Chapter Eighty-Seven

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Dan rimane colpito da quella nuova notizia, cercando di assimilarla senza far trasparire nessuna emozione.

Il suo sguardo continua a viaggiare tra me e Zayn, insicuro su cosa fare.

Infine prende un sospiro, smettendo di fissarmi e riportando l'attenzione sul ragazzo in piedi davanti a lui.

"Bene." Dice semplicemente, girandosi un altra volta verso di me e sorridendomi calorosamente, per poi voltarsi verso l'uscita del locale ed andarsene fuori.

Penso che quando arriverò a casa mi aspetterà una nottata con urla, litigi e pianti. Per i pianti spero di no, ma non abolisco il pensiero.

Zayn mi fissa malissimo e con un gesto della mano mi fa capire che dobbiamo tornare a casa.

Mi alzo dalla sedia, lasciando il mio ordine ancora mezzo pieno sul tavolo, ed inizio a chiudermi addosso la mia giacca di pelle.

"Mi piace quando litigate e tu fai la stronza, ti si addice." Bisbiglia Louis al mio orecchio quando mi abbasso per baciare Amelia.

Una risata scappa dalle mie labbra e gli tiro un ceffone sulla spalla, facendo poi il giro e salutando anche Zac e Norah.

"Non rompete la casa e non mollatevi, mi raccomando." Brontola mentre prendo la mia borsa, facendo solo aumentare le mie risate.

Si sa ormai che quando io e Zayn litighiamo per qualcosa, con i caratteri orgogliosi che ci ritroviamo entrambi, finiamo sempre e solo per fare un grandissimo casino, restando separati per settimane.

E' una cosa divertente ora che ci penso, però.

Dovrei filmarci un giorno e vedere come va a finire, scommetto che potremmo recitare in un film comico/drammatico.

Mi incammino verso di lui ed usciamo da Starbucks, non so se devo iniziare o meno a parlare con lui, ma mi ritrovo obbligata a farlo quando non so se si è portato dietro la sua auto oppure no.

"La mia auto è qui." Borbotto avvicinandomi a lei.

"Sono venuto a piedi." Risponde freddamente, aspettando che sblocchi la mia macchina per entrare subito dopo.

Prendo un respiro profondo ed entro anche io in auto, sedendomi sul sedile del guidatore ed infilando le chiavi nel cruscotto, mettendo in moto.

Dopo essermi allacciata la cintura, esco dal parcheggio e mi infilo nel traffico di Londra.

E' ormai ora di cena, e sento il mio stomaco lamentarsi per la fame che sto iniziando a sentire.

Quando arriviamo a casa la prima cosa da fare è ordinare la cena, poi se vuole litigare litighiamo.

La macchina è silenziosa e mi mette un pò di pressione tutto ciò, ma lo ignoro e continuo a guidare diretta verso casa nostra, fino ad arrivarci.

Scendiamo insieme dall'auto, lui mi aspetta mentre mi assicuro di aver chiuso la macchina, ed infine ci avviamo verso la porta di casa.

Zayn tira fuori un mazzetto di chiavi dalle tasche ed apre lentamente la porta, entrando seguito da me.

Sbatte poi la porta con violenza, tirandomi per un braccio ed intrappolandomi tra il legno ed il suo corpo ormai schiacciato al mio.

"Che cazzo ti è preso?" Sibila a due millimetri dal mio viso.

"Niente." Rispondo, fissando i miei occhi nei suoi.

"Ti stava fottutamente tenendo la mano come se fosse il tuo ragazzo, ma ehi, notizia flash, io sono il tuo cazzo di ragazzo." Mi urla in faccia incazzato.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now