Capitolo 6

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Prima di lasciarvi al capitolo volevo scusarmi con voi.
Faccio gli spazi autrice con Niall perché mi diverte molto, come avrete notato rispondo a tutti i commenti e mi dispiace, so che non è corretto perché ad essere sincera preferisco lasciare a voi lo spazio dei commenti.
Ma d'altra parte, se non rispondo mi dispiace il doppio perché io vi adoro un casino.
Così facendo faccio aumentare i commenti e ripeto che non è onesto ma questo non vuol dire che smetterò di farlo.
Non voglio assolutamente essere scorretta ma chi vuole capire capisca :)
Ora, buona lettura!

Cosa ci faceva Cloe qui?

Stavo ancora elaborando risposte plausibili quando lei, con un cenno del capo, si allontanò dal medico per poi dirigersi verso gli ascensori.
Mi nascosi dietro una colonna lì vicino per non farmi vedere. Una volta che le porte dell'ascensore si chiusero corsi dall'uomo con cui stava parlando poco fa.

"Jack, a che piano è diretta la ragazza con cui hai appena parlato?"

"Al quarto, perché?" domandò corrucciando la fronte.

"Nulla, grazie" lo liquidai correndo verso la rampa di scale.

Arrivai al quarto piano a corto di fiato. Misi una mano al petto e respirai affannosamente. Le porte dell'ascensore si erano appena aperte, lei uscì a passo svelto, dirigendosi verso la fine del corridoio.

Reparto ginecologia.

Oddio e se fosse incinta?
Stavo perdendo troppo tempo a pensare. Ripresi a camminare e mantenendo il suo passo svelto la raggiunsi. Ormai eravamo qui, potevo farlo.

"Cloe" le misi una mano sulla spalla.

Lei si voltò sobbalzando.

"Niall, mi hai spaventata"

Aveva il viso pallido, gli occhi appena rossi dal pianto. La osservai per bene, curioso di sapere cosa le era successo. Avevo il cuore che batteva all'impazzata, il terrore di sapere cose che non volevo assolutamente sentire.
Se fosse davvero incinta posso dire addio alla nostra futura relazione, quello che io speravo avere con lei.

"Cosa ci fai qui?" chiesi indicando il reparto alle sue spalle.

"Nulla"

Fece una smorfia di dolore toccandosi il polso sinistro. Glielo presi e vidi un livido ormai viola su di esso.
Non potevo vedermi ma sono sicuro che la mia faccia è un misto tra confusione e paura.

"Cosa ti è successo?"

"Ho sbattuto"

Bugiarda.

"Cloe" la richiamai, volevo la verità.

Distolse lo sguardo e iniziò a piangere. La paura si stava impossessando di me. Dalla sua reazione non doveva esserle accaduto un qualcosa di piacevole.
Senza dire nulla l'abbracciai, lei ricambiò debolmente, continuando a singhiozzare contro il mio petto.

"Dimmi che ti è successo" sussurrai sciogliendo quel contatto.

Si asciugò più volte gli occhi.

"Io... non posso" mormorò.

"Si che puoi. Devi fidarti di me, qualsiasi cosa ti sia successa io ti aiuterò"

Tirò su con il naso e pochi attimi dopo annuì.

"Possiamo sederci? Non ce la faccio a stare in piedi un altro minuto" mormorò.

Ci sedemmo sulle sedie della sala d'aspetto, le presi la mano e la tenni ben salda nella mia.

Heartbreak || njh (sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora