«Lo prendo io il praticante per un po'» comunicò Louis a Niall non appena fu entrato nel suo ufficio.
«Piano, cos'è sta novità?» Il biondo alzò uno sguardo perplesso verso il cognato lasciando gli occhi dalla pratica che stava esaminando.
«Ho bisogno di Harry» precisò l'avvocato castano.
«Finalmente lo hai capito» lo punzecchiò il cognato, giocando con il doppio senso della frase. Louis ci mise un momento a coglierlo, ma se ne rese conto non appena Niall cominciò a ridacchiare.
«Non nel senso che intendi tu» si limitò a precisare con tono acido.
«Io invece credo di sì» aggiunse calmo il biondo «e non capisco perché tu ti ostini a negarlo con tanta forza. Sei il solo a non ammettere che il ragazzo ti piace. Perché?» gli chiese facendosi improvvisamente serio.
«Ti sbagli» si oppose con forza Louis abbassando lo sguardo.
«Non ci credo nemmeno per un momento, socio. Ti conosco da troppo tempo, più di come conosca me stesso e so che non me la racconti giusta. Harry ti piace, ma non lo vuoi ammettere.»
«E va bene. Sì, lo ammetto mi piace. E con questo?» sbottò il castano, messo visibilmente al palo.
«Ammetterlo è già un primo passo, non credi?»
«Sì, ma sul piano pratico cosa cambia? E' fottutamente bello, sveglio, sexy, ma cazzo! Hai rovinato tutto assumendolo» lo incolpò Louis.
«Credi sarebbe stato diverso se non fosse venuto qui? Credi che ti saresti dato delle chance fuori di qui?»
«Chi lo può mai dire? Forse no, ma di certo qui dentro non è facile. Ho una certa etica sul lavoro, se ti ricordi, una certa deontologia da rispettare...»
«Mmmh» sbuffò il biondo.
«Certo» ribatté Louis con forza. «Non mi piace che lavoro e vita privata interferiscano. E con Harry sarebbe così.»
«Allora, vorresti dirmi che preferisci rinunciare a lui?»
«Mi sembra il minimo. E poi, cosa ti fa credere che anche lui possa essere interessato a qualcosa con me?»
«Dicono che l'amore renda ciechi. In questo caso non possiamo ancora parlare di amore, ma sicuramente ciò che c'è nell'aria ti rende cieco.»
«Forse sei tu, cazzone, che pretendi di vedere troppo.»
«Harry è affascinato da te esattamente quanto tu lo sei da lui» affermò Niall con tono calmo e pacato assicurandosi che le sue parole facessero l'effetto che dovevano fare sul cognato, il quale restò muto per lunghi secondi.
Cosa che non era decisamente da lui, azione e reazione contemporanea per eccellenza.
«Sono convinto che sia soltanto una stima a livello professionale. Non mi sembra abbia fatto mistero su ciò che pensa di noi come avvocati e su quanto ci tenesse a venire a lavorare qui.»
«Non cercare di divagare. E' vero quello che hai detto circa il lavoro, ma c'è dell'altro. Harry mi stima come professionista, ma quello che vede in te è altro...»
«Cosa te lo fa credere?»
«Alcuni dettagli, il modo in cui ti guarda, ti sorride, il modo in cui sembra pendere dalle tue labbra e sembra riprendere a respirare quando tu abbandoni la tua scontrosità.»
«Non mi sembra che il ragazzo sia così fragile come lo descrivi e che dipenda così tanto da me.»
«Non ho detto questo. Harry non è fragile e non è per niente insicuro, ma si percepisce che ci tiene alla tua approvazione.»
STAI LEGGENDO
AS A RAINBOW IN MY LIFE (completa)
FanfictionLouis Tomlinson era bello, castano, con uno sguardo accattivante e due occhi glaciali color azzurro intenso che, se avevi la fortuna di incrociare, non riuscivi a toglierti dalla testa. Carismatico e affascinante anche se con un carattere aggressivo...