Capitolo 8 ~Boom!~

8.6K 320 50
                                    

HARRY'S POV:
«In Inghilterra sono appena le otto, Harry. Conoscendo Charlotte avrà appena staccato dal lavoro, dalle almeno il tempo di arrivare a casa.»

Diamine è vero.. Non ci avevo pensato. Alla constatazione di Lou, faccio terminare la chiamata di malavoglia.
Sono sempre stato una frana in matematica e questa ne è la prova, a ventun'anni non so calcolare ancora i fusi orari, anche se in teoria dovrei ormai essere un esperto in materia.
Mi ricordo che i primi tempi, chiamavo mia madre ad ore impensabili poichè sbagliavo a calcolare le differenze d'ora dei vari paesi...
Ieri pomeriggio ho parlato altre due intere ore con Charlotte -dopo la sua "richiesta"- ed è stato semplicemente rigenerante.
Ci siamo comportati come due amici di vecchia data che si rincontrano e, a dire il vero, non è stato poi così male. Mi ha chiesto di Zayn, di come tutti abbiamo passato quel periodo, mi ha chiesto di Louis ed Eleanor, del nuovo album che stiamo registrando, di come era andato il tour fino ad adesso e mi ha letteralmente detto che gli ultimi tatuaggi che mi sono fatto -quello sulla coscia e la sirena- sono orribili e che se potesse cancellarli, lo farebbe.... e penso proprio che mia madre l'aiuterebbe... anche lei appena li vide mi disse quanto fossero "brutti", ma pazienza, devono piacere a me ed in più entrambi hanno un proprio significato.
La cosa più importante e -in assoluto- più spiacevole della quale abbiamo parlato è stata la bambina, poichè era un discorso che nessuno dei due poteva e voleva lasciare in sospeso. Durante quella buona mezz'ora mi sono scusato almeno un centinaio di volte, sapendo perfettamente che con le mie scuse non avrei comunque risolto niente e per tutto quel tempo lei è stata nonostante tutto "positiva", senza più struggersi come una volta... continuava a dire che il passato era solo quello: passato, e che continuare con i rimpianti sarebbe stato solamente dannoso ed inutile, ma so che se potesse vorrebbe solamente tornare indietro nel tempo e riaggiustare tutto quanto, esattamente come lo vorrei io.
Per cambiare conversazione pur di non rivivere quel periodo del cazzo, le ho persino chiesto del vecchio, facendola parlare di loro due per un tempo sufficiente da farmi capire quanto effettivamente quell'uomo l'abbia aiutata a riprendersi, ma da egoista bastardo quale sono, continuo a pensare che se ci fossi stato io al suo posto l'avrei riaggiustata solamente meglio.
Alla fine delle due ore, abbiamo accordato che l'avrei potuta chiamare ogni sera -poichè durante la giornata non sarebbe stata reperibile ed il fuso orario di certo non aiuta-, quindi anche questo pomeriggio, ho diritto a chiacchierare con la mia Charlotte fino a quando lei potrà.
Adesso devo solo aspettare che mi richiami.

«Quindi? Cos'hai intenzione di farle questa volta?»

Il tono di Lou è piuttosto scettico.
Ha passato un paio di settimane senza neanche rivolgermi la parola una volta scoperto cos'avevo combinato... il solo suo sguardo riusciva a farmi sentire ancora più viscido di quanto già non mi sentissi e solo dopo aver capito quanto anche io stessi veramente male dopo la separazione con Charlotte, è tornata a parlarmi.
Tiene molto a lei ed è stata l'unica ad averci continui contatti, accertandomi di volta in volta delle sue condizioni o di cosa facesse, e per questo non potrei che essergliene grato, ma quando questa mattina le ho detto di esser tornato a parlare con Charlotte, mi ha subito cazziato, dicendomi che non avrei dovuto mettere il naso in affari che ormai non mi riguardavano più... Insomma, non è molto convinta di questa nostra nuova situazione.

«Niente, parliamo solamente... Come amici.»

Dalle sue labbra trapela una risata sordonica, talmente strana da attirare l'attenzione di Sam -il "bodyguard" che mi sono dovuto portare dietro per andare a prendere con Lou un fottutissimo gelato-.

«Come? Amici? Veramente?»

«Il suo intento è quello.»

Mormoro, scrollando le spalle in maniera disinteressata e tamburellando i polpastrelli sul display del cellulare. "Chiamami, chiamami, chiamami." Del resto, nonostante ieri mi abbia detto che oggi non avrebbe potuto parlare tanto, mi ha comunque promesso che ci saremmo potuti sentire per un po'... e lei mantiene le sue promesse, non come me.

Be Mine 2 [Harry Styles] (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora