25 - Buoni propositi per le feste di Natale

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«Quest'anno la vigilia di Natale sarà ancora più speciale rispetto agli altri anni» commentò Louis, mentre, seduto sul divano, con un braccio stringeva la spalla di Harry.

Due occhi verdi si girarono verso di lui e lo fissarono con un'espressione dolce.

«Ti riferisci al tuo compleanno, vero?»

«Sì, sono anni che per me è un giorno insignificante che passo da solo. Il mio compleanno era un momento che riuniva tutta la famiglia e che ci preparava al Natale, ma dopo che ho fatto outing con i miei si è spezzato un filo importante» commentò Louis a voce bassa, cercando di nascondere una lieve incrinatura.

La mano di Harry si posò sul suo viso accarezzandogli la guancia.

«Mi dispiace.»

«Non ti preoccupare, ormai sono abituato. Non ci penso nemmeno più. So che Charlotte mi è vicina, lei non manca mai di venirmi a trovare e di portarmi una torta. Festeggio con lei e con Niall. L'anno scorso mi hanno invitato a casa loro e organizzato una specie di festa.»

«Dev'essere una ragazza molto dolce» commentò Harry.

«L'unica che mi capisce, che non mi mette in discussione.»

«Mi dispiace sentirti dire che il resto della famiglia ancora si tiene a distanza» commentò Harry.

«Anche a me. Ho fatto il possibile per avvicinarmi a loro, per essere il figlio e fratello affettuoso che sento di essere, ma non posso accontentarli. Non sarò mai l'uomo che loro si aspettano da me. Ho faticato per arrivare dove sono arrivato professionalmente, ho studiato molto e lavorato sodo.»

«Sei uno dei principi del foro più quotati di Londra, non puoi negarlo.»

«Lo so. Sarei falso se non lo ammettessi e sai che a me l'ipocrisia non piace.»

«Dovrebbero esser orgogliosi di te.»

«Forse lo sono per i miei traguardi professionali, ma di certo non per la mia vita privata. Anzi hanno il terrore che questo possa trapelare, che mi possa nuocere caricando me, ma soprattutto loro, di vergogna.»

«Oh, Louis, è pazzesco! Parli di vergogna nel ventesimo secolo.»

«Per te è assurdo e anche per me. Noi possiamo sapere e capire tante cose, ma loro no. Si limitano soltanto a non accettarlo e ad essermi contro.»

La confessione sincera dell'avvocato stava assumendo un tono di pesante tristezza. La verità era amara e questo era ciò con cui doveva fare i conti Louis.

A quasi ventott'anni ancora era in lotta con se stesso per questo e l'unica soluzione che era riuscito a trovare dopo che Jonathan lo aveva lasciato, era stato di rinunciare ad avere una vita sentimentale. Lui aveva evitato di soffrire per amore, i suoi non avevano dovuto accettare a tutti i costi che fosse impegnato con un uomo.

Il volto di Louis assunse un'espressione triste, gli occhi sembrarono quasi velarsi di una luce che assomigliava ad un filo di pianto.

«Mi dispiace sentire che la tua famiglia ti manca così tanto.»

«Purtroppo è così, ma io la mia parte l'ho fatta. Adesso tocca a loro e se non vogliono non posso costringerli.»

«Vedrai che le cose si sistemeranno. Forse devi portare pazienza ancora un po'» cerò di rincuorarlo Harry.

«Non è un problema. Comunque, come ti dicevo, quest'anno sarà senz'altro la miglior vigilia di Natale.»

«Hai in mente qualcosa di speciale?»

«Ho te. Ti sembra poco?» Sul volto di Louis comparve un meraviglioso sorriso che contagiò Harry.

«Sei così dolce...»

AS A RAINBOW IN MY LIFE (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora