PROLOGO

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Anno 1515. Cupersanem, piccola cittadina situata nel sud della penisola Italica.

- Prendetela, non ci deve sfuggire - grida un uomo.

Stiamo inseguendo questa donna da un tempo che sembra ormai lunghissimo. Dobbiamo assolutamente prenderla, non possiamo lasciarcela scappare. La velocità con la quale sta correndo non fa altro che rafforzare la nostra tesi...

- Non lasciate fuggire la strega, deve essere messa al rogo!!-

Mi guardo attorno. Le nostre urla si mischiano tra loro formando un solo ed unico boato. Corriamo all'unisono , circondati da una massa di luce provocata dalle torce infuocate che alcuni di noi portano in mano.

Il mio unico pensiero è prenderla, devo assolutamente proteggere le persone che amo da questi mostri. Nessuna di loro deve salvarsi... tutte le streghe devono andare al rogo. Eppure è strano, guardo questa ragazza correre come il vento, come nessun umano è capace di fare, tuttavia ha il viso pieno di paura, la paura di non riuscire a fuggire, la paura di essere persa per sempre, di non esistere più...

E allora mi chiedo perché non usare i suoi poteri per fuggire, per liberarsi di noi e continuare a vivere nella libertà e nella cattiveria.

- Sta entrando in quel capanno laggiù... è in trappola, non ci sfuggirà -

La vedo perfettamente ora, è una ragazza magra, con capelli neri lasciati sciolti e una carnagione molto chiara. Indossa una camicia da notte bianca, come se fosse stata svegliata nel cuore della notte dalle nostre urla, all'improvviso, senza aver avuto il tempo di prepararsi o di indossare altro comprese le scarpe. Poi, alla base del collo, noto un contrasto di colore. Credo sia un ciondolo di legno a forma di cerchio, ma non riesco a capire esattamente cosa rappresenta.

La vedo bloccarsi avanti all'ingresso del capanno, un po' titubante, voltarsi verso di noi e, rassegnata, entrare dalla piccola porticina all'interno di quella strana costruzione in pietra.

All'improvviso un urlo disumano blocca la nostra folle corsa e zittisce tutti i presenti. Sembra provenire dall'interno del capanno. Cominciamo a guardarci intorno, spaventati. Qualcuno, tra la folla, afferma che la strega si sta preparando all'attacco contro di noi e che quindi è arrivato il momento di battere in ritirata, qualcun altro invece dice di attaccare ora, essendo questo il momento migliore. Però nessuno si muove dal gruppo, tutti rimangono fermi a guardarsi intorno senza fare un passo in nessuna direzione.

Non possiamo continuare così, restando fermi diventeremo solo facili prede della strega, ma guardandomi intorno mi rendo conto di essere circondato solo da un branco di codardi.

Mi faccio coraggio e decido di staccarmi dal gruppo per diminuire la distanza tra me e il capanno. Devo entrare, la devo prendere.

Nel tragitto, osservo con attenzione il casolare: è composto da tante pietre, di grandezze diverse, posizionate l'una sull'atra, partendo da una base a forma di cerchio che man mano si restringe finché tutte le pareti laterali non si uniscono lasciando una punta sulla cima.

Non ho mai visto niente del genere e mi rendo conto che non ho mai visto neanche le campagne che ci circondano.

In effetti ci siamo allontanati molto dalla cittadina, è una zona che non ho mai esplorato, almeno non di notte.

Comincio a guardarmi intorno, a disagio.

Sono arrivato all'ingresso del capanno, un solo passo e mi ritroverò faccia a faccia con la strega. Faccio un gran respiro ed entro. Mi ritrovo di fronte uno spazio vuoto, non c'è niente e nessuno. Sento da fuori le grida del resto del gruppo che vuole sapere cosa sta succedendo, cosa c'è dentro il capanno e cosa sta facendo la strega. Ma la risposta a tutte questo domande è una sola.... Niente!! Qui non succede assolutamente niente. Ma come è possibile, non ci sono vie di fuga da questo posto, tranne la porta dalla quale sono entrato e sono sicuro di non aver visto nessuno uscire.

Un piccolo dettaglio attira la mia attenzione, c'è qualcosa la giù, per terra, al centro di una strana macchia rossa. Mi avvicino e lo raccolgo. Mi rendo conto che quello che ho tra le mani è la collana della strega, quella in legno che indossava nel momento in cui è entrata nel capanno e mi raggelo notando che la macchia nella quale l'ho trovata, che sporca anche la collana stessa, è sangue.

La osservo con più attenzione, mi accorgo che è piena di incisioni, cerco di leggerne qualcuna... "Protegat me a malo" Proteggimi dal male. Ma che cosa vorrà dire?? La strega cerca protezione contro se stessa??

All'improvviso mi sento tirare da dietro ed un dolore fortissimo mi attanaglia la vista, non vedo più niente...


L'Abito Non Fa il MonacoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora