Capitolo 5

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"Per la milionesima volta, no. Ho solo finto, ti pare che le faccia fare una cosa del genere?"

Stavo parlando al telefono con Liam, voleva sapere cosa avevamo fatto in quello stanzino io e Cloe.
Avevo lasciato il telefono sul letto, era in vivavoce, mentre io cercavo tra i miei vestiti la mia tuta grigia. Tra meno di un'ora sarei dovuto essere a lavoro.

"Comunque non è questa la cosa importante" mi lamentai prendendo tra le mani il pantalone grigio.

"E cosa c'è di più importante?"

Infilai l'indumento e piegai i pantaloncini sportivi che utilizzavo come pigiama, riponendolo sotto il cuscino.

"Il ragazzo di Cloe, è strano"

"Niall, capisco la tua gelosia ma mettiti l'anima in pace"

Feci un verso con la bocca.

"Non sto dicendo questo. Il modo in cui si disinteressa a lei. Se ieri sarebbe andata a letto con qualcuno a lui non sarebbe importato!"

"Non vorrei cambiare discorso, ma cosa facevate soli in giardino?"

"Stavamo parlando"

"Solo?"

"Liam!" lo rimproverai.

"Va bene, va bene. Ti credo"

"Vorrei invitarla di nuovo a cena, o anche a pranzo. Credi accetterebbe?"

"Perché non dovrebbe? Siete amici no?"

Già, siamo amici.

"Sai come sono fatto, non mi va di farle mangiare di nuovo roba da fast food, ma neanche un ristorante andrebbe bene. Gli amici non vanno nei ristoranti, no?"

"Potreste cenare a casa tua, poi uscite per mangiare un gelato" propose.

"Credi andrebbe bene?"

"Niall non essere paranoico! Devo andare a lavoro, buona fortuna!"

"Si, ci sentiamo" borbottai chiudendo la chiamata.

Non sono mai stato un ragazzo problematico, questo mio lato si faceva vedere solo in amore. Ci tengo a fare le cose per bene, e credo sia giusto così, tutte le ragazze meriterebbero di essere trattate da principesse.
Io tratterò Cloe come la migliore principessa che abbia mai avuto.
Tutte le altre ragazze che ho frequentato non si possono paragonare a lei, neanche lontanamente.

Non mi interessa se ha un ragazzo, se la amo davvero devo lottare per averla, giusto?
Lei è la mia felicità.
Voglio renderla felice e per il momento posso farlo anche se non ci frequentiamo. Devo solo capire bene cosa le piace, così da sorprenderla giorno dopo giorno.

Finisco di prepararmi, oggi ho varie visite da fare. Manca ancora un po' all'inizio del mio turno così decido di passare da mio padre per salutarlo.
Da quando vivo da solo vado spesso nel suo luogo di lavoro.

Teresa come sempre è lì pronta a strizzarmi le guance.
Raggiungo l'ufficio del papà e busso, aprendo la porta trovo Cloe in un lato della scrivania che riordina alcuni fogli.
Mio padre si alza, pronto ad accogliermi in un caloroso abbraccio paterno.

"Figliolo!"

"Papà" rispondo distratto.

La figura di Cloe occupa tutto lo spazio nella mia testa.

"Abbiamo un'ottima stagista qui! Ha sempre voglia di lavorare" disse fiero mio padre.

Lei mi guardò accennando un piccolo e timido sorriso.

Heartbreak || njh (sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora