21. LE ANTICHE VERITA'

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- La mia amata Polissena... colei che ci ha costretti in questa dimensione! -

Polissena...

Perché questo nome, tanto sconosciuto al mio udito, è così familiare al mio cuore?

Chi è questa donna... e soprattutto cosa ha a che fare con me?

Polissena...

È strano... più penso a questo nome e più mi sembra di ricordare qualcosa... Qualcosa del passato... Qualcosa che non ha direttamente a che fare con me...

Sono così confusa...

Mi fa male la testa!

- Chi... chi è Polissena? - chiedo.

Non riesco a sentire la risposta... Il dolore lancinante alla testa aumenta sempre più... diventa difficile anche tenere gli occhi aperti!

Vorrei urlare ma mi è impossibile...

È un dolore così strano... Un dolore forte, pungente... come se ci fosse qualcosa nella mia testa, un corpo estraneo, che vuole uscire a tutti i costi...

Mi rendo vagamente conto del vociare delle donne e di Argàno in sottofondo.

Serro gli occhi sperando in un sollievo...

Delle immagini caotiche si materializzano nella mia testa...

Ma cosa... sta... succedendo?!

"È giorno... una donna, mi da le spalle... è in piedi all'esterno del trullo... sta guardando verso l'entrata..."

"È notte... un villaggio... è in fiamme... ci sono uomini e donne che urlano e corrono da una parte all'altra in preda al panico... qualcosa, o meglio qualcuno, li insegue..."

"È di nuovo giorno... lo stesso villaggio... le fiamme si sono spente... non c'è più nessuno in giro... solo cenere, cumuli di cadaveri e sangue ovunque..."

Un altro scenario... "Nuovamente quella donna... si nasconde dietro un albero.... non riesco a vederle il volto, è in ombra, solo gli occhi sono visibili, occhi pieni di odio e lacrime... è disperata..."

Cosa mi sta succedendo?

"È notte... un altro villaggio in fiamme... si sentono urla in sottofondo... una donna spaventata corre in cerca di aiuto... è inseguita da qualcuno... è un uomo... Argàno... l'ha presa... la donna urla...sangue..."

-Cosa... Cosa sono... queste... immagini? - chiedo a non so chi, senza avere la certezza di aver pronunciato la frase a voce alta.

"È buio, non capisco dove mi trovo, ma sono certa di essere al chiuso... Un uomo è seduto su una specie di trono... Argàno... una donna incappucciata si avvicina a lui... gli sfiora il viso con la mano, in una dolce carezza... poi, lentamente, gli posa un tenero bacio sulle labbra... lui le sorride felice..."

Un'altra immagine si materializza nella mia mente... "Stesso posto, stesse persone... ma questa volta è diverso... Argàno è in piedi avanti al suo trono, ha il volto ferito ed un'espressione malinconica... la donna è immobile dall'altro lato della stanza... ha un braccio teso verso di lui ed il palmo della mano aperto... sembra concentrata in una misteriosa preghiera... delle strane scintille si levano dalla sua mano... improvvisamente vedo il suo corpo accasciarsi a terra affaticato..."

Devo correre da lei... devo aiutarla... ma i miei piedi non si muovono dal pavimento...

Sento un rumore in sottofondo, sembra un ronzio... non capisco di cosa si tratta... Man mano il rumore diventa sempre più forte, quasi assordante... Il dolore alla testa riesplode in tutta la sua potenza....

L'Abito Non Fa il MonacoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora