«'Notte Katherine. »
La ragazza restò un po' interdetta, era la prima volta che la chiamava col suo vero nome. Aggrottó le sopracciglia e rimase lì a fissarlo attraverso il finestrino, dimenticandosi per un attimo il motivo per cui si trovava lì.
Vide Michael ridere di lei dall'altra parte del vetro e sentì un improvviso calore salirle alle guance. Lo salutò con la mano, saluto a cui lui rispose, si voltò e avviò verso casa. Una volta arrivata al portone si girò per guardarlo. Per quanto aveva ancora intenzione di aspettare?
Lo salutò un'altra volta e lui scoppiò a ridere. Katherine si sentiva di nuovo confusa, non capiva se fosse per via del mix di alcol e fumo o, cosa ancora più preoccupante, solo per la presenza di Michael.
Si chiuse la porta alle spalle facendo il meno rumore possibile e sentì l'auto partire rumorosamente. Sperò non svegliasse chiunque stesse dormendo in casa. Aveva deciso che entrare dalla porta principale fosse la scelta migliore.
Salì le scale verso camera di sua sorella quasi in punta di piedi, evitando le assi che sapeva avrebbero cigolato. Alla fine del corridoio vide la porta della camera dei genitori, uno spiraglio di luce usciva dalla fessura tra la porta e il pavimento, ma nessun rumore. Sperò che sua madre non si accorgesse di lei.
Aprì la porta della camera di Monica quel tanto che bastava per poterci entrare e la chiuse silenziosamente dietro di sè. La bimba accese immediatamente la lampada che si trovava sul suo comodino.
Vedendo la tenuta di Katherine spalancò gli occhi, era evidente che non fosse appena tornata da un pigiama party.
«Sembri una guerriera.» sussurrò la piccola squadrando la sorella da capo a piedi.
Katherine rise piano. Un vestitino e del trucco pesante la facevano sembrare una guerriera?
«Sono venuta a salvare la principessa dal drago cattivo.» disse avvicinandosi al letto di Monica facendola sorridere, la bimba si strofinò gli occhi arrossati e sbadigliò, battendo piano sul materasso accanto a sé.
Katherine si sfilò le scarpe e si sdraiò sulle coperte della sorella, abbracciandola da dietro. La piccola fece una smorfia.
«Hai uno strano odore.» Katherine spalancò gli occhi, poteva solo immaginare il micidiale cocktail di fumo e alcol che aveva addosso, imitò la smorfia della sorella.
«Dov'eri?» chiese Monica chiudendo gli occhi. Prima di rispondere Katherine si allungò verso il comodino e spense la lampada, poggiando la borsa accanto ad essa.
«Ad una festa.» disse in un sussurro cospiratorio. Monica aprì nuovamente gli occhi, Katherine potè vederla grazie alla tenue luce proveniente dalla finestra.
«Non dirlo a mamma e papà.» aggiunse, la sorellina annuì energicamente.
«Com'è andata a danza?» le chiese poi, cercando di distrarla.
«Bene, tra due settimane andremo al campus.» Katherine ricordó che anche l'anno prima in quel periodo Monica era stata un weekend ad un campus di danza. Sospirò, almeno avrebbe avuto una pausa dalla situazione a casa.
Parlarono per un altro po', Katherine rimase sveglia, aspettando che il respiro di sua sorella diventasse più lento e profondo. Sperava che almeno dormendo sfuggisse da tutte le preoccupazioni che i suoi genitori le causavano. Sperava che le discussioni non continuassero anche nei suoi sogni come spesso succedeva a Katherine.
Non seppe quando anche lei crollò. Si accorse di essersi addormentata solo quando lo squillo del suo cellulare la svegliò. Si allungò oltre Monica per prenderlo dalla borsa, si mise a sedere sul letto e rispose a bassa voce.
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Rumors || Michael Clifford
Fanfiction《Katy, giusto? 》 《Katherine.》 《Va bene, Katy.》 Katherine May è una studentessa modello, i professori si fidano di lei e i suoi voti sono tra i migliori della scuola; Michael Clifford è il ragazzo con la fama di teppista e casanova, un sacco di brutt...