Capitolo 2 ~Mine.~

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JAMIE'S POV:
Se otto mesi fa mi avessero detto che mi sarei innamorato di una ragazza ben più giovane di me, probabilmente mi sarei messo a ridere a crepapelle, mi sono sempre imposto di non scendere oltre i cinque anni di differenza.. eppure ora ho al mio fianco una ragazza più giovane di me di ben dodici anni.
Ho sempre pensato che non sarei mai riuscito ad innamorarmi, che non sarei mai riuscito ad amare una persona come mio padre amava mia madre... ma sono bastati due occhi serafici a farmi cambiare idea, a fare opinare le mie idee.
Charlotte si è presentata come un tornado, in maniera imprevedibile e rivoluzionaria.
Fu un sollievo entrare in quel negozio e trovare quello splendido viso intriso dall'agonia e dalla tristezza. Sembrava che la sua anima fosse rimasta prosciugata, non apparivano nè sorrisi nè altro mentre serviva i clienti, ma quando incrociò il mio sguardo e le accennai un lieve sorriso, anche lei sorrise d'istinto ed allora come adesso, non m'interessò del fatto che esso fosse dovuto semplicemente all'attore che si trovava davanti o all'effettivo uomo, perché bastò quel sorriso a malapena accennato a farmi perdere la testa per lei.
Frequentai quel negozio abitudinariamente, comprai un centinaio di magliette, camice, jeans ed altro ancora in quei due mesi in cui non ebbi il coraggio di chiederle di uscire, ma quando ci riuscì, quello che ne conseguì fu più di quanto mi sarei mai aspettato.
In sette mesi l'ho dovuta ricomporre. Era distrutta, malnutrita.. pensai persino soffrisse di depressione per un periodo poiché erano più le volte che potevo scorgere i suoi occhi arrossati dalle lacrime che raggianti a causa di un sorriso o di una risata.
Quando le chiesi di spiegarmi cosa l'avesse ridotta così rimasi letteralmente sconvolto, tanto che credetti di mandare tutto al diavolo e di ritirarmi da un'impresa ritenuta -all'ora- impossibile, ma quegli occhi, così azzurri ed espressivi quasi mi supplicarono di non lasciarla e non potei che assecondarli, risparmiandomi così rimpianti su rimpianti.
Ha solo ventun anni eppure è come se ne avesse vissuti almeno trenta nei quattro mesi in cui frequentò Harry Styles.
Harry Styles... lo reputavo un ragazzo a posto, con la testa sulle spalle, il solito ventunenne che siamo stati tutti.. Ma fare quello che ha fatto a Charlotte penso sia stata la cosa più meschina ed egoista che un umano con un briciolo di cuore potesse fare. So che è per colpa sua se non riesce più a dire "ti amo", ma non m'interessa che me lo dica, lo dico io per entrambi.. a lei viene più facile dimostrarlo.
Spesso bacio il ventre di Charlotte.. mi viene naturale dopo quello che mi raccontò e nonostante le prime volte si irrigidisse a dismisura, ora le piace e spesso è proprio lei a chiedermi di farlo.
Questi sette mesi sono stati in assoluto i più belli ed appaganti della mia vita, non solo sentimentalmente parlando, ma anche lavorativamente. Solo una volta il lavoro si è messo in mezzo a noi due, facendoci bisticciare in maniera piuttosto brutale.
Successe quando uscì "Cinquanta sfumature di grigio", durante la proiezione del film alla quale mi accompagnò. Uscì da quella sala livida di rabbia, di frustrazione e di.. disgusto.
Si sentiva come se l'avessi tradita e non posso fargliene una colpa, non era abituata a vedere il proprio compagno su uno schermo, completamente nudo mentre interpretava la parte di un sadico e simulava di scoparsi un'altra donna.
Non capiva che tra il lavoro e la mia vita privata c'era e c'è un abisso e Dio solo sa le miriadi di nomi che mi ha rifilato quella sera. Cercai di spiegarle in tutti i modi il motivo per il quale avevo accettato quella parte, ma sa essere la donna più testarda al mondo se ci si mette ed infatti finì per non rivolgermi la parola per quattro giorni.
Furono i quattro giorni più lunghi della mia esistenza e fui grato a qualsiasi dio mi avesse aiutato quando lei capì la situazione e mi fece rientrare nella sua vita.
Per fortuna episodi del genere non si sono più ripresentati ed anzi, da lì in poi ha iniziato a sostenermi come mai nessun' altra persona eccetto i miei famigliari aveva fatto.
Da poco conviviamo insieme e la decisione di farla trasferire a casa mia è stata data dal fatto che ogni qualvolta non l'avevo al mio fianco mi sentivo più cupo, meno sereno.. Accettò con non pochi dubbi, ma per fortuna essi sparirono dopo qualche settimana.
Quando sono via per lavoro però, preferisce andare a casa sua, dice che non le piace stare a casa nostra senza di me e non posso che esserne felice perché per me è la stessa cosa.

Be Mine 2 [Harry Styles] (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora