7. IL BUIO SI AVVICINA

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Mi fa freddo, sto tremando come una pazza.

Apro gli occhi, sono le sei di mattina. Mi sono addormentata con addosso solo un asciugamano.

Mi alzo e mi avvicino all'enorme finestra della camera, il tempo non accenna a migliorare. Il cielo è così coperto e nero che sembra non voglia albeggiare. Un lampo illumina a giorno il panorama, sembra che il bellissimo giardino si sia rovinato.

Sto ancora tremando, ma non ho nulla di pulito da mettermi. I vestiti che avevo addosso prima del bagno sono ancora inzuppati di pioggia. Credo sia il caso di andare a cercare qualcosa da indossare prima che il resto della compagnia si svegli.

Esco dalla stanza e mi avvio nel corridoio. Tutto è buio e silenzioso. Cerco di ricordarmi quali stanze sono state occupate dagli altri. Faccio mente locale...accanto alla mia camera ci sono Meg e Steven, infondo dovrebbe essere la stanza di Zach. Svolto a sinistra e mi immetto in un altro corridoio. Qui ci sono le camere di Jenna e Michael. Proseguo oltre. Entro in un enorme salone. Anche qui c'è una vetrata gigantesca, più grande di quella della camera da letto. Mi fermo nuovamente ad osservare l'esterno. Mi trovo in una zona differente della villa. Da questo lato ho la visuale del retro, quello dove si trova la piscina, che, con i lampi e la pioggia, crea un'atmosfera magnetica.

E rieccola, la maledetta sensazione di essere osservata. Mi guardo intorno nella stanza, in cerca di chissà chi o cosa possa crearmi questo disagio. Ma ovviamente non c'è nessuno. Torno ad osservare fuori. Un fulmine cade esattamente al centro della piscina, illuminando come sempre tutto quello che c'è intorno. E la rivedo... l'ombra scura che aveva attirato la mia attenzione quando ero al trullo. È lì, nascosta dietro un albero esattamente come la prima volta. Il bagliore del fulmine è ormai scomparso, ma i miei occhi non perdono di vista quella strana macchia scura. Nell'oscurità la vedo uscire dal suo nascondiglio e strisciare verso la casa. Non riesco a distinguere nessun contorno, sembra non abbia forma, come se fosse solo una viscida gelatina nera.

Qualsiasi cosa sia, si sta dirigendo verso di me. Sono nel panico più totale... Vorrei girarmi e correre via, ma sono del tutto pietrificata, i miei muscoli non vogliono ascoltarmi.

Sento un rumore alle mie spalle. Mi riprendo dallo shock, mi volto e vedo un'ombra vicino all'altra porta d'ingresso del salone. Capisco che è una persona, ma non riesco a vederne il volto, è troppo lontano e troppo buio.

Comincio a correre cercando di tornare nel corridoio della mia camera, ma alle mie spalle sento che qualcuno mi sta inseguendo. Cerco di accelerare la mia velocità, ma il mio inseguitore riesce a starmi dietro. Mi sento tirare... mi ha preso! Cerco di divincolarmi, ma le sue braccia mi stringono in un fortissimo abbraccio.

- Kath ferma, sono io! - La voce di Michael

Mi blocco all'istante, mi volto e lo guardo con gli occhi sgranati e pieni di lacrime.

- Mi spiace tanto Kath, non volevo spaventarti. Ti ho vista entrare in salone e guardare fuori dalla finestra. Il chiarore dei lampi ti ha reso così bella che mi è mancato il fiato, non riuscivo a pronunciare neanche una parola! Poi ti sei girata e mi hai guardato con aria terrorizzata e subito sei fuggita via... - si giustifica

Mi sta guardando con due occhi da cerbiatto, si sente veramente in colpa per avermi spaventata.

- Tranquillo, non è successo niente di grave. - Cerco di tranquillizzarlo e allo stesso tempo cerco di tranquillizzare anche me.

Mi stacco dal suo abbraccio e lo vedo arrossire. Mi guardo e ... l'asciugamano è caduto, sono nuda. Che imbarazzo!

- Ma che cavolo state combinando?! - La voce di Matt.

Mi piego all'istante per riprendere l'asciugamano e avvolgermelo in fretta intorno al corpo. Tutti mattutini sono questi ragazzi? Ed io che credevo di poter girare per la casa indisturbata.

- Avete a disposizione tante stanza, non c'è bisogno di fare certe cose nel mezzo del corridoio! - aggiunge

Mi volto per guardarlo, nonostante la battuta sembra molto arrabbiato. Indossa solo i pantaloni del pigiama, mostrando le sue possenti spalle, il suo fantastico torace e i suoi addominali perfetti. Può una ragazzo essere tanto magnifico?

- Non è come credi, è stato un incidente! - si affretta a dire Michael

- Sono uscita per cercare qualcosa di pulito da indossare. - informo i ragazzi.

- Seguimi, dovrei avere qualcosa da poterti dare! - dice Matt senza togliere gli occhi minacciosi di dosso a Michael.

Mi volto per guardare Michael assumendo un'espressione della serie "mi spiace di averti messo in questa brutta situazione" e mi affretto a raggiungere Matt che intanto ha già imbucato un altro corridoio.

Questa casa è davvero gigantesca, mi servirà il navigatore per tornare in camera!


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