Capitolo 7 ~Calls.~

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Ci sono giornate che sembrano passare alla velocità della luce, altre noiose e lunghe ed altre assurdamente noiose e lunghissime, fino ad adesso la giornata in negozio si sta rivelando assurdamente noiosa e lunghissima.
Essendo Agosto, i clienti arrivano ad ondate, spesso senza neanche darci il tempo di fare una miserabile pausa pranzo, di certo questo non può essere che un bene per il negozio, ma non è affatto positivo per i nostri poveri stomaci, più volte infatti è capitato che dovessimo scappare nei camerini riservati al personale per sgranocchiare anche solo un misero cracker per far si di riacquistare un po' di forze... più mentali che fisiche.
Per fortuna però, la giornata sta giungendo al termine, ma immagino che quest'ultima ora e mezza passerà esattamente come le sette precedenti... lentissimamente.
Stare ai camerini è sicuramente molto meno noioso che rimanere in cassa a fare scontrini per otto ore, ma avere a che fare con clienti che non capiscono la tua lingua madre è sicuramente la cosa più faticosa che ci sia. Alcuni gesticolano, altri cercano di farti capire cosa vogliono nella loro lingua, altri ancora paiono più insultarti perché non riesci a capirli che chiederti informazioni. Ammetto che spesso le scene possono rivelarsi molto comiche, sopratutto quando si presentano clienti asiatici, ma mantenere sempre un sorriso raggiante, annuire ed aiutarli, talvolta diventa una vera e propria tortura.
Mark da ormai sei mesi circa non mi fa più stare alle casse con Grace, a meno che non ci sia un bisogno indispensabile di una cassiera, questo poichè un paio di volte è accaduto che qualche cliente mi riconoscesse come "la fidanzata o la ex fidanzata di Jamie o Harry", mettendomi solamente in soggezione ed attirando attenzioni indesiderate. Per evitare dunque altri episodi di quel genere, sono stata reclusa al piano superiore, ad aprire camerini che devono essere utilizzati, a piegare tutti gli indumenti dei quali la clientela non era soddisfatta ed a girare nel negozio per andare a riordinare i vari capi d'abbigliamento, il tutto -quando sono fortunata- con l'allegra compagnia di Dylan oppure -in casi più frequenti- sola. Oggi purtroppo ho passato quasi l'intera giornata senza nessun altro al mio fianco, annoiandomi a dismisura sopratutto nei rarissimi momenti di quiete.

«Signora, ha troppi capi con se.»

Di norma, ogni cliente si può portare in camerino fino ai cinque abiti e talvolta quando essi sforano di un capo soltanto, chiudo un occhio, ma in casi come questi -quando i clienti sembrano rifornirsi di una stagione intera- non posso far finta di niente in quanto altri clienti potrebbero seguire l'esempio e creare dunque scompiglio.
La donna non sembra avermi sentita e come se non avessi detto niente, continua a dirigersi verso il camerino libero. "Ti prego, i clienti testardi non a quest'ora di sera, ti prego." Mi ritrovo a pregare silenziosamente, seguendo la cliente ed andando a picchiettarle delicatamente sulla spalla destra per richiamare la sua attenzione.
Si volta con espressione sconcertata verso di me, iniziando a farmi presagire quella che potrebbe rivelarsi lo spettacolo pre-chiusura.

«Non può provare più di cinque capi.»

Le spiego nella maniera più gentile possibile, ma non sembra servire a niente poichè l'espressione confusa di lei non cambia. Rimane ferma per una frazione di secondo, dopodiché inizia ad agitare la mano libera cercando invano di farsi capire ed a parlare in maniera frettolosa e preoccupata.
Porto le mani in avanti, facendole segno di calmarsi. A quanto pare sembra capire i gesti, ammutolendosi all'istante e dandomi così modo di trovare un metodo per farmi capire.
Indico gli abiti, mostrandogli con le dita il numero cinque, lei annuisce sorridente -come del resto fa qualsiasi asiatico quando pensa di aver capito qualcosa- ma non appena le prendo gli abiti in eccesso, inizia ad agitarsi, tornando a sproloquiare ed a gesticolare.

«Unica taglia! Unica taglia!»

Continua ad esclamare.
Sento i clienti in attesa iniziare a ridere ed in questo preciso istante vorrei solamente tornare alla mia amata cassa, a fare scontrini su scontrini.

Be Mine 2 [Harry Styles] (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora