La minaccia

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L. Tower

Tokyo

00.08 a.m

Notte fonda.

Una figura avanzò con passo svelto per i lunghi e tortuosi corridoi, svoltando in varie direzioni. Passò davanti al quadro di un politico dietro una scrivania, con le mani incrociate ed un sorriso arcigno stampato sul volto rugoso. Alllungò ancor di più il passo, come per mettere sempre più distanza fra lui ed il quadro, seppur mantenendo una camminata composta.

I tacchetti delle scarpe di mocassino nero rieccheggiarono per i corridoi bui e sinistri, rischiarati solo dalla flebile luce lunare che filtrava dalle piccole ed allungate finestrelle.

Oltrepassò altri quadri e molti arazzi colorati, che nel buio sembravano solo lenzuoli grigi e neri, finchè si fermò davanti una porta grigia.

Bussò piano, e si asciugò la fronte imperlata di goccioline di sudore.

-Signore...sono Thompson- mormorò aggiustandosi il polsino sinistro della camicia-Le porto nuove notizie-

Un leggero zwip tradì la presenza di una piccola telecamera nascosa in un quadro.

L'occhio meccanico della figura dipinta si mosse verso di lui, poi la porta scattò, aprendosi automaticamente.

Thompson entrò, fermandosi dopo che la porta gli si chiuse alle spalle.

Anche quella stanza non era illuminata che dalla luce naturale proveniente dalle finestre, anche se questa volta erano grandi ed occupavano tutta la parete destra.

Dalla lunga vetrata si scorgeva Tokyo illuminata da mille luci variopinte.

I grossi palazzi svettavano come bandiere alte nel cielo, ma la L.Tower li superava per altezza, conferendo una visione dell'alto verso il basso e provocando una sensazione di superiorità.

Osservando quel paesaggio, a Thompson sembrò di poter realizzare tutto, di non avere limiti e confini che non potesse superare.Ogni cosa era possibile.

Quando tornò velocemente ad osservare la stanza, strizzò gli occhi, cercando di riabituarsi a quella bassa luminosità.

-Ma bene... Era un po' che non ti facevi vivo.

Un'alta sedia scorrevole girò lentamente, rivelando un volto allungato nascosto dal buio.

-Signore, le Telecamere Mezzaluna hanno scoperto che il ragazzino la sta aiutando a ricordare, proprio come temeva. Ma questo già lei lo sapeva.- si aggiustò meglio gli occhiali grigi sulla fronte-Volevo informarla che ho eseguito il suo ordine di far...sparire il negozio del loro caro amico Hillman, come avvertimento.-

L'uomo rimase in silenzio, mentre Thompson, in piedi davanti alla porta, faceva altrettanto.

Passò qualche minuto, finchè la figura nascosta aprì la bocca in quello che sarebbe dovuto essere un sorriso.

-Dimmi cosa brami chiedermi ...-

Lui impallidì, cominciando a risistemarsi i polsini della camicia. Poi lentamente parlò.

-Come faceva a sapere che non sarebbero morti? Doveva essere un avvertimento per non farlo parlare, per fargli comprendere quanto potrebbero essere gravi le conseguenze ma...se non avesse capito in tempo cosa stava per succedere? Se non avesse capito in tempo che l'edificio...stava per esplodere?

La figura nell'ombra sghignazzò.

-Oh, non preoccuparti-si alzò lentamente dalla sedia, iniziando a camminare verso Thompson.

Inazuma Eleven- Il Ritorno degli EroiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora