HARRY'S POV:
Glielo dico o non glielo dico? È questo il dilemma del giorno.
È passata un'ora e mezza dalla nostra rappacificazione e quest'ora è stata in assoluto il momento più bello della giornata -eccetto forse per i venti minuti passati in bagno con lei questa mattina-.
Avere di nuovo Charlotte tra le mie braccia dopo l'ennesima idiozia da me commessa -a lei ancora sconosciuta- è più di quanto potessi chiedere e, proprio per questa motivazione, non voglio rovinare questo momento.
È strano, poter di nuovo giocare con le sue lunghe ciocche di capelli, poterle accarezzare la schiena o lasciarle sporadici baci sul capo ed è stupendo, è dannatamente stupendo.
Il bacio da lei prima datomi è stato fenomenale. Non mi aveva mai baciato così, mai, nemmeno durante i nostri momenti più belli e credo che quel bacio sia stato così bello perché nemmeno io me lo aspettavo. È stato dolce e lento, molto lento, ma nonostante la sua lentezza, mi pare solo ora essere durato troppo poco. Vorrei poter baciare Charlotte così ancora, ancora ed ancora e vorrei che fosse lei a baciarmi, proprio come prima, perché quando è lei a fare qualcosa per me, mi sento come se mi meritassi quel qualcosa e non come se mi approfittassi della sua disponibilità.
Magari, se ora le dicessi la verità, se le dicessi che questa mattina ho detto quelle cose solo per gelosia, potrebbe perdonarmi... E quanto meno, per una volta, le darei prova della mia sincerità nei suoi confronti. "E se invece si dovesse arrabbiare?" Ecco, in quel caso dovrei trovare il modo di farmi perdonare il più velocemente possibile, soprattutto perché non voglio che mi lasci solo per il resto della serata.«Charlotte..»
La chiamo con un filo di voce, accarezzandole i capelli e rompendo il silenzio creatosi in questi pochi minuti.
Ok, glielo dico, glielo devo dire, perché se non glielo dicessi, se cercassi di fare il "furbo" anche questa volta, lei lo verrebbe a sapere come sempre ed allora sì che bisticceremmo ancora e francamente non ne posso più di bisticciare con lei. Sono sempre più le volte che bisticciamo che quelle in cui andiamo d'accordo e sto veramente iniziando a detestare la cosa, nonostante sia quasi sempre io a creare casini. A volte mi chiedo se anche con Jamie bisticci tanto come quando è con me e se quando fanno pace lei sia così tranquilla e rilassata. Mi piace pensare che lo sia solo con me, che solo con me ci sia la quiete più totale dopo la tempesta e che solo a me perdoni le stronzate più colossali.«Mmm.»
Strofina il naso nell'incavo del mio collo, lasciandoci in seguito un bacio ed alzando infine la testa, sorreggendola poi con il palmo della mano, in modo da potermi guardare negli occhi.
Oh... è bellissima.. L'ho sempre pensato e sempre lo penserò. Non so bene il perché la trovi sempre così affascinante, ma lo è, sempre, anche al mattino appena sveglia, con la sua aria tutta assonnata ed un carattere -talvolta- bisbetico.«Cosa c'è?»
Mi domanda serenamente, vedendomi titubante nell'aprire bocca. E adesso come inizio? "Magari non stando in silenzio" Mi deride la mia coscienza. "Ok, Harry.. forza e coraggio."
«Sai questa mattina.. A colazione..»
Nel pronunciare la parola "colazione", lo sguardo di Charlotte si incupisce all'istante, accigliandosi e diventando un poco più diffidente, ma non parla, si limita ad annuire e ad attorcigliare di più -quasi in maniera possessiva- le sue gambe alle mie. Trattengo un sorriso al suo gesto. È come se avesse comunque paura che possa cambiare idea ed andare dalla fatidica Kendall che mi starebbe aspettando.
«Quando ho detto quelle cose... Il fatto che avrei passato la notte con Kendall e tutto il resto..»
«Mmm...»
Mugugna in assenso, mantenendo il suo sguardo fisso nel mio.
"Ok Harry, ora o mai più." Mi fa coraggio la vocina della mia coscienza.«Ecco vedi..»
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Be Mine 2 [Harry Styles] (#Wattys2016)
Fanfiction"C'erano i sogni. C'era la realtà. C'era lei che li faceva incontrare." C. Bukowski "Ma che cretini quei due, l'amore li aveva colpiti così forte che si erano rincoglioniti, ma li dovevi vedere quando si ritrovavano dopo le guerre del cuore; lui l'...