Mentre sono seduta in cucina, ripenso agli ultimi tre anni e alla mia famiglia.
Da quando Bradley e mio padre sono morti in quell'incidente, non è più la stessa. Mio fratello maggiore, Dave, si caccia sempre nei guai e non si vede quasi mai in casa. Non mi sembra neanche mio fratello, tranne quando mi tocca tirarlo fuori dai casini.
Mia madre è caduta in depressione tentando il suicidio: per fortuna ora si è ripresa grazie al suo psicoterapeuta, Jarred, nonchè suo attuale compagno. E' bello vederla felice, anche se fa male vedere un altro al posto del mio papà. Ha ripreso anche il suo lavoro come avvocato divorzista.
Poi ci sono io, arrabbiata con il mondo e incapace di provare sentimenti. Ho allontanato tutti i miei amici e mi sono sfogata sui libri tanto che dalle superiori sono uscita con la lode. Ho fatto domanda all'università di Yale, in Connecticut, e circa un mese fa mi è arrivata la lettera di ammissione. Questo significa nuova città, nuova vita.
Avrei dovuto trasferirmi da sola ma mia madre pensa che trasferirci tutti quanti avrebbe fatto bene alla famiglia e Jarred sarebbe venuto con noi. Con i rispettivi lavori non è difficile trovarli in un'altra città. Non penso di essere pronta, ma devo farlo. Bradley e mio padre sarebbero fieri di me. Avrei frequentato una delle università migliori d'America. Tutto ciò che sto facendo lo faccio per loro, non per me. A me non frega niente di tutto questo.
Salgo in camera per recuperare le ultime scatole e per guardarla un' ultima volta prima della partenza. Mi piace la mia camera, ho passato gran parte della mia vita qui dentro. Sento le lacrime che scendono dal mio viso ma una voce le ricaccia indietro. -Ayla, tesoro, dobbiamo andare, Jarred e Dave ci aspettano giù- mi dice mia madre. -Mamma, credi che sia una buona idea andare via? Si insomma, qui abbiamo tanti ricordi- le chiedo. -Amore, lo so. Ma dobbiamo andare avanti, non possiamo vivere nel passato. Loro vengono con noi, perchè sono dentro il nostro cuore e ci resteranno per sempre- Ha ragione. -Adesso andiamo-.
Esco dalla porta e ammiro un' ultima volta quella che per 19 anni è stata la mia casa. Carico le valigie e salgo dietro, accanto a mio fratello che è impegnato a messaggiare con qualcuno. Metto le cuffie e faccio partire una canzone di Mandy Moore: Only Hope.
Dopo due lunghissime ore, eccoci arrivati.
Scendo dall'auto e rimango a bocca aperta. Mio dio che casa. Davanti a me una villa mozzafiato riposta su due piani. E' di un colore giallo sbiadito. Al primo piano a destra dell'ingresso c'è un enorme gazebo con un tavolo di vetro e delle sdraio rivestite con della stoffa color panna, seguite da un enorme barbecue con tutte le varie attrezzature. Al secondo piano un enorme balcone che ricopre l'intera facciata della casa addobbato con piante di ogni genere. Entro in casa e alla mia sinistra si trova la cucina: Occupa tre pareti della stanza ed è di colore rosso attrezzata di qualsiasi utensile inimmaginabile. Vado in salotto e noto con mio grande piacere un divano lungo almeno tre metri con la penisola sulla sinistra, anch'esso rosso e davanti un televisore da sessantacinque pollici. Okay, ho deciso, passerò tutto il tempo a guardare film su questo divano.
E' il momento della mia stanza. Salgo al piano superiore e apro piano piano la porta. Le pareti sono colorate di un verde speranza seguito da un letto a due piazze al centro. A sinistra un'enorme armadio a muro beige affiancato da una scrivania occupata da un Mac ed una stampante. Accanto al letto vedo un'altra porta e decido di entrare. Ho un bagno personale! Menomale, almeno non dovrò più litigare con Dave. E' tutto tinto di bianco, con due lavandini enormi, una doccia e una vasca idromassaggio. Esco fuori e vado verso la porta-finestra che dà sul retro. Esco in balcone e mi sporgo dalla recinzione fatta interamente di vetro: davanti ai miei occhi una piscina interrata grande almeno venti metri per quindici ornata intorno da mattonelle color pesca occupate da sdraio, ombrelloni e asciugamani di tutti i tipi. Mi piace questa casa, è davvero bella.
Ritorno dentro, comincio a disfare le valigie e a mettere a posto la roba. Finito tutto scendo in cucina per la cena. Stranamente sto morendo di fame quindi mangio tutto quello che mi viene messo nel piatto. Finito di mangiare mia mamma e Jarred decidono di andare a fare una passeggiata, cosi tocca a me lavare i piatti anche perchè Dave non si è fatto vivo nemmeno a tavola.
Ormai sono le undici passate e domani comincio l'università. Punto la sveglia alle sette, anche se le lezioni iniziano alle dieci e trenta. Non voglio rischiare di arrivare in ritardo. Metto il pigiama, lavo i denti e cado in un sonno profondo.
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Innamorarsi ancora
RomanceCredo di amare questa ragazza, anche se l'ho vista si e no cinque volte da quando le nostre vite si sono incrociate. Ho sempre avuto un pensiero nella mente che non cambierò mai, perchè fa parte di me: Penso che l'amore non sia sapere tutti i pregi...