Baby sitting, rivelazioni e...pupù.

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-Okay questo è il programma ragazzi - Disse Jude indicando un foglio scribacchiato. -Come sapete, alcuni resteranno ad aiutare Hillman, mentre gli altri che adesso elencherò verranno divisi in gruppi da tre e faranno baby sitting.

Ecco qua:

Gruppo A :Hurley, Mark ed Austin.

Gruppo B : Jack, Kevin e Scott

Gruppo C: Axel, Shawn e David

Gruppo D: Nelly, Silvia e Celia

Gruppo E: Caleb, Lea ed io.-

-Ma con quale criterio avete fatto i gruppi-sentenziò Kevin- E chi diavolo ha avuto l'idea di fare Baby-sitting? Io non voglio badare a dei mocciosi!-

-Kevin, ormai abbiamo già le prenotazioni. Se vuoi tirarti indietro puoi farlo, ma ricordati che lo stiamo facendo per Hillman!-

Kevin borbottò qualcosa, ma poi stette zitto.

-Bene, andiamo! -Urlò Mark, ed ogni gruppetto si avviò verso la casa assegnata...

***

Gruppo A

Hurley ,Mark, Austin

Hurley suonò alla porta dell'abitazione, e quando un'anziana signora si affacciò, fece un largo sorriso.

-Buongiorno noi siamo...

-...Si si, voi siete in ritardo! Muovetevi ad entrare che devo andare via!-

Mentre venne trascinato all'interno Mark dette un'occhiata veloce all'orologio da polso: perfettamente puntuali.

Mentre venivano accompagnati nella grande casa, i ragazzi osservarono la loro Signora Paghetta:

l'anziana vecchietta aveva i capelli bianchi raccolti in una crocchia, era alta un metro ed un tappo e vestita con una gonnona bianca ed un grembiule verde tutto macchiato d'olio. Ogni tre quattro passi si girava a guardarli con occhio truce, come se avesse davanti dei possibili spuntini da cuocere ben bene a fuoco lento.

Borbottò qualcosa sottovoce e poi li accompagnò davanti una porta con affisso un cartello che diceva "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate".

Mark sorrise felice.

-Uuuh, conosce Leopardi!

-Ehm...Mark, credo che sia Dante-Gli rispose deglutendo Austin, senza staccare gli occhi dal cartello sbilenco.

-E...Sarebbe qui il...pupo?-Anche il rosa si iniziò a guardare attorno circospetto, come se sospettasse un agguato.

-Ovvio! Anche se a volte dorme nella cuccia del cane, dove vorresti che fosse?- Una risata rauca le proruppe fuori dalla gola.

Subito dopo, avvertirono dei cigolii ed ululati.

Sembrava che qualcosa di grosso si dimenasse all'interno della stanza.

Mark, Austin ed Hurley si scambiarono un' occhiata. Il sorriso del capitano fece posto ad una specie di linea sbilenca e tirata.

-Bene... okay allora...quanti anni ha?-

-Sei-disse la donna aprendo la porta-Ma tranquilli, non è affatto difficile da gestire...-

I ragazzi sporsero il viso all'interno, e con cautela, come se dovessero entrare in un campo minato, fecero un passo avanti.

-E' permess...-

Una raffica di palle da baseball si riversarono in capo a Mark, seguite da una risata simile a quella della signora.

Inazuma Eleven- Il Ritorno degli EroiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora