Rimanemmo a farci le coccole per tutta la serata, ogni tanto mi giravo nella sua direzione per vedere, se stavo sognando,oppure era la verità tanto che ogni tanto gli davo dei pizziccoti, lui rideva. Il fatto strano era che noi due stavamo nella stessa stanza senza litigare, senza insultarci, senza picchiarci.
Io e lui accoccolati sul mio letto, nella mia stanza, dove io gli facevo i grattini a lui, lui a me, dove parlavamo di tutto e di più
Se era un sogno, lasciatemi dormire per sempre.
Mi girai a guardarlo, era bellissimo, quei occhi, che erano perfetti per il suo viso, quel capelli, quei lineamenti quelle labbra, che se non c'erano le avrei immaginate cosi, sottili, gonfie per i troppi baci, dati a me.
Lui mi guardò e mi sorrise per poi avvicinarsi lentamente, mi baciò, e fù un bacio dolcissimo, di quelli dove, non vuoi e non puoi staccarti, non so quando durò perché nel momento in cui le nostre labbra si toccavano era tipo "addio mondo"."Sai..devo andare.."disse sorridendo
"Eh no dai.." dissi, facendogli il broncioDopo poco tempo, si senti un tuono forte,segno che il temporale era vicino.
"Oh vedi?"dissi tirandolo su di me "Io ho freddo, e paura, vieni qua, con me! "
"Cucciola mia! disse sorridendo "Eh va bene, rimango qui con te!" disse per poi stendersi accanto a me e stringendomi a lui in modo che da appoggiare la testa sul suo petto. Poco dopo ci addormentammo insieme, come due innamorati..POV ELISA
Il tuono mi fece sobbalzare, nonostante amassi la pioggia e il temporale, era sempre un colpo sentirli così vicini poi, accessi la piccola luce sul comodino, e mi strinsi a Matteo, che dormiva dolcemente con la mano stretta nella mia, lo amo ogni giorno di più, e sempre come la prima volta, anche se ho paura che possa stancarsi di me, che decida di andarsene di trovare un'altra ragazza, magari migliore di me, avevo parlato con lui di questo dubbi e lui mi aveva rassicurato nel modo più dolce possibile.."Lo sai che tra un po' ci sarà un temporale assurdo?" disse entrando nella mia camera
"Sei tutto bagnato.." dissi ridendo
"Oh ma davvero? Amoreee vai a comprare la pizza, Eddai suu ho fame!" disse imitando la mia voce
"Non ho quella voce io scemo!" dissi incrociando le braccia
"Sicura?" disse avvicinandosi
"Cosa stai facendo? Vai via!"
"Ti sto abbracciando" disse per poi buttarsi addosso a me bagnandomi a sua volta
"Ti odio." dissi urlando
"Tu mi ami." disse baciandomi a stampo.
"Amore..devo dirti una cosa, sono solo cose mie mentali probabilmente ma ne devo parlare con te..ecco vedi io ti amo, forse non te lo dimostro nel modo migliore ma è così, e ho paura che tu possa allontanarti da me, per via del mio carattere, ho paura che ti troverai una persona migliore, non sono ne bella, ne simpatica." dissi torturandomi le mani mentre una lacrime usciva fuori
"Ma cosa stai dicendo? Tu sei perfetta, e non lo dico perché sei qui ora davanti a me, io amo il tuo carattere, mi tieni testa, mi sfidi, mi fai capire dove sbaglio, io amo ogni piccola parte di te e questo non cambierà mai. E poi smettila di dire che non sei bella, sei stupenda. Lo sei in ogni cosa che fai, ti sei una ragazza fantastica, che ha solo bisogno di credere un po di più in se stessa, e io amo anche questa tua insicurezza. Vieni qua." disse per poi abbracciarmi.
"Scusa.." lo strinsi forte, piangendo, so che qua ti dubbi sono inutili, ma ho queste paure, e lui e l'unica cosa bella che ho e non voglio perferla, lo strinsi più forte per paura che fosse tutto un sogno.
