A chilometri di distanza dalla metropoli londinese, Louis era impegnato con la ricca e facoltosa cliente che lo aveva ricevuto nella sua sfarzosa dimora ottocentesca, immersa nelle verdeggianti campagne dell'Hampshire. L'avvocato aveva parcheggiato la sua Porsche nera fiammante lungo il vialetto di ghiaia che conduceva alla villa.
Era sceso dall'auto ed era stato accolto, subito dopo aver suonato il batacchio di ferro battuto appeso all'ampio portone di legno, da una domestica in divisa nera, grembiulino candido e crinolina in testa.
Louis si sentì immerso in una realtà lontana anni luce dalla sua vita, quasi immerso in una scena d'altri tempi. La donna lo aveva fatto accomodare in un salotto dall'arredamento in stile Chippendale che un po' intimorì l'avvocato, dai gusti decisamente più moderni.
Fu subito raggiunto dalla sua cliente, una donna sulla cinquantina, dalla pelle lucente e tirata da svariati lifting, abbigliata in un modo eccessivamente vistoso e persino un po' kitch. La sua pettinatura perfetta che arrotolava i capelli color platino all'indietro in un'acconciatura stile anni cinquanta, la giacchina strizzata in vita che metteva in mostra un seno abbondante e per niente nascosto, quelle labbra carnose, sicuramente rifatte, colorate di un rosso troppo acceso e troppo brillante, per non parlare dei tacchi vertiginosi su cui quasi faceva fatica a camminare mentre ancheggiava in un modo che nelle sue intenzioni doveva sembrare sexy.
La donna si rivolse a Louis porgendo una mano troppo inanellata su cui spiccava un solitario talmente grande da sembrare quasi falso e scampanellando dei braccialetti d'oro pieni di pietre preziose, sbattendo ripetutamente le ciglia finte e troppo piene di mascara con un modo che voleva sembrare sensuale, ma che all'avvocato fece l'effetto opposto.
Per un momento Louis si chiese se per caso non volesse tentare di circuirlo, agghindata in modo così sfacciato e pensò che in questo caso la cliente, in fatto di uomini, non ne capiva proprio nulla se le sue antenne non erano riuscite a captare che gli interessi del giovane avvocato viravano decisamente altrove.
Ma gli affari sono affari.
E Tomlinson sospese il giudizio sull'aspetto esteriore della cliente, concentrandosi sul caso che gli stava sottoponendo.
Mentre la ricca signora era intenta a dare ordini alla domestica di servire il tè delle cinque, il pensiero di Louis, forse per reazione, era corso a ciò che gli stava più a cuore in quell'ultimo periodo, a quegli occhi color smeraldo che lo avevano infatuato occupando spesso i suoi pensieri e creandogli uno stato di tensione che non ricordava da tempo.
Louis non lo avrebbe mai ammesso direttamente, ma quel ragazzo dai lunghi riccioli ribelli gli mancava più di quanto avesse mai creduto possibile. E si rese conto che non era stato affatto facile cercare di tenerlo lontano da sé per tutta la settimana.
Una battaglia persa e, alla fine dei conti, anche totalmente inutile.
Si sentiva tremendamente attratto da lui e al tempo stesso combattuto dai sentimenti che continuava a negare. Gli sembrava che ciò che aveva appena cominciato a vivere con lui non fosse giusto. Non riusciva a giustificare quello strano rapporto che avevano che poneva Harry in posizione di subordinazione, di dipendenza da lui e la cosa lo metteva a disagio.
Louis temeva che i sentimenti di Harry nei suoi confronti non fossero completamente puri e liberi da tutto quello che vi girava intorno. La sua paura più grande era che il praticante tenesse quel comportamento perché soggiogato da lui, dalla stima professionale che sapeva nutrire nei suoi confronti, per la voglia e la necessità di conservare il posto di lavoro in uno studio legale prestigioso.
Questo era forse il suo dubbio più grande, la titubanza che gli impediva di comportarsi serenamente con lui.
E tutti questi pensieri offuscavano ciò che sentiva nel suo cuore facendoli passare sopra alle vibrazioni che provava quando gli occhi verdi di Harry indugiavano su di lui o quando si lasciava andare a quella risata cristallina sfoderando uno di quei sorrisi mozzafiato che gli facevano spuntare le deliziose fossette sulle guance.
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AS A RAINBOW IN MY LIFE (completa)
FanfictionLouis Tomlinson era bello, castano, con uno sguardo accattivante e due occhi glaciali color azzurro intenso che, se avevi la fortuna di incrociare, non riuscivi a toglierti dalla testa. Carismatico e affascinante anche se con un carattere aggressivo...