9. COINCIDENZE

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C'è elettricità nella sala da pranzo, tra gli occhi puntati su di me e quelli che guardano ovunque tranne che nella mia direzione, la situazione è insostenibile. Mia sorella mi conosce troppo bene per capire che la mia rabbia è appena esplosa in tutta la sua furia e soprattutto contro chi... ci ha messo poco ad avvisare Stiven di lasciarmi più o meno in pace (per non rischiare di soccombere alla mia ceca furia). Il mio sguardo è rivolto solo ed esclusivamente al cibo che ho nel piatto, senza proferir parola con nessuno. Gli occhi sprezzanti di Candice non si allontanano dalla mia nuca, il che mi infastidisce ancora di più. Vorrei avere il potere di incenerirla col pensiero... Matt se ne sta seduto sul divano, chiuso nel suo piccolo mondo, sento i suoi occhi puntati a dosso, così stretti da sembrare due piccole fessure. L'imbarazzo del resto della compagnia è palpabile. Ho mangiato di fretta e furia e sono uscita dalla sala da pranzo.

Ora vago per la casa silenziosa, dato che tutti gli inquilini sono ancora in fase colazione, senza una direzione... spiando qua e la. Non credo di aver visto questa ala della casa, ma quanto cavolo è grande? In ogni stanza, dopo un lungo corridoio, la prima cosa che noto è l'enorme vetrata che si affaccia su un lato del giardino della casa, rendendo l'intero stabile molto luminoso (con un celo sereno la vista sarà mozzafiato). Per adesso mi è chiaro che al piano terra c'è un enorme salone, una piccola cucina con annessa sala da pranzo e non so quanti bagni intorno; al primo piano sempre il grande salone, una cucina degna del più grande e importante ristorante al mondo, un altrettanto enorme sala da pranzo e le camere da letto degli ospiti e di Matt con sempre la presenza sparsa per il piano di bagni (al di fuori di quelli presenti in ogni camera da letto). Ora il secondo piano è un territorio nuovo. Vedo altre camere da letto (sicuramente nel mezzo c'è la camera padronale) ed il solito salone. Entrandoci e guardandomi un po' intorno, noto una seconda porta proprio come negli altri piani. Percorro rapidamente tutto il perimetro per raggiungerla in breve tempo. Aprendola mi rendo conto di non trovare il solito corridoio che porta in cucina, ma un'ampia stanza. Entrando subito noto la vetrata (menomale che non hanno vicini di casa altrimenti con tutte queste vetrate sarebbero sempre a vista). Di fronte ci sono due poltrone d'epoca monoposto dai colori caldi (beige e bordeaux) e dai disegni floreali rivolte verso il centro della stanza, divise da un tavolino basso nello stesso stile. Accanto ad ogni poltrona c'è una bellissima lampada dal gambo stretto e lungo, con decorazioni che vanno ad impreziosire lo stelo, con un paralume in tessuto beige arricchito da un raffinato passamaneria della stessa tonalità. Un enorme tappeto persiano (sempre sul beige e il bordeaux) è situato al centro della sala, sul quale si trova uno stupendo pianoforte che padroneggia l'intera stanza. Le pareti sono completamente coperte da scaffali pieni di libri. Tutto in questa stanza è antico e raffinato. È veramente bellissima. Noto una piccola porta, mi avvicino e sbircio all'interno. È una piccola stanzetta contenente solo un lavandino, un fornellino e una credenza. La apro e trovo da un lato tantissime tazze e dall'altro un'infinità quantità di Tè e Tisane. Molto interessante... Ho deciso, per stamattina questo sarà il mio nascondiglio.

Mi avvicino al pianoforte ed accarezzo i contorni dello stesso, mi siedo e tamburello con il dito su qualche tasto. Chissà se Matt sa suonare il piano.... Cavolo, non devo pensare a quello stronzo! Mi ha fatto sentire umiliata, come li è venuto in mente di dirmi tutte quelle cose? ... Anche se in effetti quelle cose non me le ha dette lui, ma Candice e poi che stupida che sono stata ad ingelosirmi per la loro relazione, perché mai l'ho fatto.... Lui non mi piace, si mi attira fisicamente (cavolo è un gran fico), ma è uno stronzo e poi tra noi non c'è assolutamente nulla. Però quello stupido mi doveva proprio dare la sua gonna? Anche se in effetti o mi mettevo la sua gonna o rimanevo nuda...

