Ti amo anche io.

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Lane.

Sono davanti alla finestra della mia stanza, anzi, nella stanza dell'albergo dove alloggio temporaneamente. Sto pensando a tutte le cose che sono successe nelle ultime ventiquattro ore. 

Ho fatto l'amore con Ayla, e non ci sono parole per descrivere la felicità e l'amore che provo per lei. 

Stamattina sono dovuto andare via perchè se il mio capo scopre che sono con lei mi caccia automaticamente dal servizio. Sto appunto aspettando che arrivi. Ho in mente un idea per farmi ridare il caso, e sicuramente vincerò io. Non ha idea delle informazioni che ho in mio possesso.

July tra ieri sera e stamattina mi avrà chiamato almeno venticinque volte, ma non ho voglia di risponderle. Sarà arrabbiatissima e non ho voglia di discutere con lei. 

Continuo a camminare avanti e indietro nella stanza ma una lucina rossa in alto attira la mia attenzione. 

Mi avvicino e scruto attentamente.

Una telecamera. 

Non può essere dell'albergo, esiste la privacy. Qui è entrato qualcuno per istallarla. Dev' essere sicuramente opera di qualche mio collega. 

Con un gesto feroce la afferro e la stacco violentemente dal muro. Nessuno può spiarmi e nessuno deve sapere ciò che so io. 

Controllo velocemente in bagno se per caso ne trovo un'altra ma sembra tutto tranquillo. Per fortuna che quando accendo il computer per vedere la posizione del GPS che ho istallato sulla macchina di Ayla vado sempre fuori in balcone. 

Sento bussare alla porta e faccio entrare il mio superiore.

-Ciao Lane, come procede la guarigione?- mi chiede.

-Sono sano come un pesce adesso, grazie signor Walter- gli rispondo.

-Sono venuto qui da lei per discutere di alcune cose riguardo il caso della famiglia Evans. A luce di ciò che è successo ritengo opportuno il suo ritiro dal caso- mi dice in tono freddo. 

-Non può tagliarmi fuori, io ho delle informazioni che potrebbero servire. - Alzo il tono di voce.

-Bene, allora ce le dica e torni alla sua vita normale, tra qualche tempo la chiameranno sicuramente per un nuovo caso. E' un rischio sia per lei che per la signorina Evans.- risponde.

Senta, io conosco Ayla meglio di chiunque altro e lei si fida di me. Solo io posso proteggerla. Le dirò ad una sola condizione, ovvero tornare tornare al mio lavoro e occuparmi PERSONALMENTE del caso. E si farà tutto a modo mio. Altrimenti queste informazioni non verranno mai fuori dalla mia bocca. A lei la scelta signore.- dico con un ghigno.

-Va bene, questa missione è troppo importante. Non mi deluda però. E non si azzardi più a ricattarmi o la prossima volta la sbatto fuori del tutto. Mi ha capito? Ora mi dica le informazioni- sbraita. 

-Tramite degli informatori, mie vecchie conoscenze, ho scoperto chi ha manomesso i freni della macchina del signor Evans. E' stato il figlio maggiore della famiglia, Dave Evans, sotto ricatto di Morgan. Il signor Evans e l'altro figlio sapevano che Dave aveva un debito con Morgan, infatti quella sera non erano usciti solo per andare a prendere le pizze. Ma anche perchè Dave li aveva chiamati e aveva chiesto loro di andarlo a prendere perchè era stato minacciato. Ovviamente era tutta una messa in scena. Prima ha manomesso i freni e poi si è appostato con il camion. Bradley Evans oltre ad essere un fratello era anche il ragazzo di Ayla Evans. Ho scoperto anche che la madre sa chi siamo io e July, ma non ne conosco il motivo.- dico tutto d'un fiato. 

Il mio capo mi guarda con uno sguardo truce ed incredulo  e si avvia alla porta.

-Faccia il suo dovere e non mi deluda.- dice e se ne va.

Finalmente ho riavuto il lavoro. Questo significa che posso stare di nuovo con Ayla. Devo andare subito da lei. 

Devo inventarmi qualcosa. Le dirò che ero in missione militare e che non mi era permesso vedere nessuno. Dovrebbe credermi, anche perchè non sa nulla di come funziona la vita dentro una caserma. 

Sono le otto di sera e sono davanti casa di Ayla. Suono ma non c'è nessuno in casa. Strano, la macchina è li. Guardo meglio e noto che manca quella di sua madre. Saranno andate a fare un giro insieme. 

Forse è il momento di andare da July per chiarire le cose una volta per tutte. 

Busso alla porta e mi trovo davanti July in lacrime. Non dice niente, si avvicina a me e mi bacia. 

La scosto subito da me e comincio a parlarle. 

-July che stai facendo? Siamo colleghi!- sbotto.

-Sei stato da lei ieri notte vero? Avete fatto sesso? Lane io ti amo!-

July mi ama? 

Io però amo Ayla.



Innamorarsi ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora