Chapter Twenty

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L'aereo è ormai decollato, sento l'hostess dire che possiamo accendere Ipod, notebook, oppure mp3 senza causare interferenze e così faccio.

Prendo dalla mia borsa l'Ipod accendendolo, sfilo gli auricolari, inserendoli nelle orecchie, ed infine scorro nella playlist, accendendo Evanescence - My Immortal.

Appena schiaccio il tasto play, appena sento le prime parole, i miei occhi si riempono ancora una volta di lacrime.

Penso, penso a tutto ciò che è successo, penso a Zayn, a Liam, a Jade, a mia madre, insomma penso a tutto.

Voglio solo scendere al più presto da quest'aereo ed arrivare da papà, riposare e smettere di pensare.

Mi asciugo le troppe lacrime dal viso, e notando un ragazzo piuttosto carino avvicinarsi, tolgo gli auricolari e rimetto l'Ipod nella borsa.

"Ciao." Esclama sorridendo.

"Ciao." Ricambio il gesto.

"Posso sedermi qui? Sai, nel posto affianco al mio c'è un signore che russa e parla nel sonno e.." Ride leggermente, imitando una faccia schifata.

"Ho capito." Ridacchio, combattendo la voglia di scoppiare a piangere. "Siediti pure qui." Indico il posto vicino al mio e metto la borsa vicino sopra le mie gambe, per lasciargli posto.

"Piacere, sono Mark." Esclama tendendomi la mano.

"Piacere, mi chiamo Sofy." Gli stringo la mano lievemente.

Continuiamo a parlare per un bel pò di tempo, per quelle che sembrarono ore.

Scopro tante cose su di lui. Studia a Londra, mentre i suoi genitori vivono a Las Vegas, così ogni vacanza che ha a disposizione va a trovarli. Ha venti anni ed è appassionato di musica e lettura, oltre alla scrittura, è un ragazzo dolce e simpatico, e anche molto carino.

E' riuscito a non farmi pensare a Zayn, quindi come ragazzo mi piace.

"Sono stanca e odio gli scali." Sbuffo guardando l'ora e notando che è mezzanotte passata.

"Come mai hai scelto proprio questo volo se non ti piacciono gli scali?" Mi domanda confuso.

"Volevo andarmene via il prima possibile e l'unico aereo disponibile era questo."

Passa circa mezz'ora, e l'aereo scende in Germania, per il primo scalo.

Dopo circa due ore, siamo già sull'altro aereo diretto per la Spagna.

Facciamo l'ultimo scalo e quando prendiamo l'ultimo aereo diretto a New York, sono ormai le quattro di mattina.

Io e Mark ci facciamo compagnia per tutto il tempo, ma poi appena l'aereo decolla, mi addormento, con tutte le forze esaurite.

***

Sento qualcuno chiamarmi, apro gli occhi per poi vedere Mark.

"Sofy, stiamo scendendo, siamo arrivati a New York."

Apro gli occhi velocemente e controllo l'ora. Ha ragione, sono le 13:05.

"Finalmente." Inizio a tremare.

Mi allaccio la cintura, e dopo più o meno un quarto d'ora, sento l'aereo toccare terra. Sospiro, prima di sorridere.

Siamo arrivati.

Siamo fermi in fila per fare il check-out, ed una volta finito di farlo, andiamo a prendere i bagagli, per poi uscire fuori.

Inizio a cercare papà con lo sguardo, e quando lo vedo, mi blocco.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now