Quel temporale sembrava non dovesse finire mai. Aveva iniziato a piovere poco prima dell'ultima campanella, dando alla fine di quella giornata un sapore quasi amaro e malinconico. Erano arrivate le sei del pomeriggio e non c'era stato un solo istante in cui l'acqua avesse smesso di picchiare su vetri e tegole, rendendo la sere più nera del solito.
Non che a Michael dispiacesse, dopotutto si abbinava perfettamente al suo umore, e in più gli dava una scusa per stare a casa a giocare a LOL senza che nessuno gli rompesse le palle.
O almeno così aveva sperato.
«Ecco la mia troietta preferita.» Jack aprì la porta con uno schianto, buttandosi sul letto di Michael come fosse il proprio, per poi grugnire non appena Teddy decise di farsi le unghie sul suo stomaco.
«Entra pure, non fare complimenti.» disse Michael con voce monotona, senza staccare gli occhi dallo schermo. Non gli dava fastidio sul serio, era abituato al comportamento dell'amico, inoltre lui faceva lo stesso a casa dell'altro.
«E non maltrattare il mio gatto.» aggiunse sentendo il felino soffiare dopo che Jack l'aveva spinto giù dal letto.
«E tu smettila di fare l'asociale.» fu la risposta di quest'ultimo, tirandosi a sedere per osservare la partita dell'amico da dietro le sue spalle.
«Per quanto hai intenzione di stare chiuso qui a tenere il broncio al mondo?»
«Non sto tenendo il broncio.» disse Michael, le parole in grosso contrasto col suo tono lagnante e il labbro inferiore sporgente.
«Sei noioso.» sbuffò Jack sdraiandosi nuovamente sul letto.
«E tu sei a casa mia. Se sei venuto solo per irritarmi ci stai riuscendo.» rispose l'altro prima di imprecare sottovoce, aveva perso.
Michael attese qualche secondo per una risposta, ma quando non arrivò ruotò la sedia girevole per osservarlo. Trovando l'altro a fare lo stesso.
«Va bene,» disse incrociando le braccia e guardando Jack con gli occhi stretti in due fessure. «perchè sei qui?»
«Perchè sei ancora arrabbiato con Katherine?» Michael alzò gli occhi al cielo, rigirandosi verso lo schermo e il gioco che aveva lasciato in pausa, ma Jack afferrò i braccioli della sua sedia facendo in modo che l'amico lo guardasse.
«Michael.»
«Non si fida di me, come possiamo andare d'accordo?» chiese in tono retorico, tracciando distrattamente i tatuaggi sul suo avambraccio.
«Non lo so, è la tua relazione, non la mia.» fece l'altro come se fosse ovvio.
«La vera domanda è: perchè dovrebbe farlo?» le dita di Michael si bloccarono di scatto, rivolse all'amico uno sguardo offeso.
«Senti, tu sei mio amico quindi ti dirò la verità: se fossi in lei neanche io mi fiderei di te.» continuò Jack con voce ragionevole.
«Non hai mai avuto una relazione seria, stavi con una ragazza, poi la consumavi e buttavi via, passando a quella successiva come fai con le tue sigarette. E Katherine lo sa bene. Tutta la scuola lo sa bene.» si lasciò scappare una risata senza allegria, prima di continuare.
«Quando hai iniziato a parlare con lei l'hai fatto solo perchè era una sfida. Perché sembrava non cadere ai tuoi piedi come tutte le altre e perché pensavi che sarebbe stato un bel passatempo contro la noia. Solo dopo un po' ti sei accorto che non era più un gioco. Mi sbaglio?» Michael scosse la testa in risposta, quasi incantato dall'improvvisa saggezza dell'amico.
«La sua reazione è stata comunque esagerata alla festa.» ribattè debolmente. Jack gli lanciò un'occhiataccia.
«Stavate insieme da meno di una settimana e alla prima occasione ti sei messo a flirtare con una ragazza qualunque ad una festa. Capisco che le vecchie abitudini siano dure a morire, ma almeno tu prova ad eliminarle.»
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Rumors || Michael Clifford
Fanfiction《Katy, giusto? 》 《Katherine.》 《Va bene, Katy.》 Katherine May è una studentessa modello, i professori si fidano di lei e i suoi voti sono tra i migliori della scuola; Michael Clifford è il ragazzo con la fama di teppista e casanova, un sacco di brutt...