L'Abito Non Fa il Monaco

14. POZZI ROSSO SANGUE

Mi sveglio con un senso di agitazione... il cuore ha accelerato i suoi battiti.

Lentamente apro gli occhi e capisco a cosa è dovuta questa sensazione: Matt è a pochissimi centimetri di distanza da me! Mi cinge la vita con un braccio, mentre l'altro è tra il mio collo ed il materasso (con la mano avvolta nei miei ricci), le nostre gambe sono intrecciate e la sua testa è appoggiata alla mia fronte. L'unica distanza tra i nostri corpi è data dalla presenza della piccola Lamia, incastrata nel mezzo del nostro abbraccio.

O cavolo...!! Mi sento particolarmente accaldata, le mie guance sono in fiamme.

Non so esattamente a che ora sono riuscita ad addormentarmi, il pensiero della vicinanza di Matt non mi ha lasciato andare per tutta la notte.

Lo osservo, rilassato ed addormentato. Anche così è bellissimo, sembra un angelo! Ed incredibilmente è anche molto sexy! Come può una persona addormentata essere così sexy?!?

Cavolo, mi devo riprendere!

Con malavoglia sposto lo sguardo, posandolo sulla piccola bambina che ho tra le braccia. Anche lei sembra tranquilla e, notando l'accenno di sorriso che ha sulle labbra, felice.

Cercando di non muovere o svegliare nessuno, mi sollevo, sedendomi sul letto. Noto la luce del giorno filtrare luminosa dalla finestra. Troppo luminosa! Avrà smesso di piovere ed il cielo si sarà leggermente aperto permettendo a qualche raggio di sole di raggiungere la terra.

Ripenso a tutte le rivelazioni della sera prima, non posso credere che Lamia abbia dovuto sopportare tutte queste cattiverie. Una bambina così piccola non deve essere separata dai genitori. Poverini, chissà come saranno in pena per lei. E noi che più di darle riparo non possiamo fare niente: non possiamo ne accompagnarla in paese dalle autorità ne contattare qualcuno per avvisare della sua presenza in questa casa, ne tantomeno dire ai suoi genitori che sta bene. Che disastro...

Comunque se già avevo il sospetto che in quel trullo succedesse qualcosa di strano, ora ne ho l'assoluta certezza. Stamattina devo riuscire assolutamente a tornare il quel luogo.

- Sembri pensierosa! - bisbiglia Matt

Mi volto e guardo il Dio Greco sdraiato accanto a me... O cavolo!! Arrossisco vedendo il suo volto sorridente e rilassato ed il suo aspetto sexy e disordinato - Ripensavo a tutto quello che ci ha raccontato Lamia ieri... Dobbiamo assolutamente andare al trullo e dare un'occhiata! - sussurro a mia volta cercando di non fargli notare il mio stato d'animo.

Nei suoi occhi assonnati noto una scintilla di preoccupazione - Potrebbe essere pericoloso... non so se è il caso di andare! Forse dovremmo aspettare solo l'arrivo delle forze pubbliche e mandare loro a controllare! - mi dice

- Potrebbe essere troppo tardi! Inoltre sappiamo che qualsiasi cosa sta succedendo non è ... naturale! - rispondo con un po' di agitazione.

Lo vedo chiudere gli occhi e sospirare rassegnato... sa che ho ragione!

- Va bene! Dopo colazione affidiamo Lamia alle cure di tua sorella e noi andiamo a dare un'occhiata. Ma per sicurezza ci portiamo anche Michael, più siamo meglio è! - lo vedo dire quest'ultima frase con un'enorme smorfia sulla faccia. La cosa mi fa sorridere! Avvolte è veramente un bambino...

***

- Lamia, ti va di fare le treccine hai capelli? - chiede Meg.

Dopo colazione ho chiesto a mia sorella di intrattenere un po' Lamia, in modo da darci la possibilità di andare a cercare una soluzione per avvisare qualcuno della sua presenza e del suo stato. Essendoci, per la prima volta da giorni, bel tempo, la cosa non ha destato sospetti.