Cavolo, ho combinato davvero un gran macello! La decisione di rimanere nascosta qui mi piace sempre più.

Mi alzo e mi avvicino alla libreria, sbirciando i titoli dei vari volumi presenti. C'è veramente di tutto, dalla letteratura classica a quella moderna, storia, religione, scienze... La nonna avrebbe adorato tutto questo.

O cavolo... la nonna... chissà come sta'. Questo tempaccio non accenna a smettere e lei sarà sicuramente agitatissima senza sapere dove siamo e se stiamo bene. Istintivamente prendo il cellulare e lo controllo, ma niente, proprio non prende.

Ricomincio a guardare i volumi. Uno mi salta all'occhio... "Conversano, storia & leggende". Sembra interessante. Lo prendo, preparo un profumatissimo Tè ai frutti rossi e mi accomodo su una delle poltrone. Mi immergo nella lettura scoprendo tanti particolari che non conoscevo sulla storia di Conversano, ma quello che più mi interessa sono le leggende....

***

Un fortissimo tuono mi sveglia di soprassalto. Cavolo non mi ero resa conto di essermi addormentata, ma in effetti era plausibile non avendo dormito molto stanotte. Controllo l'orario... sono le dodici. Raccolgo il libro da terra, deve essermi caduto mentre dormivo. Il titolo della pagina dice "Caccia alle Streghe". Leggo velocemente la storia...

Racconta di come intorno al 1500 gli abitanti della zona abbiano dato la caccia alle streghe mettendole al rogo nella piazza principale del villaggio. Noto una leggenda collegata al periodo in questione... una donna, inseguita dai cittadini che la volevano condannare a morte per stregoneria, è scomparsa sotto i loro occhi senza lasciare traccia. Interessante... leggo con più attenzione la storia. Sembra che durante l'inseguimento la donna si sia nascosta all'interno di una recondita costruzione rustica. Non appena la donna sparì alla vista degli inseguitori si senti un urlo provenire dall'interno della costruzione. Un uomo particolarmente coraggioso si addentro per vedere che fine avesse fatto la donna, ma dopo pochi secondi fu scaraventato fuori da una forza misteriosa che lo aveva completamente dilaniato. Gli inseguitori, spaventati, fuggirono dal luogo e non fecero più ritorno, attenti a non avvicinarsi troppo alla zona. Ovviamente della donna non si seppe più nulla, ma tutti si convinsero che la strega aveva ucciso l'uomo divorando i suoi organi interni per poi fuggire via.

WOW che storia... continuai a leggere.

"... alla pagina seguente, schizzo del luogo della leggenda"

Giro la pagina incuriosita e... mi blocco. O Cavolo... Scioccata osservo quel disegno, riconoscendo ogni minimo dettaglio, come se mi trovassi in questo esatto momento all'interno del foglio. Non può essere... Sfoglio rapidamente le pagine successive, soffermandomi su alcuni titoli ... Non può essere... Non può essere...

Ed eccola di nuovo la sensazione di essere osservata.

Chiudo il libro in preda al panico e comincio a guardarmi intorno, osservando ogni zona della stanza alla ricerca dell'ombra. Credevo che almeno di giorno potessi essere al sicuro.

Con il libro tra le mani mi affretto a lasciare la stanza ed il piano deserto, devo mostrare il libro Matt.

Ma la sensazione non mi abbandona... anzi, arrivata nel salone del secondo piano, aumenta.

È vicino...

Mi blocco, cercando di decifrare ogni minima ombra data dall'oscurità del cielo di mezzogiorno completamente coperto da nuvole nere, rendendo la visibilità nella stanza davvero scarsa.

Ed eccola nell'angolo più scuro, sulla parete dove si trova la porta dalla quale sono appena entrata. Il terrore si impadronisce di me!

Stringendomi al petto il libro indietreggio verso la seconda porta senza togliere lo sguardo da quell'ombra, che si deforma e galleggia senza abbandonare l'angolo e senza assumere una forma precisa.

- Kath è tutto ok? - sobbalzo sentendo una voce alle mie spalle. Mi giro e vedo Michael che mi guarda con una faccia preoccupata. Immediatamente riporto l'attenzione all'angolo buio, vuoto... L'ombra è sparita.

L'Abito Non Fa il MonacoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora