Mi stava baciando.
Federico mi stava baciando... a me.
Le sue labbre erano sulle mie.
Le mie labbra sulle sue.
Il mio cuore stava per esplodere,sentivo tutto, amplificato il suo profumo, la sua stretta.
vita.
Decisi di aprire gli occhi, solo per vedere se lui li aveva chiusi, e li aveva, il mio cuore a momenti impazziva..ricambiai il bacio, ero insicura, non sapevo cosa fare, eppure lo avevo visto fare mille volte, dicono che il primo bacio sia facile, baciare una persona è come bere acqua, beh non è vero, è complicato, sopratutto quando hai un frischio alle orecchie, il cuore che a momenti, usciva fuori, dicendo "Basta, non c'è la faccio piu" le gambe molli, un nodo allo stomaco, ll viso in fiamme, ma deciso di fare a modo mio così chiusi gli occhi e mi lascia andare..
Ora non so esattamente quando durò il bacio, ma quando ci staccammo , sentivo freddo, non avevo più quella sensazione di calore.
Lui mi stava guardando.
Io lo guardavo, non riuscivo a dire nulla. Mi accorsi che mi stava fissando le labbra, e io non riuscì a non fissare le sue, erano gonfie e rosse."Ma che cavolo ho fatto.."disse guardandomi, potevo vedere quanto lo aveva sconvolto questo bacio.
"Mi hai baciato.." dissi guardandolo
" Brava,questo l'ho capito."
Rimasi in silenzio, sentivo che qualcosa si stava rompendo, si era pentito? Avevi sbagliato qualcosa?
"Che schifo" disse per poi pulirsi le labbra
Lo guardai, avevo sentito bene? Ma come si permette.
"Scusami?"
"Ho detto che schifo, okay?"
" Che schifo per me caso mai!" dissi arrabbiata.
"Ma dai, stai zitta, ti è piaciuto."
"Stronzo"
"Stronza"
Mi avvicinai a lui, questo era troppo,
LUI mi baciava, LUI mi stringeva, e poi io ero la stronza?
"Allora?" dissi guardandolo
Non so come ma mi strinse a se
"Allora cosa?"
Lo guardai, per poi scendere a guardargli le labbra, dio era perfetto. Nel frattempo mi resi conto che si era abbassato sulle mie labbre, e senti un pizzichino a un labbro, mi stava mordendo il labbro, sentivo dei brividi, lo guardai, sentivo solo il rumore del mio cuore che sembrava che stesse per uscire dal petto, poi fu un'attimo e le sue labbre erano di nuove sulle mie, lo strinsi a me ricambiando il bacio.
Passammo la mattinata a fare questo, a litigare per poi baciarci, in quei baci, c'era dolcezza, amore, tenerezza e vi giuro che sorrideva, sorrideva davvero, non lo avevo mai visto sorridere così.
Poco dopo, venne il dottore, che disse che poteva andare a casa, sua mamma aveva firmato, così, lo aiutai a raccogliere e andammo da sua madre, non mi guardo, ne mi parlo per tutto il tragitto, mi sentivo esclusa, forse si comportava così perché anche lui era ancora stordito da tutto quello che era successo, avevamo passato mezza mattinata a baciarci come due innamorati.
Una volta arrivati a casa, disse che aveva bisogno di una doccia, cosi scappo sopra, lo guardai, non mi aveva neanche salutata, sentivo un dolore al petto, salutai la mamma e andai in camera, pronta a dire tutto a Elisa.POV FEDERICO
Finalmente ero tornato a casa non potevo più di stare in quella stanza, in quelle mure tutte bianche e quel odore di medicinali ovunque, l'unica così a positiva era lei. Mi sarei aspettato di tutto, ma non quello che è successo, l'ho baciata , e ne sono consapevole, l'ho fatto perché volevo farlo, perché in quel momento ero stanco di litigare, cosa gli dovevo dire? Che quando sono arrivate le mie amiche non ho fatto altre che pensare a lei che era fuori? Che non è vero che andrò in discoteca? Che voglio solo stare affianco a lei? Non sono mai stato bravo a parole, per questo l'ho baciata per dirgli quello che forse non gli dirò mai a voce. Amo il nostro rapporto, fatto di provocazioni, insulti anche se non eccessivi, ma poi basta che la guardo e capisco che mi sono innamorata di lei.
Dovevo dirlo a Matteo
"Ohi Matteo, sono uscito dall'ospedale, sono a casa puoi venire? Dobbiamo parlare."
Abbiamo sempre avuto un rapporto stretto io è lui, non abbiamo bisogno di dirci quando ci vogliamo bene, o altro, io so che lui ci sarà sempre e lui sa che io ci sarò, e il fratello che non mai avuto. Senti vibrare qualcosa, presi il telefono era lui
"Arrivo, dieci minuti! Porto due birre" sorrisi, per poi andare in bagno a farmi una doccia come si deve.POV CLARISSA
Dovevo dirlo a Elisa, presi il telefono e la chiamai, sperando che non stessi rovinando qualche momento con Matteo, per due che dicono di odiarsi, quei due passano molto tempo insieme, risi al pensiero, come appena rispose, gli dissi tutto d'un fiato..
" TU E FEDERICO COSA???? QUANTE VOLTE???? OH.MIO.DIO!" disse urlando, pensai seriamente che tutto il vicinato, aveva sentito che mi era baciata con Fede grazie a lei.
" Sai..non ci sento più.." dissi
"IO TI UCCIDO MO CHE CI VEDIAMO, A QUEST'ORA LO DICI?"
"Smettila di urlare, stavo con lui!"dissi ridendo
"E BRAVA...ehm scusa, brava come siete belliiiii"disse sorridendo
"Mh..ma se non ci hai visto?"dissi ridendo
"Oh immagino, l'ho fatto tante volte"
Risi a quella affermazione, era vero come mia madre lei era convinta che eravamo un'ottima coppia, parlammo per altri trenta minuti, poi disse che doveva vedere Matteo, così staccai e mi stesi sul letto.
Ripensavo al bacio.
Ripensavo a noi.
Ripensavo a tutti, anche al suo comportamento, prima dolce, ma poi distaccato se c'era altre persone in giro.
Verso le undici mi arrivò un messaggio, da parte sua, diceva semplicemente
"Vieni in soffita ora."
Andai in soffitta, avevo il cuore a mille, non ci vedevamo da quando era uscito dall'ospedale, una volta arrivata sopra, non vidi nulla era solo tutto buio.
"Fede dove sei, e buio qui.."
"Mh..qui"
Senti qualcuno che mi strinse forte a se, sorrisi vedendolo, ma non devi in tempo perché le due labbre erano di nuove sulle mie, e mi ritrovai a ricambiare l'ennesimo bacio della giornata.
"Si ma non stiamo insieme comunque." disse sorridendo, per poi ritornare a baciarmi, restammo li fino a mezza notte, a baciarci e a raccontarci cose, mi sentivo finalmente a casa.
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Quella linea sottile tra odio e amore.
RomansaQuesta è una storia che parla di due ragazzi che erano un continuo litigare, un continuo tenersi testa, si distruggevano a vicenda, ma si amavamo, si amavano tanto. Erano strani quei due, sembravano due pazzi. Infatti erano pieni di pazzia. L'etern...