Quella scena davanti a me mi mise in difficoltà. Non riuscii a intervenire o a fare anche il minimo movimento, attratta dalla violenza con cui si stavano picchiando i due, come se non lo stessero facendo solo per il bacio che avevo appena dato a Michael. L'alcool nel mio corpo mi impediva di ragionare lucidamente o di mettere insieme anche un semplice pensiero che non si dileguasse in altre mille ipotesi. Nonostante le pulsazioni alla testa tentai di fare un passo in avanti, forse grazie ad una spinta da parte di una ragazza dietro di me, ma non appena mi mossi l'omone della sicurezza accorse prendendo per una spalla Brent, cercando di spingerlo via da Michael.
-O vi calmate e o sarò costretto a cacciarvi fuori entrambi!- Sentenziò con tono poco calmo l'uomo, guardando dritto negli occhi Brent.
-Oh ma fatti i cazzi tuoi!- Rispose di rimando lui, cercando di avventarsi di nuovo su Michael, il quale era rimasto tramortito a terra e con il viso coperto di sangue, sangue che notai trovarsi anche sulle nocche di Brent e questo mi fece rabbrividire.
L'omone in nero dopo quella frase non ci pensò due volte a prendere per la maglia Brent e a trascinarlo verso la porta nera sul retro, facendosi strada tra la gente ancora accerchiata a gomitate. Prima che riuscisse a sbatterlo fuori, lo sguardo gelido di Brent incontro i miei occhi e una scossa mi attraverso tutto il corpo, facendomi risvegliare da quello stato di paralisi.
Mi guardai attorno cercando di elaborare la situazione: davanti a me Michael a terra, dietro di me Brent, chiuso fuori dal locale, ma mentre cercavo di decidere se fosse meglio rimanere a curare Michael, le mie gambe si erano già mosse in direzione dell' uscita secondaria. Non appena fui fuori mi ritrovai in un vicolo buio e per un attimo ebbi quasi paura. Girai la testa in modo frenetico e poco dopo trovai Brent, accasciato a terra, con la testa tra le mani.
-Brent.- Non mi avvicinai, rimasi ferma, in piedi ad un metro da lui, forse non ero davvero sicura di quello che stavo facendo. Il mio subconscio mi urlava di stargli lontano, soprattutto dopo aver visto di cosa era capace, ma qualcosa mi bloccava. Forse, mi era mancato.
-Brent!- Richiamai con voce più alta, vista la sua indifferenza e il suo mancato movimento.
-Lo hai baciato.-
E quella frase la udii quasi a stento, mentre lui si alzava di scatto e si posizionava davanti a me, facendomi sobbalzare per il movimento rapido.
-Tu lo hai baciato! Ti sei strusciata su di lui e, oh cazzo, dio solo sa che altro ci hai fatto!- Quelle parole, dette con quell'acidità e quella rabbia che solo lui sapeva usare, bastarono per farmi crollare il mondo addosso. Pensavo che tra noi sarebbe finita, che non ci saremmo più rivisti perché stare con lui mi faceva solo male, ma la gelosia impercettibile nel suo tono mi fece sentire peggio.
Nonostante quello che stavo provando, non volevo mostrarmi debole, non potevo certo dimenticare cosa mi aveva fatto.
-Smettila!- Urlai, forse troppo forte. –Non dovrebbe più interessarti quello che faccio, cos'è non mi hai fatto soffrire abbastanza? Sei tornato per rovinarmi la vita una seconda volta?- Dissi abbassando leggermente il tono di voce.
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RomanceLa vita è imprevedibile. Da bambina pensi che tutto possa andare per il meglio e non vedi l'ora di diventare grande per poterti divertire, per uscire con le amiche e fare pazzie con i ragazzi. Ma, come ho detto, la vita è imprevedibile e non sapremo...