Katherine infilò una felpa blu e si sistemò meglio i capelli, per poi passare al trucco.
Era Lunedì. Il Sabato precedente (Domenica in realtà) Charlotte era passata a prenderla poco dopo aver concluso la loro telefonata. Aveva voluto tutti i dettagli della serata di Katherine insieme a Michael, e lei glieli aveva raccontati il più minuziosamente possibile. Charlotte aveva continuato a sorridere, quasi squittendo quando Katherine parlò dei messaggi che le aveva mandato.
Nonostante sapere che Katherine avesse fumato era stato un piccolo shock per lei le aveva fatto capire che, nonostante Katherine stessa continuasse a negarlo, Michael iniziava a piacerle, perché la Katherine che Charlotte conosceva non avrebbe mai fatto niente di tanto sconsiderato se non fosse stato lui a chiederglielo.
L'unico problema per Katherine era stato spiegare il motivo della sua fuga dalla festa, dopo qualche insistenza dell'amica aveva ceduto. Forse non voleva che le tenesse il broncio per una settimana (sì ne era capace) o forse aveva solo bisogno di sfogarsi con qualcuno e Charlotte era la sua migliore amica. Dopo la confessione sulla situazione a casa della rossa, l'umore dell'amica era diventato nero, aveva continuato a guardarla in modo strano finché non erano andate a dormire, Katherine non era sicura del significato di quello sguardo, l'amica poteva essere preoccupata, o peggio, provare pena per lei.
Lo squillo del suo cellulare la spaventò, facendole infilare il mascara nell'occhio, bel modo per iniziare la giornata. Mugugnò, sbloccando l'apparecchio.
Michael: Ti va se passo a prenderti?
Katherine quasi si affogò con la sua stessa saliva. Okay, il giorno prima avevano messaggiato un po', anche per quello aveva cambiato il suo nome, ma avevano parlato del più e del meno. Non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere.
Il cellulare squillò ancora.
Michael: Vedo che hai letto... Rispondi!
La ragazza alzò gli occhi al cielo nonostante lui non potesse vederla. Stava imparando a sue spese quanto Michael potesse essere impaziente...
Michael: Comunque sono qua fuori, quindi sbrigati o faremo tardi.
...e insistente.
Katherine si affacciò alla finestra di camera sua, una vecchia macchina era parcheggiata dall'altra parte della strada, proprio in corrispondenza del portone di casa sua. Ora, lei non ricordava bene come fosse fatta quella di Michael, dato che l'aveva vista solo una volta e al buio, ma era sicura che fosse la sua, non stava bluffando. La ragazza si guardò un'ultima volta allo specchio, il suo occhio era rosso e leggermente gonfio, sbuffò e si mise una giacca, per poi sistemarsi lo zaino su una spalla.
Scese le scale velocemente urlando un saluto generale, sperando che i suoi genitori non notassero con chi stava andando a scuola invece che andare sul solito bus. Quando aveva già una mano sulla maniglia però, sentì la voce di suo padre provenire dalla cucina.
«Non hai fatto colazione!» Katherine sbuffò, raggiunse il padre nella stanza e prese una banana dal cesto della frutta, lo salutò con un bacio sulla guancia e riuscì, senza però perdersi l'espressione soddisfatta dell'uomo. Era sempre contento quando lo salutava con un bacio.
Lei si fece scappare un sorriso, che le rimase incollato sulla faccia anche mentre saliva sull'auto del ragazzo, durò per poco comunque, rimpiazzato da un'espressione sorpresa. Michael rise della sua reazione.
«Buon giorno anche a te!» disse lui, passandosi una mano tra i capelli biondi.
Biondi!
«Mia sorella ha Barbie con i capelli più scuri.» disse lei per tutta risposta, il ragazzo rise girando la chiave nel quadro. Katherine seguendo i suoi movimenti si accorse che indossava solo una camicia a quadri rossa e nera, con le maniche strappate. Rabbrividì solo guardandolo, faceva un freddo cane in quei giorni.
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Rumors || Michael Clifford
Fanfiction《Katy, giusto? 》 《Katherine.》 《Va bene, Katy.》 Katherine May è una studentessa modello, i professori si fidano di lei e i suoi voti sono tra i migliori della scuola; Michael Clifford è il ragazzo con la fama di teppista e casanova, un sacco di brutt...