Inizia l'avventura

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Salve a tutti!
Aspettate!
Prima di leggere, o di scappare da questa pagina, volevo avvertirvi che se decidete d'iniziare questa storia, dovreste leggere almeno i primi 4 capitoli prima di decidere se vi piace o meno, perchè ho cercato all'inizio di lasciare un po' di velo di mistero...;) in pratica i primi capitoli sono scontati, una sorta di Introduzione, ecco.
Beh, spero che la storia comunque vi piaccia, apprezzo commenti, e qualsiasi cosa, critiche ben accette (anzi, ricercate!) perchè voglio migliorarmi!
Detto questo, buona lettura!!
(storia scritta anche su EFP)
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Lea alzò gli occhi lentamente... molto lentamente, dal cuscino sbavato come un cono gelato.
Se li sfregò, continuando a sbadigliare ogni cinque secondi, mentre con quel ritmo da bradipo morto si infilava le ciabatte blu. Si strascicò fino alla sedia e prese la maglietta bianca ed il fiocco che doveva mettere per andare a scuola .
-Ma... ma c'è un nodo a questo fiocco- Slegò il nodo e si mise sbuffando la gonna.
Lei odiava la gonna, sarebbe rimasta tutta la vita in pantaloncini come un maschiaccio, cosa che dopotutto era, ma il regolamento parlava chiaro: a scuola o te la mettevi, o non entravi.
"Ma che cavolo...? Perchè anche la gonna ha un nodo?" Slegò anche quello sbiascicando, con gli occhi ancora impastati dal sonno.
Come mai si era messa a legare i vestiti a caso?
"Aspetta un momento...un nodo...due nodi..."Si sbattè la mano in fronte.
-No, non è possibile! Li avevo fatti per non fare tardi...per ricordarmelo! Oggi è IL GIORNO!!!-
Saltellò euforica come un grillo per tutta la stanza, rischiando di inciampare nel disordine che vi regnava,
e si infilò frettolosamente le scarpe, rigorosamente da ginnastica.
Prese uno yogurt dal frigorifero e scappò a cercare la cartella.
Corse fuori casa con le mani aperte, urlando come sempre la solita frase :-Ciao Mamma! Ciao papà !-
Anche se non c'era nessuno a casa...anche se da salutare non c'era più nessuna mamma nessun papà.


***
-Lea Ramirez! -Una tipetta alta la metà di Lea si fece largo fra gli studenti della scuola, sì proprio quella scuola! La Raimon Junior High !
Indossava un vestito marrone aderentissimo, che la faceva sembrare ancor più bassa e grassa di quel che già era. Sudando si avvicinò alla ragazza, la quale per guardarla dovette abbassare la testa di 50 gradi.
"Sembra un ovetto" Pensò Lea sforzandosi di dimenticarsi, con quel dettaglio, di tutta la tensione che provava. "Chissà chi è"
-Sono la professoressa Sodi...- Mancò poco che Lea si mettesse a riderle in faccia-...e sono la sua nuova insegnante di matematica. Venga, ci divertiremo taaanto insieme. -
Lea mandò giù l'informazione. No. Mai stata brava a matematica !
Se la cavava in tutte le materie, ma quella...proprio no.
-Seguimi, ti porto nella tua nuova classe!-
Fremette a quell'affermazione.
Stava per entrare in una classe nuova, e avrebbe potuto giocare nella Raimon! Sognava da tanto di imparare a giocare a calcio, e quello sarebbe stato il suo momento!
Non sapeva perché, ma la palla che rotolava sull'erba, la corsa al suo inseguimento, le urla, le risate dei giocatori, i cinque scambiati ad ogni gol...la emozionavano e se ne sentiva attratta come una mosca al miele.
Con l'ansia alle stelle si avvicinò alla porta di legno bianca insieme alla professoressa Uovo sod ... ehm Sodi.
Finalmente sarebbe incominciata la sua avventura.
Finalmente avrebbe potuto dimostrare ai suoi genitori, o forse semplicemente a se stessa che non era un completo fallimento, e che ce l'avrebbe fatta, questa volta tutta da sola.
Tralasciò tutta la sua insicurezza che si annidiava come giocando a nascondino dietro ai suoi modi a volte impetuosi da maschiaccio, e per una volta fece finta di essere una ragazza normale, come tutte le altre.
Fece un grande respiro, aprì la bocca tentando un sorriso e, come un attore pronto ad entrare in scena, varcò la soglia.

***
-Perfetto, la ragazzina non sospetta nulla signore. Il piano procede come da lei previsto.
Un uomo nascosto dal buio della stanza si girò, annuendo lentamente.
-Thompson, sarà meglio che controlli il ragazzino. Sai a chi mi riferisco...Non voglio inconvenienti.
"Lei non deve ricordare" pensò. "Per nessun motivo."


Inazuma Eleven- Il Ritorno degli EroiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora