Chapter Ninety-Eight

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Il mio cuore fa una capriola, iniziando a battere freneticamente.

Mi ha appena chiesto di sposarlo? Oh Dio santissimo.

Non ci posso credere, mi vuole come sua moglie.

Devo svegliarmi, adesso, subito.

Cerco di aprire i miei occhi, mentre la felicità di questa proposta si insinua nella mia mente, facendomi perdere il controllo delle mie emozioni.

Mi impongo, obbligando il mio corpo a reagire, e con mia grandissima sorpresa lo fa, muovendo prima un dito e poi la mano completa.

Tento di aprire un altra volta i miei occhi.

La luce mi penetra dalle palpebre, facendomi abituare un pò alla fioca luminosità e finalmente evado dallo stato di trans in cui ero, ritornando alla realtà.

Volto la testa sul cuscino a destra, trovando Zayn con la fronte appoggiata al letto e la mia mano ancora intrecciata alla sua.

"Dov'è mia figlia?" Biascico con voce impastata dal sonno, facendo scattare il suo volto verso il suono della mia voce. Mi fissa incredulo, quasi sconvolto, poi sorride e si alza, cogliendomi in un abbraccio.

"Grazie al cielo ti sei svegliata, mi hai spaventato a morte." Dice con voce spezzata, facendomi capire che per tutto questo tempo si è trattenuto, non volendo mostrare la propria paura.

"Non me ne vado, almeno non prima di averti sposato!" Affermo e lui si irrigidisce sul colpo, staccandosi dal mio abbraccio e guardandomi con le orbite spalancate.

"H-hai..." Le parole gli muoiono in bocca, facendomi ridacchiare.

"Si Zayn, ho sentito. E si, voglio sposarti." Sorrido, sollevandomi di un pò ed attirandolo un altra volta in un abbraccio.

"Dio mio, quanto ti amo." Sussurra, piantando un bacio sulla mia fronte. "Grazie di tutto." Continua, ribaciandomi un altra volta la guancia e le mie mani.

"Ti amo anche io." Rispondo, crogiolandomi nella nostra piccola bolla d'amore.

"Ti prego, smettila di farmi perdere battiti cardiaci, da quando ti conosco mi hai fatto preoccupare come un dannato. Pensavo di perderti davvero quando l'elettro cardiogramma ha iniziato a suonare come un tassista in mezzo al traffico di New York." Borbotta, sedendosi accanto a me e sistemandomi ciocche di capelli dietro l'orecchio.

"Come un tassista in mezzo al traffico di New York?" Ripeto, scoppiando a ridere.

"Si, sai com'è." Mi sorride lascivamente, aumentando le mie risate.

"Dimmi una cosa, a chi assomiglia Chantal?" Chiedo, vogliosa di vedere la mia bimba.

"A te, l'unica cosa che ha preso da me è il colore di pelle ambrato. E' bellissima." I suoi occhi splendono di amore, aumentando la mia curiosità.

"Dovrebbe arrivare tra poco assieme a tua mamma." Mi informa poi.

"Cosa ci faceva Kailee qui?" Scatto all'improvviso, sorprendendolo e ricordandomi del fatto che era qui.

"Come fai a saperlo?"

"Mi ricordo delle cose a scatti.. quindi?" Lo incito, fissandolo con un piccolo broncio.

"Era venuta a vedere Chantal, li ha anche portato un regalino." Dice, valutando la mia reazione, prima di continuare a parlare. "E ha portato questo a me." Bofonchia, abbassandosi per prendere una piccola sportina.

La apre lentamente, estraendo poi una piccola scatoletta di velluto rossa.

La apre e la fissa meravigliato, prima di prendere fuori il suo contenuto. Un anello.

𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now