Heartbreak || njh (sequel)

Capitolo 15

Pov. Cloe

Avevamo preso posto in un tavolo libero del bar, Niall e Liam erano al bancone per ordinare. Mi sentivo in imbarazzo, Sophia mi sorrise e posò la sua borsa al suo fianco.

"Allora Cloe, cosa mi racconti di te?"

Cosa dovrei raccontarti, che il mio ex che non ho ancora lasciato mi violentava e che ho una paura tremenda che si faccia risentire di nuovo?
Ovvio che si farà risentire, dall'ultima telefonata non mi sono fatta più vedere, sarà incazzato nero.

"Non c'è nulla di interessante da sapere sulla mia vita" risposi scrollando le spalle.

"Non mi dici nulla neanche su Niall?"

"Oh beh... lui è... un bellissimo ragazzo" non riuscii a trattenere un sorriso, guardai nella sua direzione e lo vidi parlare con Liam. Lo guardavo attenta, osservavo ogni sua piccola mossa e smorfia del viso.
Ieri sono scoppiata a piangere come una bambina davanti a lui, è stato imbarazzante ma ciò che mi ha detto mi ha fatto tranquillizzare. Lui ci tiene a me, devo smetterla di essere paranoica.

"Niall è sempre stato un ragazzo tenero, a scuola per far colpo su una ragazza portava loro un fiore o le aiutava in qualcosa di cui avevano bisogno. Una volta era talmente preso da una ragazza che arrivò al punto di andare nel pallone ogni qual volta che le si trovava accanto" ridacchiò.

"E poi com'è andata a finire?" chiesi interessata.

"Ha avuto il coraggio di chiederle di uscire, ma lei ha rifiutato"

Risi immaginandomi la sua faccia in quel momento.
Arrivò in compagnia di Liam e ci posarono sotto il naso un cornetto con la marmellata.

"Di cosa parlavate di tanto divertente?" chiese il biondo sedendosi accanto a me.

"Le stavo raccontando di Madison"

Lui aggrottò le sopracciglia, rifletté qualche secondo poi mise su una smorfia strana che mi fece ridere.

"Oh andiamo, te lo ricordi ancora!" si lamentò.

"Come dimenticarsi della delusione amorosa più grande della storia?" ridacchiò Liam prima di bere un sorso del suo caffè.
Le guance di Niall si sfumarono di rosso, guardai il suo profilo con occhi meravigliati. Aveva quell'accenno di barba che non voleva proprio far crescere, appena ne aveva il tempo la eliminava con un colpo di lametta. Quella fossetta sul mento ereditata da suo padre e la fronte sporgente lì dove c'era l'attaccatura del naso erano le due cose di cui impazzivo di più.
Si accorse del mio sguardo insistente su di lui, mi guardò negli occhi, io gli sorrisi e lui ricambiò dolcemente avvicinando le labbra alle mie per un piccolo e fugace bacio.
Sono stata una stupida a non dirgli tutto fin dall'inizio.

"Sei un ragazzo molto bello e dolce e simpatico e si, mi piaci Niall, ma io non sono ancora pronta a questo".

Ma chi vogliamo prendere in giro? Ovvio che sono pronta, sono solo un po' spaventata dalla mia prima vera relazione ma sono innamorata di lui, non potrei mai rifiutarlo.
Non sapevo cosa fare, se dirglielo o meno. Non che questa cosa sia di grande importanza, la nostra relazione sta procedendo bene, solo che mi sento in dovere di dire lui la verità. L'ho sempre pensata in questo modo, in una relazione ci vuole fiducia e sincerità, anche per le minime sciocchezze. Forse se gli dico che ho un po' paura di come comportarmi lui mi aiuterà e mi rassicurerà, come sempre.

Sentii il calore della sua mano sulla mia, rivolsi lo sguardo verso il basso, sotto il tavolo, dove le nostre mani si erano unite tra di loro facendo intrecciare le nostre dita.
Amavo avere del contatto fisico con lui, amavo la pelle leggermente ruvida delle sue mani e le sue dita storte e buffe. Lo rendevano unico.
Per il momento ho avuto solo questo di contatto, abbiamo dormito insieme ma comunque non c'è stato quel contatto tra i nostri corpi, pelle contro pelle. Dovrebbe essere una sensazione magnifica, già ho le farfalle nello stomaco quando mi stringe tra le sue braccia e i nostri petti si trovano a contatto, separati solo dal tessuto dei nostri vestiti. Non immagino come ci si senta ad abbracciarsi senza nulla addosso.