Chapter Ninety-One

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Il mio turno per oggi è finito, sono le 13:00 in punto e dovrei tornare a casa, ma Zayn è in palestra e ne ho approfittato per andare a pranzo con la mia ginecologa.

Ho bisogno di informazioni.

Tolgo via il camicie bianco e lo appendo sull'appendi abiti vicino alla porta, prendo la mia giacca di jeans primaverile e la indosso.

Raccolgo le mie cose infilandole nella borsa ed esco dal mio ambulatorio, chiudendolo a chiave e dirigendomi verso l'uscita dell'ospedale.

"A domani, Sofy!" Mi salutano con un sorriso Candy e Bryan.

"Ciao ragazzi." Rispondo, accennando un saluto con la mano ed uscendo fuori dall'edificio.

Mi dirigo verso il parcheggio dei dipendenti e salgo nella mia auto, mettendo velocemente in moto e dirigendomi verso il ristorante stabilito.

Arrivo dopo circa un quarto d'ora, grazie al cielo trovo immediatamente un posto libero nel parcheggio e ne approfitto piazzandoci la mia macchina.

Dopo essermi assicurata che le porte siano bloccate, inizio ad incamminarmi verso il ristorante.

Entro dentro, notando immediatamente Alice, la mia ginecologa, li seduta che mi aspetta.

"Ehi, ciao." Dico gentilmente quando arrivo al nostro tavolo. "Scusa il ritardo, c'era traffico." Continuo, chinandomi a salutarla.

"Non preoccuparti, come stai?" Mi chiede, posando la sua attenzione su di me.

"Bene, tu?" Rispondo, intenta a togliermi la giacca. Fa caldo oggi, ma è normale, siamo agli inizi di maggio.

"Bene, direi." Sospira e prende il menù, scegliendo cosa ordinare.

Eseguo la stessa cosa, optando per la pasta al forno come primo.

Il cameriere prende le nostre ordinazioni, chiedendoci cosa prendere da bere.

"Un bicchiere di vino bianco." Risponde cordialmente Alice.

"Io vorrei solo un bicchiere di acqua, grazie." Sorrido, mentre lui annota tutto sul suo taccuino.

"Torno fra un momento." Biascica, andandosene.

"Niente vino, eh?" Mi provoca con un sorriso.

"Eh no, sai che non posso." Dico, posandomi la mano sul ventre.

"Forza, chiedimi tutto quello che vuoi." Prende un respiro, preparandosi al mio interrogatorio.

"Sai che ho intenzione di farla, l'iniezione intendo, vero?"

"Non ne ho mai avuto nessun dubbio, credimi." Enuncia lei.

"Dimmi di più su questa cosa qui, voglio sapere tutto." Pretendo con voce dolce, sperando davvero che mi dica tutto.

"Di solito, la maggior parte delle donne che la fanno, sono tra i 35 e 45 anni, anche se delle volte mi capitano ragazze ancora giovani, come nel tuo caso. E' una puntura che contiene questo liquido che sistemerà le cellule nell'utero e risolverà il problema, oppure può bruciarle completamente e tu resteresti sterile a vita. E' un grande rischio, devi restare sotto controllo in ospedale per due giorni. Se tutto funziona, la tua gravidanza andrà a buon fine, altrimenti rischi un emorragia e perderesti il bambino. Ti consiglio di dirlo al tuo ragazzo, davvero." Finisce il suo discorso nel momento esatto in cui le nostre ordinazioni arrivano.

"Zayn non deve sapere niente, nemmeno della gravidanza per ora. Quando posso farla? Non voglio perdere anche questo bambino, per favore." Sussurro con disperazione.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now