Cenerella! Cenerella!
Sempre in moto, Cenerella.
[...]
Al lavoro! Al lavoro, Cenerella!
Minerva era china sulle pergamene e continuava a scrivere freneticamente. La penna scorreva veloce sul foglio, correggendo i numerosi errori dei ragazzi. Era ormai l'una di notte. Era da un paio di giorni che andava a letto tardi, ma doveva farlo se non voleva ritrovarsi sommersa dai compiti da correggere. Eh, già. Dopo lunghe giornate a insegnare a quegli scapestrati, tornata nelle sue stanze rimaneva ore e ore a correggere i compiti di Trasfigurazione. Era una tortura, è vero, ma faceva parte del suo lavoro.
Si stropicciò gli occhi e si decise ad alzarsi. Avrebbe finito di correggere il giorno dopo, ora era troppo stanca.
Si cambiò e si mise a letto. Appena chiuse gli occhi, si addormentò subito e rifece quel sogno che da tempo continuava a tormentarla.I sogni son desideri
Di felicità.
Nel sonno non hai pensieri.
Ti esprimi con sincerità.
Quando la mattina dopo si svegliò, rimase con gli occhi chiusi per un po'. Era un sogno talmente bello, perché svegliarsi e tornare alla triste realtà?
"Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere."
Glielo aveva detto tante volte. C'era anche lui nel suo sogno, anzi era uno dei protagonisti. Ballavano in un grande salone, decorato riccamente, con tanti altri attorno. Era bello danzare con lui, dimenticando tutto il resto, tuffare i suoi occhi verdi negli occhi azzurri dell'altro.
Sospirò e si alzò dal letto. Per quanto brutta, doveva affrontare la realtà, una realtà nel quale lui la considerava solo e solamente un'amica. Nulla più.Tu sogna e spera fermamente,
dimentica il presente
e il sogno realtà diverrà.
Minerva non ci credeva. Un ballo a Hogwarts! Il Ballo del Ceppo! Un ballo in maschera! Il sogno si era avverato: avrebbe finalmente ballato con... no, era impossibile. Non glielo avrebbe mai chiesto. Di sicuro avrebbe ballato con Madame Maxime, in qualità di preside e lei sarebbe rimasta in un angolo della sala, a guardarli ballare, con il cuore chiuso in una morsa gelida. Perché diavolo non glielo diceva? Perché era troppo orgogliosa ed era sicura che lui l'avrebbe rifiutata. E poi lui era il mago più potente del secolo, se non più. Non gli sarebbe mai piaciuta una come lei. Però continuava a sperare che lui provasse qualcosa per lei, oltre la semplice amicizia, qualcosa di molto più profondo. Ma era un sogno, lo sapeva. "Però il sogno dell'altra sera si è avverato...". Continuava a sperare, ingenuamente, ma, d'altronde, la speranza è l'ultima a morire.
Continuava a correggere i compiti di Trasfigurazione col cuore pesante.
"Ma sì, forse è meglio. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore."Jack Jack (topino): -Sapete che vi dico? Cenerella non andrà al ballo.-
Topini: - Cosa? Cos'hai detto?-
Jack Jack: - Vedrete. Le daranno tanto di quel lavoro
[...]
Così potrà alla festa andare,
divertirsi e ballare.
Faremo un bel vestito a Cenerella!
Faremo un bel vestito a Cenerella!
- Sai che ti dico? Lei non andrà al ballo.- disse Rolanda alla collega, scuotendo tristemente la testa e osservando le occhiaie scure di Minerva.
- Che cosa hai detto?- chiese Poppy.
- E' talmente impegnata che non riuscirà nemmeno a trovare un vestito.-
Parvero pensarci un attimo.
- Ehi! Ho trovato!- esclamò Rolanda.
- Cosa?-
- Glielo prenderemo noi, il vestito!-
- Sul serio?- chiese Poppy, scettica.
- Sul serio.- confermò. - E finalmente potrà farsi notare...- aggiunse Rolanda, lanciando un'occhiata al preside.
L' altra la guardò a occhi spalancati.
- Oh, fidati di me. Non sembra, ma è sempre stata una bella donna. Anche da ragazza faceva di tutto per nascondersi.- rispose, perdendosi nei ricordi.
Quel pomeriggio passarono da "Madama McLan, abiti per tutte le occasioni".
- Buon pomeriggio. Cosa vi serve?-
- Un abito elegante.-
- Per chi di voi due?-
- Per nessuna di noi. E' un regalo per un'amica.-
- Capisco... Venite.-
Le portò in un'altra stanza e le fece vedere un sacco di abiti, di ogni tipo:
A principessa? No, troppo grande.
A sirena? No, troppo stretto.
Stile impero? Si, va bene!
Poi passarono ai colori:
Bianco? No, troppo chiaro.
Nero? E' una festa, non un funerale...
Grigio? Che allegria...
Giallo? Troppo sgargiante.
Arancione? Non le piace.
Rosso? Troppo vistoso.
Fucsia o Rosa? Ci ucciderebbe...
Viola? Porta sfiga.
Blu? Lo useranno quasi tutti.
Verde mela? Non è un po' troppo originale?
Verde smeraldo? No, lo indossa sempre.
Azzurrino?
Si scambiarono uno sguardo d'intesa. Era perfetto. Così, col pacchetto sottobraccio, Rolanda uscì dal negozio, con l' amica al seguito, ridacchiando e scambiandosi gomitate come delle ragazzine. Immaginavano già la faccia di Minerva.
Bussarono alla porta della professoressa, che aprì poco dopo.
- Sorpresa!- esclamarono tutte insieme le amiche.
Minerva, appena aprì il pacchetto, si commosse. La scollatura era modesta, ma più grande degli altri abiti e l'abito era leggermente più corto davanti Era semplice, senza troppi fronzoli, come piaceva a lei e le piaceva il colore dell'abito: azzurro chiaro, con i riflessi argentati.
"Ti piace perché è il colore dei suoi occhi?". Scacciò quel pensiero e si maledisse mentalmente. Si girò verso le amiche:
- Sul serio l'avete preso per me? Sono commossa, grazie.- si avvicinò e le abbracciò.
- Non c'erano le maschere, però nel negozio...- disse Poppy, a mo' di giustificazione.
- A quella provvederò io, non preoccupatevi.
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Fanfictions Silente - Minerva
Casualequi vorrei scrivere alcune fanfictions di Milente . Silente e Minerva mi piacciono molto come coppia e non ho mai trovato molte fanfiction su di loro così ho cercato di rimediare buona permanenza ;-)