Erano passate due settimane, dalla festa ed io e Federico stavamo tornando a casa dal nostro viaggio in Spagna, dire che il viaggio è stato fantastico è un eufemismo, ci siamo divertiti, amati e penso che il nostro rapporto si sia stretto ancora di più di quanto già non era stretto. Adesso stavamo tornando a casa, dovevamo tornare alla realtà questa settimana è stata come stare in una bolla, ho posto tutti i problemi e le preoccupazioni fuori da questa bolla, e mi sono concentrata sul viaggio e su Federico, ma ora dovevo tornare a casa e dicevo affrontare ancora la questione "papà" dovevo parlare con lui, e chiarire tutto, durante questa due settimane ne abbiamo parlato e Federico mi ha raccontato del loro incontro e di quello che gli ha detto, ora toccava a me prendere una decisione.
"A che pensi amore?" mi girai verso Federico che mi strinse a lui
"Non voglio tornare a casa, certo mi mancano tutti, ma sono stata bene questa settimana"dissi guardandolo
"Anche io amore e ancora ti ringrazio , ma purtroppo ci tocca tornare a casa.."disse per poi baciarmi a stampo, sorrisi guardandolo.
"Ti amore mio" dissi
"Anche io piccolina"
"L'aereo atterrerà tra cinque minuti, assicuratevi di avere la cintura"
Guardai hostess, ci siamo si ritorna a casa, sospirai per poi sorridere a Federico.POV MATTEO
"Ridammi la mia maglia!"
"Scordatelo, ormai è mia!"
"Elisa...mi stai rubando tutte le maglie, tra un po vado in giro nudo!" dissi esasperato ma sorridendo
"Mica mi dispiace" disse facendo la linguaccia, risi per poi prenderla e buttarla sul letto
"Allora te la tolgo io.."dissi alzando di poco la maglietta
"Maniaco" disse dandomi uno schiaffo leggero sulla mano
"Nah..tutto questo è mio.."dissi dolcemente indicandole il corpo, per poi baciarla mi strinse a se ricambiando subito il bacio, gli accarezzai i capelli approfondendo il bacio.
"C'è qualcosa che vibra..hai attuato nuove strategie li sotto?" disse ridendo
"Scema, è il telefono" dissi ridendo per poi aprire il messaggio
"Siamo atterrati, non vi vediamo dove siete?" lessi per poi alzarmi di scatto dal letto
"Merda, merda vestiti ora muoviti!" dissi prendendo la prima maglia a casa che trovai nel armadio
"Che succede? Spiegati!" disse Elisa mettendosi le scarpe
"Fede e Clarissa ci stanno aspettando, mi ero completamente dimenticato che tornavano oggi e che dovevo andarli a prendere" dissi prevedo portafogli e chiavi
"Ci uccideranno, pure tu eh, un po più sveglio!" disse guardandomi
"Sei un'ottima distrazione credimi!" dissi mordendogli il labbro per poi scendere giù.
Arrivammo all'aeroporto in tempi record, invia un messaggio a Fede per indicargli la nostra posizione, dopo poco li vedemmo comparire.
"Ti eri dimenticato vero? Stronzo!" disse Federico per poi abbracciarmi forte
"Ciao anche a te, e si..scusa!" dissi ridendo ricambiando l'abbraccio, sentimmo delle urla, ci girammo e vedemmo Elisa e Clarissa urlare e abbracciarsi forte
"Le solite..allora come è andato? " dissi guardandolo, lo trovavo più rilassato e felice.
"Tutto bene, ci siamo divertiti tantissimo, e cavolo penso di aver trovato finalmente la mia anima gemella, si e strano che dice queste cose..ma è così mi ha completamente preso!" disse sorridendo per poi guardarla
"Oh ma si vede, e scommetto che avete fatto tanta attività fisica" dissi ridendo spintonandolo con la spalla
"Zitto scemo!" disse ridendo
"Allora, io e Clarissa abbiamo bisogno di un pomeriggio da sole, quindi ora ci accompagnate a casa e poi ci vediamo stasera!" disse Elisa sorridendo
"Sono il tuo servo?" dissi incrociando le braccia
"Ovviamente!" disse, per poi aprire la macchina e salire, vidi Federico baciare con trasporto Clarissa che era diventata tutta rossa.
"Si andiamo!" dissi ridendo, per tutto il tragitto sia Fede che Clarissa raccontavano del viaggio, di cosa avevano visitato, e di come si erano divertiti, ero davvero contento che si erano trovati e che tutte e due erano innamorati pazzi.
"Eccoci qua, quindi ci vediamo dopo?" dissi guardando Elisa
"Si a dopo!" disse per poi baciarmi a stampo e uscire trascinandosi Clarissa dietro, guardai Federico
"Se vuoi ci possiamo fare le coccole io e te" dissi ridendo
"Aspetto questo momento da anni amore!" disse ridendo "su parti, andiamo da me"
"Questi inviti a doppio senso" dissi per poi partire
"Stronzo!" disse
"Ti voglio bene coglione" dissi guardandolo
"Anche io pervertito" disse ridendo.
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Quella linea sottile tra odio e amore.
RomanceQuesta è una storia che parla di due ragazzi che erano un continuo litigare, un continuo tenersi testa, si distruggevano a vicenda, ma si amavamo, si amavano tanto. Erano strani quei due, sembravano due pazzi. Infatti erano pieni di pazzia. L'etern...