Katherine strinse gli occhi ancora insonnolita, aveva di nuovo dimenticato di chiudere gli scuri e i raggi di sole che si infiltravano tra le tende la stavano torturando. Sbuffò, girandosi a pancia in giù per provare a proteggersi da quell'attacco a sorpresa, solo per sbattere contro qualcosa.
O meglio, qualcuno.
Rimase pietrificata per qualche secondo, finchè i ricordi della sera prima arrivarono, tutti d'un colpo. Ovviamente non era a casa sua, ma a casa di Michael, non capiva come avesse fatto fino a quel momento a non accorgersi del peso del braccio del ragazzo, che ancora si trovava intorno alla sua vita, o della differenza dal suo materasso rispetto a quello più morbido di Michael, ma il suo inconscio aveva deciso di cancellare quei piccoli dettagli, facendole avere un piccolo infarto.
Il ragazzo grugnì nel sonno, probabilmente infastidito dall'improvviso movimento e Katherine si ritrovò ad osservarlo, la fronte distesa e le labbra leggermente aperte. In quel momento sembrava molto più innocente di quanto non fosse, ma poi spostò lo sguardo sul piercing che adornava il sopracciglio del ragazzo e sui suoi capelli rosso fuoco, e sì, era il Michael che conosceva.
Il Michael che la sera prima era riuscito a sorprenderla, dimenticando la loro discussione e aiutandola senza pretendere spiegazioni. Non aveva mai pensato di vedere Michael così gentile e addirittura imbarazzato, ma era anche vero che non avrebbe mai pensato che un giorno si sarebbe presentata a casa del ragazzo completamente fradicia, e in cerca di sostegno fisico e morale.
Improvvisamente arrivò un imprecazione dal piano di sotto, risvegliandola dal suo torpore e facendole realizzare quanto sarebbe stato inquietante se Michael si fosse svegliato proprio in quel momento. Forse l'avrebbe presa in giro, o forse l'avrebbe trovato carino come Bella Swan trovava carino che lo facesse Edward Cullen, ma a poche persone piaceva Edward Cullen.
Dopo quella osservazione Katherine decise di alzarsi, i suoi pensieri stavano prendendo strane inclinazione, e non sapeva se fosse dovuto tanto ai fatti della sera prima o alla mancanza di caffeina nel suo organismo.
Cercò di scivolare via dalla presa del ragazzo senza infastidirlo troppo, ma per fortuna Michael sembrava avere il sonno pesante e non appena Katherine si fu spostata, lui si distese meglio sotto le coperte, prendendo tutto lo spazio possibile e schiacciando la faccia contro il cuscino.
Katherine uscì dalla stanza, cercando di non fare rumore nel chiudersi la porta alle spalle. Fece un respiro profondo e si diresse verso le scale, seguendo il borbottio continuo che arrivava dal piano di sotto, immaginò fosse il padre di Michael.
Sarebbe stato imbarazzante farsi vedere appena sveglia, ma avrebbe almeno voluto ringraziarlo. Entrò in cucina giusto in tempo per vederlo chiudere una telefonata. Stava bevendo una tazza di caffè appoggiato al bancone in legno chiaro della piccola cucina, e indossava la stessa maglietta che aveva lo zio di Michael il giorno che andarono al poligono.
Katherine si annunciò con un timido "buongiorno", che fece alzare lo sguardo all'uomo.
«Dormito bene?» chiese lui in un tono indecifrabile, quando la ragazza annuì, un po' perplessa, sospirò.
«Era tua madre quella al telefono.» Katherine deglutì tornando bruscamente alla realtà, non avrebbe potuto nascondersi a casa Clifford per sempre e le cose non si sarebbero di certo messe bene se si trattava di sua madre. Daryl prese l'ultimo sorso di caffè, dandole le spalle per mettere la tazza nel lavandino.
«Ieri sera ho chiamato a casa tua per dire che avresti passato la notte qui, non sembrava molto contenta.» L'uomo si girò nuovamente, con un'espressione serissima in viso.
«Voleva che tornassi subito a casa, ma a quanto pare tuo padre l'ha convinta a farti restare una notte. Ora ha richiamato per dire che se non tornerai a casa entro mezzogiorno chiamerà la polizia, ma io le ho detto che ti avrei accompagnato a scuola, quindi hai tempo fino alle quattro.» Katherine si lasciò cadere su una sedia al tavolo da pranzo, la scuola era l'ultimo dei suoi pensieri in quel momento, ma Daryl Clifford non sembrava voler smettere di sorprenderla.
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Rumors || Michael Clifford
Fanfiction《Katy, giusto? 》 《Katherine.》 《Va bene, Katy.》 Katherine May è una studentessa modello, i professori si fidano di lei e i suoi voti sono tra i migliori della scuola; Michael Clifford è il ragazzo con la fama di teppista e casanova, un sacco di brutt...