L'Abito Non Fa il Monaco

19. CAVALLO DI TROIA

"Sto correndo all'impazzata, senza una meta... Non riesco a respirare ne a vedere nulla... Mi bruciano i muscoli delle gambe, devo averli sforzati troppo nella corsa... Inciampo nei miei stessi piedi... Cado bruscamente, con varie capriole... Ora sono distesa a terra... Mi fa male la coscia destra... È piena di sangue... mi guardo intorno in cerca di aiuto, ma l'oscurità ed il nulla continuano a farla da padrone... Ed eccoli gli occhi rossi... mi hanno raggiunta... 'Mai potere è stato più immenso per il governatore della Terra, ma sempre e comunque inferiore a quello di Dio. Unico è il suo potere come unica è la sua persona. Ma come due creature possono unirsi in un unico essere, allo stesso modo due poteri possono diventare un'unica enorme forza senza eguali... ' Il solito coro di voci terrificanti ripete il mantra all'infinito... 'Tu sarai l'ultima, la più forte, la prescelta, ed il mio esercito sarà completo... Nulla più potrà fermarmi! Il momento è ormai giunto... oggi è il giorno in cui ti unirai definitivamente a me!'

Mi sveglio di soprassalto...

Dove sono? Mi guardo intorno... sono nella mia camera. Come ci sono arrivata qui? Cosa è successo?

- Kath... finalmente sei sveglia! - Matt è seduto accanto a me.

- Cosa... Cosa è successo? Non ricordo nulla! - ho difficoltà a parlare, mi sento debole.

- Un fulmine ha colpito la vetrata del salone e l'ha mandata in frantumi... - inizia a spiegarmi.

Un fulmine... ricordo vagamente... ero molto indispettita da Matt e Michael, la negatività e la rabbia mi stavano consumando completamente... ho perso il controllo... ed è caduto il fulmine... ricordo il dolore... la coscia!

Mi sollevo per guardarmi la gamba. È coperta da tante bende, non si vede nulla. Mi volto verso Matt.

- Un enorme frammento di vetro si è conficcato nella tua coscia, hai perso molto sangue. Sei svenuta per l'anemia. Fortunatamente non hai perso così tanto sangue da urgere una trasfusione, altrimenti non avremmo saputo come fare. Meg ha estratto la scheggia ed ha provveduto al bendaggio. - spiega.

- E gli altri come stanno? - chiedo.

- Tutti meglio di te, hanno solo qualche graffio! La piccola Lamia è molto spaventata, ma sta bene... sono riuscito a proteggerla... - risponde con un leggero sorriso di soddisfazione.

Sorrido a mia volta nel vedere il suo viso, ma sento una leggera fitta sotto l'occhio destro. Mi sfioro leggermente la zona.

- Hai vari graffi sul resto del corpo, quello sotto l'occhio... quello che stai toccando... è quello più profondo. Ovviamente niente di grave... Dovresti riposarti un altro po', sei ancora molto pallida! - mi esorta aiutandomi a sdraiarmi nuovamente.

***

"Sempre il solito posto, la solita oscurità, il solito incubo... Ma questa volta è leggermente diverso... Mi guardo intorno per capire cosa c'è di strano... non vedo tanti occhi ne sento il solito mantra... Vedo scintillare qualcosa nell'oscurità... corro verso quel punto sperando in non so cosa... Man mano che mi avvicino qualcosa prende forma... mi fermo a pochi metri di distanza ad osservare la scena che si prospetta per la prima volta avanti a me... credo si tratti di un trono... un imponente trono d'oro, con preziosissime gemme e svariati ghirigori che lo rendono molto regale... un movimento nell'oscurità attira la mia attenzione... Qualcuno si sta dirigendo verso il trono... Non lo vedo, continua ad essere nascosto dall'oscurità anche dopo essersi seduto sul trono... L'unica cosa visibile sono i suoi occhi... quegli enormi occhi rossi che tanto hanno infestato i miei incubi... Quindi è lui... 'Perché ti nascondi dietro la tua oscurità... fatti vedere! Chi sei e cosa vuoi da me?' urlo a squarciagola... Una risata malefica si leva nel silenzio... 'Nulla più potrà fermarmi! Il momento è ormai giunto... oggi è il giorno in cui ti unirai definitivamente a me!'"