"Ti amo tanto amore, e voglio fare l'amore con te." disse accarezzandomi la guancia
"Amore..anche io, ma io non..ecco..non l'ho mai..fatto.."dissi diventando rossa dal l'imbarazzo
"Vuol dire che sarò il tuo primo, e ultimo ragazzo. E ti amerò come giusto che meriti." disse sorridendo
"Ti amo." dissi baciandolo, per poi stringerti su di me.
Per poi amarci nel modo più dolce e profondo con cui due persone possano amarsi.Sorrisi, ricordando quello che era successo, e mi aveva amata davvero, mi aveva fatto sentire, la donna più importante, mi aveva fatto sentire amata, ed era quello che ho sempre cercato nella mia vita, essere amata.
"Ehi sei sveglia" disse aprendo gli occhi
"Si..il tuono mi ha svegliato.."dissi stringendomi a lui
"Vieni qua, lo sai che ti amo? Sarà la centesima volta che te lo dico ma è cosi" disse baciandomi la fronte
"Non mi dispiace sentirlo sai?" dissi baciandolo a stampo, per poi stringermi di più a lui per sentirlo più vicino se era possibile, lo vidi riaddormentarsi con il sorriso sulle labbra, si mi ero completamente innamorata.POV CLARISSA
La mattina dopo, mi svegliai lentamente, apri gli occhi, distesi il braccio ma non senti un corpo affianco a me, solo il letto, mi alzai, di scatto, lo chiamai, ma nulla, cosi mi alzai feci colazione, mi vesti, andai sopra e bussai alla sua porta, mi apri la mamma
"Salve ,cerco Fede, è in casa? dissi sorridendo
"Ciao, oh si è in camera sua, a dormire stava stanco, non viene a scuola"disse sorridendo
"Capisco, posso entrare? gli devo dire una cosa.."
"Certo vai pure"
Andai in camera sua, perché non mi aveva lasciato un messaggio per dirmi
che andava sopra e che non sarebbe venuto a scuola?
"Ehi, come mai qui?" disse una volta che fui entrata
"Perché te ne sei andato cosi?"
"Oh mia andava..e poi non volevo far preoccupare mamma" disse guardandomi
Lo guardai, sorrisi , per poi avvicinarmi e baciarlo, ma giro il viso prima del tempo, lo guardai interdetta, mentre un senso di panico allo stomaco si stava diffondendo
"Clarissa noi non stiamo insieme, io e te non possiamo mai stare insieme.." disse guardandomi
"C-cosa?" dissi guardandolo
"Ora vattene." disse guardandosi le mani.
Lo guardai, con le lacrime che mi stavano per uscire, la gola che mi bruciava, ma non volevo piangere, non davanti a lui, mi girai, ma prima di andare gli dissi
"Ascoltami bene io non so un tuo giocattolo, Federico , non lo so, non puoi usarmi quando vuoi a tuo piacimento giocare con i miei sentimenti e poi uscirtene con "mi andava" perché dimostri solo di non avere le palle, se non vuoi stare con me abbi la decenza di dirmelo in faccia, senza usare frasi del cavolo chiaro? Ho cercato di venirti incontro più volte, ma tu comporti così, e prima di trattare le persone così assicurarti di fare prima pace con te stesso. Perché sono capricci i tuoi. E se prima ci parlavamo anche solo per insultarci, tu per me ora , non esisti più, mi fai solo schifo. "Dissi urlando per poi uscire sbattendo la porta, mi incamminai, giu per le scale, entrai in casa,andai in camera, mi gettai sul letto, e soli li, mi lasciai andare alle lacrime.
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Quella linea sottile tra odio e amore.
RomansaQuesta è una storia che parla di due ragazzi che erano un continuo litigare, un continuo tenersi testa, si distruggevano a vicenda, ma si amavamo, si amavano tanto. Erano strani quei due, sembravano due pazzi. Infatti erano pieni di pazzia. L'etern...