CAPITOLO 33 "The end"

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LOGAN

Sospiro, non so che rispondere. Rimaniamo entrambi in silezio.

«Io...non lo so»

Dico a voce bassa. Se effettivamente fosse così? Se non siamo fatti per stare insieme? Litighiamo sempre...non ce ne capita mai una giusta.

«Tu dici...che dovremmo lasciarci?»

Dice cercando di evitare i singhiozzi ma si sente benissimo che sta piangendo. Anche a me si fanno gli occhi lucidi. Dovremmo farlo?

«Non saprei...perché è così difficile?»

Chiedo e lei sospira.

«Non lo so. Evidentemente, non siamo fatti per stare insieme. E forse dobbiamo semplicemente accettarlo.»

Annuisco, anche se so che lei non può vedermi.

«Bene....»

Dico non sapendo che altro ridpondere.

«Ciao...»

Dice con voce acuta e fragile, poi stacca. Guardo lo schermo del cellulare e poi mi lascio cadere sul divano. Guardo lo schermo nero della tv. Perché nei film c'è un lieto fine per tutti, nella vita c'è un lieto fine per tutti, e per me no? Beh, forse troverò un'altra ragazza e ci sposeremo e...vivrò meglio con lei. Guardo di nuovo lo schermo del cellulare. No, non può finire così, non è questo il mio lieto fine. Non può essere questo. Io....che cavolo ho fatto?! Non lascerò che andrà a finire così. Richiamo Ilary sperando che risponda. Dai, dai, daiiii! Rispondi! Niente. Non risponde. No, non mi arrendo. La richiamo. Il telefono squilla ma lei non risponde, evidentemente non lo sente. Improvvisamente sento la sua voce.

«Pronto?»

Inizio ad avere una speranza. Troverò il mio lieto fine?

«Ilary...sono Logan!»

«Cosa c'è? »

Chiede un po' a malavoglia. Non credo sia molto felice di parlarmi.

«Io non voglio lasciarti, non posso»

Dico deciso.

«Logan....io....non è facile nemmeno per me....ma forse è il destino»

«No! Non mi importa del destino! Il mio destino lo decido io! Decido io il mio lieto fine e io...lo voglio con te.»

Dico stupendomi perfino io di quello che ho detto. Lei sta per un po' in silenzio ed inizio ad avere paura della sua reazione. Se lei non volesse? Se lei non mi amasse più?

«Anche io...»

♦♦♦

DANIEL 

«Mistery Machine! Mistery Machine?»

Guardo a terra, sotto i tappeti, sotto i letti, dappertutto, ma del camioncino non c'è traccia. Ho visto giù in cucina, in salotto, sopra nelle camere da letto, nel bagno, in giardino, ma non c'è. Rimane soltanto un posto, la soffitta. Sono davanti alla scalinata che porta fino a quella porta, che mamma e papà non mi hanno mai permesso di attraversare, perchè dicono che c'è polvere, tante cose vecchie e qualche scatolone pesante può cadermi addosso. Si preoccupano per ogni minima cosa. Mi appoggio con le mani su uno scalino e salgo sullo scalino sotto con i piedi. Mi do la spinta coi piedi per andare allo scalino successivo e così salgo tutte le scale che mi sembrano non finire mai. Mi trovo avanti alla porta. Mi alzo sulle punte e stendo il braccio per cercare di arrivare alla maniglia. Mi sforzo cercando di alzarmi sempre di più ma non ci arrivo. Faccio un saltello e riesco a prenderla. Senza nemmeno accorgermene apro la porta che si spalanca cigolando. È tutto scuro e ad illuminare la stanza c'è solo un fascio di luce proveniente da una finestrina.

Don't forget me♥|| Big Time Rush ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora