Be Mine 2 [Harry Styles] (#Wattys2016)

Capitolo 26 ~You're done.~

« Ciao, bimba. »

"Ciao, bimba", "Ciao, bimba"; sento solo più queste parole da ormai interminabili secondi: "Ciao, bimba".
Sono letteralmente pietrificata; è come se tutto il mio corpo si fosse completamente scisso dal mio cervello, anzi è come se l'avesse mandato direttamente a... cagare.
Immagino che questo si chiami kharma, anche perchè non saprei dargli altro nome se non, ovviamente, sfiga.
In realtà non so bene se si tratti dell'uno o dell'altra. Se si trattasse del kharma, penso che riuscirei persino ad "accettare" la cosa; mi direi "Ok, è giusto del resto, non mi può andare sempre bene". Ma, se al contrario fosse la pura ed inesorabile sfiga ad avermi portato davanti al mio compagno con alle mie spalle il mio amante, non credo che potrei tollerare l'idea più di tanto.
Che cosa dovrei fare ora? Andare ad abbracciare Jamie? Andare a baciarlo? Non credo proprio, perchè vorrebbe dire far innescare Harry come un C4.
Tuttavia, non posso nemmeno rimanere impalata come una completa idiota -aggettivo che attualmente mi definisce in maniera a dir poco cristallina- e non posso nemmeno chiedergli -con tutta l'incredulità di questo mondo- che cosa diavolo ci faccia qui... non sarebbe affatto "cortese".
Ma, grazie ad una voce alle spalle di Jamie molto famigliare, tutte le mie domande scompaiono nel nulla, come se non me le fossi nemmeno mai posta, facendomi intendere quanto poco kharma e quanta infamia ci sia invece in questa situazione.

« Ciao, Gnat. »

Bastardo! Dannato doppiogiochista che non è altro! Me lo sarei dovuta aspettare, lui ed il suo dannato senso della "giustizia"! Maledetto, maledetto che non è altro! Non ce l'ha lui una ragazza? Non può pensare ai suoi dannati affari amorosi? Un parere, un consiglio gli avevo chiesto! E portarmi Jamie in America, quasi per farmi quello che sembra essere un dispetto bello e buono non mi sembra affatto un buon consiglio! Che cosa diamine gli è passato in quel suo cervello da criceto? Cos'ha pensato? Che portandomi Jamie qui tutti i miei dubbi sparissero in un batter di ciglia? Me l'ha portato per farmi fare la figura della poco di buono? Perché avrebbe fatto fare sia a se stesso che a Jamie un viaggio a vuoto, dal momento che, nonostante cerchi di pensarci il meno possibile, illudermi che così non sia o convincermi del contrario, mi sento già una poco di buono!
Cerco di riprendere il controllo del mio sgomento e della mia rabbia il più in fretta possibile, lasciando andare il lungo respiro che non mi ero accorta di trattenere e spiaccicandomi in faccia il sorriso più falso della storia del genere umano; uno di quei sorrisi tirati, che non comprendono lo sguardo ma si limitano all'alzare all'insù gli angoli della bocca, facendo sembrare quell'unico sforzo un qualcosa di disumano.

« Ehi... »

E' tutto ciò che riesco a proferire in risposta al caloroso e sorridente saluto di Jamie. Dannazione ed ora? Come farò a mentire a lui? E' dotato di una sensibilità disarmante e finirà per riuscire subito a capire che qualcosa non va.
Non si merita che gli menta, non si merita che lo prenda ancora più in giro... ma non si merita nemmeno che gli spezzi il cuore.. è un uomo troppo buono...
In silenzio, mi avvicino a lui, notando subito il suo sguardo leggermente preoccupato... Come dargli torto? Solitamente gli saltavo in braccio ogni qualvolta lo rivedevo dopo un periodo di tempo passato lontano da lui, accogliendolo con sorrisi e baci, ora invece sembra che di fronte a me ci sia un fantasma.
Il suo cipiglio crucciato si allevia leggermente non appena, avvicinandomi sempre di più, accenno a volerlo abbracciare. Così, senza neanche farselo dire, le sue braccia circondano la mia vita, attirandomi a se e stringendomi con forza. Lo stesso fanno le mie, circondandogli il collo in una morsa ferrea.
Chiudo gli occhi subito dopo aver nascosto il viso nell'incavo del suo collo. Respirando il suo profumo, lo stesso profumo che automaticamente collego alla nostra casa.

« Dobbiamo parlare.. »

Sussurro sul suo collo come prima cosa, cercando di trattenere alcune lacrime di dispiacere. Lo sento silenziosamente annuire, lasciare un delicato bacio sull'incavo del mio collo e poi alzare il viso, facendomi poi alzare il mio ed incontrare il suo sguardo.