12 - Complicazioni in casa Horan

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«Caro cognato, tua sorella ha deciso di darmi buca anche questa sera» confidò Niall a Louis. «Esce con le amiche.»

«Dovresti essere contento. Ti lascia finalmente una serata libera da coccole e da scopate intensive» lo prese in giro il castano.

«Lascia perdere!» rispose il biondo sconsolato. «Questa cosa che non riesce a restare incinta sta diventando decisamente uno stress. Mi costringe a farlo ad orari impensati, a ritmi forsennati, in certi giorni non si vive proprio...» ammise assumendo un'espressione desolata.

«Lo capisco dalle tue orecchie, a volte toccano terra!» lo prese in giro Louis, prendendolo in giro. «Si vede che ti fa scopare a ritmo intensivo» ridacchiò.

«Non prendermi in giro» implorò Niall. «Questa cosa sta diventando veramente un problema e ci sta togliendo serenità. Lottie è ossessionata, sembra stia vivendo per questo ultimamente-»

«MI dispiace, non volevo essere stronzo» ammise Tomlinson «è che se permetti, la cosa mi fa un po' ridere. Pensare di dover tenere il calendario delle scopate, alle sette va bene, ma alle dieci è troppo tardi perché il livello degli ormoni è troppo basso...»

«Tu ci scherzi, ma non sei molto lontano dalla realtà. E la cosa ci sta creando uno stress enorme, per non dire del senso di depressione di Lottie. Sembra che la sua amica Elaine sia riuscita a restare incinta e allora è come se Lottie avesse paura di non farcela, di dover rinunciare a qualcosa di speciale. Ultimamente sta idealizzando ancora di più la cosa...»

«Mi dispiace, socio, davvero» ammise Louis facendosi serio. «Non pensavo foste a questo punto.»

«Purtroppo sì e a volte temo che la cosa possa pesare al punto da farci perdere il vero senso della nostra relazione, del fatto che ci siamo messi insieme perché ci amavamo e volevamo condividere la nostra vita e non solo per diventare genitori.»

«Avete considerato altre ipotesi?»

«Adozione? No, non ancora.»

«Dai, Horan, non pensarci. Vedrai che tutto si risolverà» lo incoraggiò Louis, facendosi improvvisamente serio ed assumendo su di sé le preoccupazioni del cognato e della sorella.

«La fai facile, Louis, ma voglio crederti. Ho bisogno di crederti, altrimenti esplodo.»

«Allora, mi sa che stasera sia meglio concedersi un'uscitina fra vecchi amici. Restare a casa ti farebbe solo pensare a cose tristi. E poi in televisione non trasmettono nulla di interessante...»

«Ok, andiamo da Liam?»

«Da Liam? Fammi pensare... E' venerdì, non è escluso che si esibisca qualcuno dal vivo.»

«Vero, magari troviamo i quattro ragazzi della volta scorsa.»

«Chissà, non erano proprio male.»

Il locale era piuttosto affollato.

«Ehi ragazzi, qual buon vento!» esordì Liam, non appena li vide. «Temevo foste scomparsi» li punzecchiò.

«Hai ragione, ma non ci siamo dimenticati di te» precisò Niall. «E' che siamo stati piuttosto impegnati...»

«Lavoro?»

«Non solo... Lavoro, casa, moglie...» si giustificò Niall.

«Ah no, io sto così bene senza una moglie» scherzò Louis.

«Fa tanto il figo» lo punzecchiò NIall, «ma devi sapere Liam che il nostro amico è alle prese con una cotta...» lasciò cadere il biondo cercando di creare una certa suspance.

AS A RAINBOW IN MY LIFE (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora