4-Flee

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Quando si é bambini si passa poco tempo a capire il significato di certe cose.
Non ci si accorge di nulla...
Semplicemente,lasciamo alle spalle tutti problemi e li lasciamo agli adulti.
La morte e la fuga dalla nostra vita,non sono tra le cose che riusciamo a comprendere.
Ricordo che quando ero bambina,mio nonno morì ed io restavo lì,vicino al suo letto,ad aspettare che si svegliasse dal suo sonno.
Non mi chiedevo perché le persone accanto a me stessero soffrendo e piangere.
A volte chiedevo alla mia mamma se nonno si fosse svegliato,ma,lei mi diceva di "no" con un cenno del capo.
Crescendo si scoprono nuove cose.
Si ha un'altra concezione della vita,della morte.
Si iniziano a sentire nuove emozioni.
L'amore si propaga ad altre persone,che non sono le amiche o la famiglia.
Io mi sono innamorata e solo adesso riesco a capire cos'é il dolore.
Il dolore per il mio amore,per la mia famiglia che continuerà a non capirmi,per la mia vita andata a rotoli.
Il cuore é in mille pezzi e non credo che riuscirà mai a tornare quello di una volta.
Mai.
Ora sono pronta per andare via da tutto e tutti.
Voglio cambiare,vivere la mia vita e non tornare mai più.
Potrà essere una sciocchezza,ma,sento che devo farlo per me e,in un certo senso,anche per Jeff.
So che vorrebbe fossi felice e tornassi ad amare,ma,sarà difficile.
Lo so che lo sarà.

"Devi cambiare per non farti riconoscere"spiega il ragazzo,girandomi intorno.
"E cosa dovrei fare?"chiedo,seguendolo con lo sguardo.
"Cambiare tutto di te.
I capelli,gli occhi..."risponde,iniziando a tirare indietro i miei capelli.
"E...come dovrei fare?"
"Ti fidi di me?"sussurra al mio orecchio.
Sussulto un po,ma,decido quasi subito di lasciarlo fare.
Il ragazzo mi lascia per poco tempo sola,prima di tornare e sentire i miei capelli bagnarsi.
"Mi stai tingendo i capelli?"dico,abbastanza preoccupata.
Nessuna risposta.
"Mi dici almeno di che colore li stai facendo e,poi,sai come si fa una tinta?
Insomma..."
All'improvviso sento qualcosa appiccicarsi sulle mie labbra e,quando provo a parlare,non ci riesco.
Dopo dieci minuti,il ragazzo mi strappa lo scotch dalle labbra e inizia a ridere,per la mia smorfia di dolore.
"Che cazzo ridi?
Guarda che mi hai fatto malissimo!"replico,massaggiandomi le labbra.
"Scusa...
Solo che non la smettevi di farmi domande e non ho potuto fare altrimenti"dice,tra le risate.
"Okay,ma posso sapere che colore hai usato?"chiedo,abbastanza preoccupata.
"Ti piaceranno,fidati.
E poi,io i miei li faccio da solo"ammette,facendomi rassicurare.
"Di che colore sono i tuoi capelli naturali?"
"Credo che dovresti,essere meno curiosa"spiega,mettendosi difronte a me.
"Perché?
É un segreto?"
"No..."
"Okay"sussurro,quasi abbattuta.
Per un secondo il ragazzo si allontana da me,riprende la sua chitarra e,dopo essere tornato,inizia a suonare "Roger Rabbit" degli Sleeping With Sirens.
"Ti piacciono gli Sleeping With Sirens?"domando,entusiasta.

Anche se mi sento alquanto ridicola,visto che sono in posa per la tinta.

Il ragazzo annuisce e continua a suonare,senza neanche guardare le corde.
"Vedo che suoni da molto"ammetto,ovvia.
"Già...
E tu suoni?"ribatte,smettendo di suonare.
"Si"rispondo,sperando che mi faccia suonare.

Mi sembra che non lo faccia da tantissimo tempo...

"Ti va di farlo?"propone,passandomi la chitarra.
Io annuisco e inizio ad arpeggiare sulla chitarra "Lost It All" dei Black Veil Brides,cominciando a cantare solo nel ritornello.

"Then I lost it all, dead and broken.
My back's against the wall, cut me open.
I'm just trying to breathe, just trying to figure it out
because I built these walls to watch them crumbling down.
I said: "Then I lost it all."
And who can save me now?
I believe, that we all fall down sometimes.
Can't you see that we all fall down sometimes?
I believe, that we all fall down, sometimes..."

