doccia, misi il pigiama e mi misi a letto, cercando di non piangere ma a quanto pare nell'ultimo periodo è diventata un impresa.POV MATTEO
Ultimamente, non mi potevo lamentare, sembra che tutto stia andando nel verso giusto, ho Elisa che completa le miei giornate, ancora ci penso a come tutto è iniziato, al nostro finto odio, perché fondamentalmente non c'è mai stato, c'è sempre stato amore, ma forse eravamo troppo presi da non rendercene conto.
"Questo film non mi piace, cambia!"
La guardai, sorridendo, ormai passacavo ogni giorno, secondo possibile insieme, e ogni volta speravo che non si stancasse di me.
"Ah si, se magari, mi dai il telecomando!" dissi ridendo
"Ma..no è mio!"disse
"Amore è mio!" dissi mentre cercavo di prenderlo
"Amore non mi chiami, coglione."
"Okay, tesoro è mio."
"Oh manco tesoro."
"Oh senti cosa, dammi il telecomando! "dissi ridendo
"Ah cosi si chiama alla propria ragazza? bene."disse incrociando le braccia
"Gesù sto impazzendo!"dissi abbracciandola
"Lo sai che ti odio vero?" disse stringendosi a me
"Se questo è il tuo modo di odiarmi, fallo per tutta la vita." dissi
"Baciami.."
Non me lo feci ripetere due volte, la strinsi a me per poi baciarla, le accarezzavo la guancia durante il bacio, avevo così paura di perderla, era fragile e io dovevo proteggerla, continuai a baciarla dolcemente, fin quando non senti il telefono squillare..
"Se è Federico lo uccido!" dissi cercando il telefono
"È Federico" disse Elisa ridendo, mi bacio a stampo per poi andare in bagno
"Mi hai interrotto lo sai?" dissi scherzando
"Si lo so scusa..ma devo parlarti"
"Dimmi tutto!"
"Io non so cosa fare con Clarissa, io la amo voglio stare con lei, ma ho paura, paura di sbagliare, si farla soffrire, non ci riesco, mi sento bloccato, io non voglio farla soffrire ma sto facendo proprio questo e lei ora mi odia e io non so che fare. " disse piangendo.
Odiavo, vederlo così, avrei fatto tutto per lui, era il mio migliore amico, mio fratello. Lui c'era sempre stato per me, e dovevo aiutarlo, ma stavolta era questione che doveva affrontare con se stesso.
"Fede, lei non ti odia, lei ti ama, devi capire che non è come la tua ex, tu non sei sbagliato, sei perfetto, lo vuoi capire? Ogni relazione e diversa, Clarissa ti conosce da tempo, sa come prenderti, e se tu gli parli di quadri problemi lei capirà e ti aiuterà. Devi cercare di affrontare questa situazione non va bene così. Smettila di privarti di qualcosa solo perché hai paura. Affrontale queste paura. E se non lo fai, io ti prendo a calci in culo chiaro?"
"Grazie, come al solito sei fottutamente giusto."
"Non fare cazzate"
"Tranquillo, grazie ancora."
Giusto il tempo di posare il telefono che vidi Elisa tornare in camera abbracciandomi
"Quanto hai sentito?" dissi ridendo
"Mh..tutto! Hai detto delle cose giuste.."disse baciandomi
Sorridi ricambiando il bacio, stringendola più forte a me. Io avevo trovato il mio angolo di paradiso ora toccava a lui.POV FEDERICO
Matteo aveva ragione, non potevo andare avanti così, dovevo dirgli tutto, e dovevi liberarmi di questo peso. Preso il telefono e apri la chat con lei, spero non stia dormendo
"Ciuffo non si sente bene, vomita, che cazzo devo fare?"
Era la prima scusa che mi è venuta in menta, spero regga, lei ama Ciuffo farebbe di tutto per lui..
"Stai calmo, arrivo."
Lessi, il messaggio, e il cuore mi batteva più forte, mi promisi di non fare cazzate, di comportarmi da Federico e basta, senti il campanello suonare ed andai ad aprire, era bellissima, anche con il pigiama, struccata, e con delle ciabatte a forma di panda.
"Non farci caso, stavo a letto, dove sta?"disse guardandomi
Si era accorta che la stavo fissando da più di dieci minuti, cazzo Federico contieniti.
"Chi scusa?"
"Ciuffo , hai detto che stav...FEDERICO" disse urlando
La guardai, per poi chiudere la porta, stringendomi contro di essa.
" Era l'unico modo per farti venire.."
"Dio sei uno stronzo, lasciami andare."
"No, prima baciami!"dissi guardandola
"No."
"Si."
"E sentiamo perché?"
La guardi, non riuscivo a parlare, ero come bloccato.
"Ecco, ciao."disse aprendo la porta
" Eddai cazzo aspetta! "
"Cosa c'è?" disse guardandomi stanca
"Vuoi rimanere? dai sono solo, e ciuffo si è addormentato.."
"Okay va bene"
La portai in camera, cercai di mettere in ordine ero nervoso, non sapevo da che parte iniziare, decidemmo di guardare un film, ma non sapevo nemmeno di chi film si parlava, ero impegnato a guardare lei. Poco dopo, deciso di scendere giù, dovevo calmarmi e trovare le parole giuste, feci una cioccolata calda tornai sopra
"Ecco qua.." gli porsi la cioccolata, lei mi sorrise sorpresa.
" Oh grazie, non dovevi.."
"Guarda che lo fatta a me,a te per educazione lo data."dissi scherzando
"Oh giusto.."disse bevendo
Non dovevo fare così!
Mi rimisi seduto, bevendo la cioccolata, la guardai
"Allora.. il film e finito, anche la cioccolata io scendo giu, allora! Ciao."disse alzandosi
" Hai così paura di me?"chiesi
"Io non ho paura di te. ma di quello che puo succedere.."disse guardandomi
"Ovvero , che ti bacio?"
"Si.."
"E allora?"chiesi
"E allora Fede ,se mi baci un motivo ci sara, qual'e?" chiese guardandomi
"Ecco..passo il tempo."dissi senza pensare
"Okay, bene. io vado"disse scendendo giu
Ma feci in tempo e a ripresi stringendola a me, non potevo perderla.
" Eddai aspetta, rimani a dormire qua? "
"Cosa? no."
"Devo parlarti di una cosa importante, che riguarda noi, ti prego."
"Va bene."
Sorrisi, per poi alzare le coperte dal letto e mettermi sotto, la strinsi a me
"Dimmi tutto."
"Si.."Avevo paura, ma era la cosa giusta da fare, per me, per lei, e per noi.
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Quella linea sottile tra odio e amore.
RomanceQuesta è una storia che parla di due ragazzi che erano un continuo litigare, un continuo tenersi testa, si distruggevano a vicenda, ma si amavamo, si amavano tanto. Erano strani quei due, sembravano due pazzi. Infatti erano pieni di pazzia. L'etern...