Chapter Twentynine

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 Scendo giù a cenare con il mio papà, il mio uomo ha preparato le lasagne.

"Papi!" Gli salto praticamente addosso ridendo.

"Non stavi male? Quest'energia da dove l'hai presa?"

"Zitto, sei un rovina momenti dolci." Lo ammonisco.

"Dai, vieni qui piccolina." Mi avvolge tra le sue braccia ridendo, seguito da me.

"Ora voglio mangiare." Mi metto seduta su una sedia.

"Eh brava la mia bimba che mangia." Ridacchia mettendo i piatti sul tavolo ed iniziando a mangiare. "Tesoro, posso farti una domanda?"

"Certo papà, dimmi."

"Tu.. tu e Harry, c'è qualcosa tra di voi?" Smetto per un attimo di mangiare ed inizio a riflettere. C'è qualcosa tra di noi?

"N-no, cioè si..." Ma che mi prende? "No ,niente, penso." Come niente?

"Sei parecchio incasinata."

"Già." Cerco di sorridere nascondendo quella voglia di urlare.

Mangio ancora qualche boccone e poi mi alzo.

"Non finisci di mangiare?" Mi chiede mio padre, confuso.

"No grazie, non mi va più." Faccio un altro di quei miei falsi sorrisi di sempre, che so tanto recitare, e salgo su in camera.

Apro la mia borsa e prendo il pacchetto di Marlboro rosse, poi apro la porta-finestra che da sulla terrazza ed esco fuori.

Accendo la prima sigaretta ed inizio ad inalare quel fumo.

Cosa siamo io e Harry? Cosa saremo tra due mesi? E tra quattro invece?

Sono immersa nei miei pensieri, sento qualcosa lacerarmi dentro, è il mio cuore, sto male, ho troppi problemi e pensieri per la testa, e sono stanca.

Sono quasi alla fine di questa maledetta sigaretta quando sento dei passi dietro di me.

"Vuoi parlarne?" Interviene mio padre.

Lui è sempre stato quello che mi capiva in tutto, non aveva bisogno di niente, né indizi, né parole, riusciva a capire come stavo solo guardandomi.

"Non lo so papà, ho paura di commettere un errore."

"Intendi Harry, vero?"

"Si." Sospiro, prendo un respiro profondo, ed estraggo un altra sigaretta accendendola. Papà viene verso di me, mi toglie la sigaretta dalle mani e la butta a terra, spegnendola.

"Papà.." Sussurro, tra il disperata e l'amareggiata.

"No, non voglio vedere mia figlia farsi del male da sola." Esclama prontamente. "E perchè pensi di commettere un errore frequentandolo?"

"Papà io non abito qui, vengo qui una massimo due volte all'anno, non ha senso avere una relazione a distanza perchè finisce sempre che uno tradisce l'altro, io non voglio soffrire, e non voglio innamorarmi."

"A Harry piaci, si vede e si nota tantissimo, tu provaci no? Non si sa mai cosa potrebbe succedere in futuro, tu buttati, sei giovane, se non andrà bene con Harry verrà il ragazzo che ti ruberà il cuore, e troverai quello perfetto per te, solo sbagliando si impara, ricordatelo."

Non mi sono nemmeno resa conto delle lacrime che hanno iniziato a rigarmi il viso.

Non riesco a parlare, è come se la mia voce fosse sparita, la mia unica reazione è stata quella di abbracciare mio padre fortissimo, continuando a piangere.

"Su tesoro mio, ora calmati e non piangere." Continua a rassicurarmi e ad accarezzarmi la schiena, le sue parole mi fanno bene, e dopo poco riescono a calmarmi.

"Grazie papà." Mi posa una mano sulla fronte, sussultando subito dopo.

"Ti è salita la febbre, ora rientriamo, e sdraiati un pò."

Annuisco ed entriamo dentro, mentre mi sdraio sul letto lui prende le mie pasticche.

Ne ingoio una e cerco di dimenticarmi di tutto.

"Sofy, sono di sotto, se mi vuoi chiamami e sono qui immediatamente, tu riposa."

"Va bene, grazie papà."

"Non dirlo neanche, a dopo tesoro." Mi lascia un dolce bacio sulla fronte e scende giù.

Prendo il telefono e compongo il numero di Zayn. 

Perchè lo sto facendo? Non lo so, ma ne sento il bisogno.

Sono praticamente impazzita.

Lo sto chiamando, voglio parlare con lui.

Dopo uno squillo e mezzo, sento la sua voce, quella che non sento dal vivo da una settimana.

"S-sofy?" Lo sento annaspare tra le parole.

"Ciao Zayn."

"Non posso crederci, come stai?"

"Bene penso, e tu?"

"Ora che ti sento, sto meglio." Perdo un battito. Partiamo bene.

"Avevo voglia di sentire come stavi, come stanno andando le tue vacanze, gli studi per l'esame?" Cerco di fare l'indifferente.

"Mh come i giorni normali, l'esame si avvicina, a te?"

"Bene, New York è fantastica."

"Si, lo dico sempre anche io." Esclama. "Mi manca averti qui." Due battiti.

"Anche tu, mi manchi." Ma a che diavolo sto pensando?

"Potremo sentirci più spesso se ti va." Propone. Oh no.

"Certo, perchè no.." Devo finirla qui. "Ora però devo andare, stammi bene."

"Oh, grazie, anche tu, e buonanotte."

"Buonanotte." Riattacco, sono felice.

Mi manca, devo ammetterlo, ma devo anche ammettere che sono strana.

Un momento lo amo, un altro lo odio, un altro ancora mi piace come amico, sono in un totale caos.

Mentre sono immersa nei miei pensieri, mi arriva un messaggio, prendo il mio iPhone e sblocco lo schermo. E' Harry.

Piccola, buonanotte, domani mi faccio vivo che devo parlarti. Un bacio. xx

Sorrido, anche se le sensazioni che provavo con Zayn, non sono uguali  quelle che innesca in me Harry.

Non voglio essere innamorata di due ragazzi, non va bene. Il punto è che io non provo niente per Zayn, ma per Harry si.

Brava Sofy, stai riuscendo ad auto-incasinati da sola, mi complimento.

Cerco di non pensarci, e mi addormento con il telefono in mano.


Nota Autrice:

Capitolo di passaggio, scusate.

Faty xx


𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕪𝕠𝕦𝕣  𝕝𝕠𝕧𝕖Where stories live. Discover now