Finito di suonare,resta un sordo silenzio nella stanza e il ragazzo rimane difronte a me a guardarmi.
"Okay...credo che dovresti risciacquare i capelli"dice il ragazzo,interrompendo quell'imbarazzante silenzio.
"Si..."
Velocemente,mi alzo dalla sedia e vado in bagno.
Non appena mi guardo allo specchio,noto alcune macchie di un colore simile al bianco.
Risciacquo i capelli e li asciugo,notando che il nuovo colore mi sta bene.
Mi concentro così tanto sul mio nuovo aspetto che quasi non mi accorgo che Logan é entrato ed é fermo dietro di me.
"Ora tocca agli occhi"ammette,passandomi un cofanetto con le lenti a contatto.
In un solo tocco i miei occhi sono celesti e nello specchio ci vedo una persona totalmente diversa da quella che ero fino ad un'ora fa.
"Logan,prima di partire ho bisogno di fare una cosa"spiego,voltandomi verso di lui.
"Dimmi..."
"Voglio chiamare mio padre"ammetto,abbassando lo sguardo.
"Ti accompagno ad un telefono pubblico,ma,sappi che dopo dovremmo partire.
Sei sicura di volerlo fare?"mi chiede,mettendo una mano sulla mia spalla.
"Si"
"Okay"
Seguo il ragazzo fuori dalla stanza e dalla casa,per poi entrare nel garage e seguirlo nell'auto.
"Hai la patente?"domando,una volta accesa la macchina.
"Ho ventidue anni.
Penso sia ovvio"ammette,facendo un sorriso.
Velocemente,usciamo dal garage e ci fermiamo solo davanti ad una chiesa.
"Tieni e,insomma,chiama..."sussurra, dandomi dei soldi.
"Grazie"
Esco dall'auto e mi dirigo alla cabina telefonica,dove inserisco il numero di mio padre e aspetto che risponda.

-Pronto?
-Papà,sono Caro.
-Dove sei,piccola mia?!"
-Papà,sto bene.
-Quando torni?
-Io...non tornerò. Non per ora,almeno.
-Perché?
-Papà,voglio stare da sola. Ti prego,smettete di cercarmi. So quello che faccio.
-Caro,non posso.
-Papà,so che puoi farlo. Dì alla mamma che le voglio bene e di non preoccuparsi...
-Ti prego Caro,non andartene...
-Papà,ti voglio bene. Addio.
-Caro...

So che se restassi a parlare con lui,ancora per un po,mi sentirei peggio di come mi sento ora.
Potrà essere egoismo,ma,io voglio andarmene per un po.
Provare a dimenticare...
Ne ho bisogno.
Non riesco a non pensare a Jeff,a tutto quello che abbiamo passato.
Tutti i baci,le carezze e le parole dette sotto le coperte,adesso mi sembrano solo ricordi dolorosi.
Vorrei che tutto questo fosse solo un brutto sogno,dal quale devo svegliarmi.
Vorrei non dover scappare.
Vorrei non aver dovuto cambiare me stessa per farlo.
Vorrei sentire qualcosa,qualsiasi emozione,che non sia il dolore che continuo a provare.

Alcune lacrime iniziano a rigarmi il viso e posiziono una mano sulla bocca per non far trasparire i singhiozzi,mentre l'altro braccio lo stringo sul mio ventre.
"Carolyn"sussurra la voce di Logan,prima che mi cinga la vita con le sue braccia.
"Lasciami stare"riesco a dire tra i singhiozzi.
"No.
Devi sfogarti.
Prendimi a pugni,piangi e urla se vuoi.
Dopo sono sicuro che ti sentirai meglio"spiega,senza mollare la presa.
"Anche tu ti sei sentito così?"chiedo,fermando il mio pianto.
"Più o meno"risponde,preso alla sprovvista.
"Portami via di qui!"esclamo,prima di girarmi verso il ragazzo.
Lui annuisce e inizia a camminare verso la macchina,con me dietro.
Una volta in macchina,il ragazzo apre i finestrini e,con le note di "November" degli Sleeping With Sirens,fuggivano verso chissà quale posto.

Spazio Autrice❤:
Sono tornata!!!
Ecco a voi il capitolo n^4!
Finalmente Carolyn parte verso una metà diversa nella sua vita...
Spero che vi sia piaciuto e,come sempre,il prossimo capitolo verrà pubblicato tra due giorni.

Kiss Kiss
Blacky❤

♥Black Hood♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora