Chapter Thirtyeight

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"Sofy?" Sento qualcuno chiamarmi. "Dormigliona, svegliati." Mi scuote dolcemente una spalla nel tentativo di svegliarmi.

Apro pigramente gli occhi e mi guardo intorno, immediatamente mi pento di essermi svegliata.

Sono in un aereo, destinato a Londra.

"Dove siamo? Quanto manca?" Domando a Niall, che è seduto affianco a me, cingendomi le spalle.

"Stiamo sorvolando il mare italiano, tra meno di due ore saremo a Londra." Mi dice accarezzandomi la pelle nuda che la mia canottiera scopre.

Cerco di sorridere, e mi giro dall'altro lato, liberandomi dalla stretta di Niall, e guardando fuori dal finestrino.

Il sole è ancora su in cielo, arriverò a Londra alle 19:10 precise, sarò a casa per cena.

Devo dire la verità? Penso proprio di si.

Harry mi manca, è come se avessi lasciato il mio cuore li da lui, ma la cosa che più mi spaventa di tutte è quella cosa, o meglio quella persona, Zayn.

L'ho dimenticato, o almeno è quello che cerco di farmi credere, sono innamorata di Harry, è più che ovvio, ma se dicessi che a Zayn non ci ho pensato, mentirei.

Dio, che casino.

A Bradford lo rivedrò, e non ci sarà Harry con tutte le sue attenzioni a distrarmi da lui. Anzi, non ci sarà nessuno tra noi, e ho paura che quella di Harry diventi una cotta estiva subito dopo averlo rivisto.

E se invece non è così? E se invece ho realmente dimenticato Zayn?

Ma cosa dico? Amo Harry, e lo amerò anche dopo aver visto Zayn, lui è il mio passato, e Harry è il mio futuro.

Posso sapere solo una cosa, da oggi in poi sono nei casini.

Continuo a pensare, a pensare ed a pensare, l'unica cosa che mi ha distratto fu quella solita voce metallica.

Preghiamo i signori passeggeri di allacciarsi le cinture di sicurezza, la discesa presso l'Heathrow London Airport sarà effettuata tra meno di quindici minuti, grazie.

"Piccola?" Mi richiama Niall.

"Mh." Borbotto riposizionando l' iPod nella borsa e tirandone fuori un piccolo specchietto.

"Sei pronta? Avanti, voglio vedere uno dei tuoi sorrisi." Sorride avvicinandosi ed abbracciandomi.

Rimetto dentro lo specchietto e lo guardo. Ha quel suo sorriso dannatamente bello e contagioso, che non riesco a non sorridere anche io abbracciandolo.

L'aereo tocca terra, e dopo due minuti si ferma sulla pista.

Applausi riecheggiano nella cabina, l'assistente di volo ringrazia di aver scelto la loro compagnia di volo, e il capitano ci augura un buon proseguimento.

Siamo arrivati a Londra.

Scendiamo dall'aereo ed andiamo a ritirare i nostri bagagli ed effettuando il check-out, infine usciamo fuori dall'aeroporto.

Mi giro a destra, cercando con lo sguardo mia madre, ed infine la vedo.

"Mamma!" Si gira di scatto, un sorriso contorna le sue labbra, e inizia a camminare, sempre più veloce, le vado incontro e la abbraccio fortissimo.

"Piccola mia, quanto mi sei mancata." Mi stringe ancora di più a se baciandomi ovunque.

"Mamma." La richiamo. "Mamma calma." Scoppio a ridere. "Mi sei mancata tantissimo anche tu."

Ricambio il suo abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia, infine mi giro per far avvicinare Niall che sta a due passi da noi guardandoci, senza proferire parola.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now