La chiatta avanzava placida, attorniata dal fumo grigio soffocante come polvere di gesso, pungente come peperoncino al naso.
L'acqua densa e scura a volte portava vicino pezzi di bottiglie, rami, bambole senza braccia, scarpe, abiti strappati pieni di mosche...il tutto dava una sensazione di tristezza e panico, come se molte persone avessero perso la vita in quel luogo.Jude si azzardò a chiedere all'uomo barbuto che li guidava dove fossero.
-Sempre curioso ...attento che questa tua curiosità non ti metta nei guai! Ci sono certi dettagli di cui non puoi venire a conoscenza!
Alla parola "dettagli" tutti involontariamente drizzarono le orecchie. Era proprio quello che cercavano, dettagli sbagliati che gli permettessero di convincere se stessi che tutto ciò che vedevano era falso, solo nella loro mente. Per quanto sapessero che era finto, infatti, il loro cervello non riusciva a capacitarsene.
I loro sensi erano attivi: vedevano la nebbia, la luna rischiarare il cielo, udivano lo scrosciare dell'acqua, il cigolare delle assi marcite, sentivano la puzza di fumo, di medicinali, acqua sporca e pesce...come poteva essere tutto finto?
Capirono all'istante cosa era quello che dovevano fare: indagare.
- Si dai, siamo curiosi, avanti risponda...-Caleb sogghignò, intuito il piano.
L'uomo inizialmente esitò, ma poi poi snocciolò che erano sul Tamigi.
"Quindi siamo nel Regno Unito , probabilmente, a giudicare dal paesaggio ... a Londra"Cercarono di fargli altre domande, ma lui si ostinò a rispondere con bubbolii e grugniti, così dopo molti tentativi a vuoto smisero.
Poco dopo che sulla chiatta scendesse il silenzio, l'imbarcazione si fermò di colpo in mezzo al fiume
Nessuno mosse un muscolo.
Nessuno fiatò.
Un campanello d'allarme risuonò fra di loro.
Stava per accadere qualcosa.-Si scende! Siamo arrivati!- L'uomo fece un rozzo inchino, senza badare alle loro facce stupite.
-Ma siamo in mezzo al fiume...come può pensare che...
La barca ebbe un tremito ed in un secondo, le travi marce e logore si spezzarono come noccioline.
Fecero appena in tempo ad alzare il volto sulla faccia dell'uomo, su cui era comparso un sadico sorriso, e poi la barca affondò inghiottita dai flutti che la reclamavano sul fondo.Bolle. Tante bollicine, come quelle che si soffiano dai bastoncini.
Jude affondò sotto le assi spezzate, come un masso scagliato nell'oceano,
Ebbe solo il tempo di vedere quelle, prima di sentire la musica.Una musica dolce e sensuale, che lo chiamava dal fondo, dove il buio regnava sovrano.
Subito, vedendo altre bolle non potè fare a meno di pensare sognante " Oh che belle..."
senza rendersi conto che erano le sue, era la sua quell'aria che sfuggiva via dalle sue dita, annaspanti in quel nero oblio.
Stava affogando, eppure l'unica cosa che pensò fu che quella musica era celestiale...
Con la poca aria rimasta si spinse più a fondo. Verso il buio, verso il letto oscuro del fiume.
" Più vicino , più vicino!"
Una parte di sé, mentre scivolava sempre più giù gridò, consapevole della pazzia e completa assurdità di quell'idea. Ma la musica era troppo dolce, e Jude sembrava cibarsi di quel canto, bello e sensuale, dolce e ammaliante, buono come droga.
"Più vicino, più vicino!"
Scivolò ancor più a fondo, e notò altre sagome accanto a lui: erano tutti i suoi compagni, affluiti nello stesso punto, richiamati da quel canto intrigante.
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Inazuma Eleven- Il Ritorno degli Eroi
FanficUna nuova protagonista -Lea- entrerà a far parte dell'Inazuma, ma nel suo passato sono nascoste parti oscure che nemmeno lei può immaginare... Fra apparecchi in grado di controllare la mente creando mondi pericolosi, talmente realistici che se ci mu...