18-Letters

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"Allora,com'é fare la mamma?"mi chiede Logan,attraverso lo schermo del computer.

É lontano da me...
Una settimana dopo il parto é dovuto tornare a New York con la band e sono quasi due mesi che non lo vedo.
Mi manca così tanto.
Vorrei che fosse qui ad aiutarmi.

"Bello,tranne quando devo alzarmi alle tre di notte per allattare la bambina"ammetto,ridendo.
"Beh,sapevi che sarebbe stato difficile"dice il ragazzo,facendomi un sorriso.
"Già..."
"Sai"diciamo entrambi,prima di scoppiare a ridere.
"Prima tu"suggerisco,tornando seria.
"Okay...
Mi manchi,Carolyn"sussurra, abbassando lo sguardo.
"Anche tu..."
All'improvviso,dietro di lui si apre una porta e i ragazzi della band iniziano ad urlare e lanciare cuscini a Logan,che comincia ad innervosirsi.
"Che ne dici se ci sentiamo domani?"propone,cercando di sovrastare il fracasso con la voce.
"Okay"
"Vedi che dovrebbe arrivare qualcosa a casa tua"esclama,prima che la connessione a Skype si interrompi.
Piano chiudo lo schermo del computer e mi alzo dal letto,andando a controllare la mia bambina nella culla.
Fortunatamente,noto che sta ancora dormendo,così decido di andarmi a fare una doccia.
Prendo dei vestiti puliti e esco dalla camera,dirigendomi poi in bagno.
Faccio scorrere l'acqua calda su tutto il mio corpo e,col sapone,massaggio il mio corpo,soffermandomi sulla pancia ormai sparita.
Dopo dieci minuti,esco dalla doccia,mi vesto e ritorno in camera,trovando un pacco sul mio letto.
Prendo la busta sopra di essa e,dopo averla aperta,ne leggo il contenuto.

"Penso sia giusto che tu abbia queste cose.
Logan"

Metto la lettera da parte e apro la scatola,trovando alcune cose di Jeff.
Le nostre foto sono raccolte in un piccolo album e alcuni oggettini e maglie sono sparse per tutta la scatola.
Proprio sul fondo del grande contenitore,trovo una lettera ingiallita dal tempo e,senza pensarci,la apro.

"Cara Caro,
Sei lontana da me, molto.
Forse per questo ti penso di più,e vorrei che il mio pensiero ti raggiungesse e ti facesse,tiepido,una lunga carezza.
Lunga come le carezze che ero solito farti dietro la nuca.
Sola senza te rifletto,penso a tutto quello che ho imparato con te.
Ho imparato che sono capace di amare,che il mio cuore non è diventato impermeabile,che la facoltà di emozionarsi per il contatto con un'altra persona non si perde con l'età,
nè col procedere della vita.
Ho imparato che posso sentire le farfalle nello stomaco come quando avevo 12 anni,e,che sentirle ora è ancora più toccante,sicuramente più profondo.
Ho imparato che esistono occhi,i tuoi,che hanno il potere di scendermi dentro,di rivoltare la mia anima, facendone emergere i lati più nascosti e anche quelli più indifesi.
Eppure vorrei annegarci,dentro quegli occhi,tuffarmici dentro e non riemergere mai più.
Ho imparato che esistono labbra,le tue,il cui contatto con le mie è talmente naturale e perfetto che ha qualcosa di magico e incomprensibile.
Come incomprensibile è che le nostre labbra siano tenute lontane,che non possano toccarsi e mordersi ogni volta che ne sentono il bisogno.
Mordersi,sì,fino all'attimo prima del dolore,come mi hai insegnato tu.
Ho imparato che le parole sono uno strumento bellissimo,importante,ma che bisogna sapere quando tenerle a freno,perchè possono ferire senza che ce ne rendiamo conto.
Ho imparato che esiste qualcuno che riesce a farmi sentire speciale,e che una volta provata questa sensazione,non riesco a farne a meno.
Ho imparato che esiste una persona che riesce ad apprezzare i colori di un tramonto,i colori di un fiore,un arcobaleno o una giornata di pioggia, come me,e che ha pensieri talmente vicini ai miei che riesco a sentirli distintamente anche quando non ci parliamo.
Ho imparato che si può avere dentro un fuoco che arde in eterno,e che a volte è difficile non rimanerne bruciati,
ma che sarebbe comunque un disastro se si spegnesse,perchè è fuoco di vita.
Ho imparato che può succedere di scoprire che la vita abbia sbagliato,che i conti non tornino e che ci vuole tanto,troppo coraggio per rimettere le cose a posto,ma ora ammiro quelli che lo fanno,se riconoscono l'ordine giusto delle cose,anche se questo a volte
comporta distruzione,per poter ricostruire.
Ti penso,amore mio,e capisco che quello che hai saputo darmi è preziosissimo e unico,e non sono sicuro di averlo meritato.
Io non lo so quando tornerò,dal luogo lontano dove mi trovo ora,non so se sarai ancora lì ,o se sarai partita a tua volta,non voglio dire fuggita...
Ma voglio che tu sappia che ti ho amato e ti amo più della mia stessa vita,e ti ringrazio per avermi fatto provare il sentimento più grande
e più profondo di cui sono capace.
E se,come ho letto oggi, emozionarsi è tempo rubato alla morte,io ti ringrazio dal profondo del cuore,amore mio,
per avermi allungato la vita.
+7 mesi di noi,piccola.
Con amore
Jeff."

Alcune lacrime iniziano a scendere sul mio viso,mentre mi stringo il petto con le braccia.
I miei singhiozzi si diffondono nella stanza,senza volerlo la mia bambina si sveglia.
Così,asciugo il viso con la manica della maglia e vado a prenderla,stringendola forte a me.
"Ti voglio bene,piccola mia"sussurro,mentre piano si riaddormenta,cullata dalla mie braccia.
La poggio dolcemente sul mio letto e prendo il mio cellulare,per chiamare Logan.

-Pronto?
-Logan,ti prego,torna qui!
-Perché? Che hai?
-Niente. Voglio solo che torni.
-O-okay
-Quando torni?
-Prendo il primo volo che trovo.
-Okay. Ti voglio bene Logan.
-Anch'io Caro. Ci sentiamo.
-Okay

Non ce la faccio a stare ancora senza di Logan.
Non voglio che lasci la sua band per venire qui,ma,andare con lui,dopo che sarà venuto qui.
Credo che sia ora di dirgli quello che sento e...
Spero solo che provi le stesse cose che provo io.
Se cosi non fosse,so che ne morirei.
Ma,sono sicura che c'è qualcosa.
Ci dev'essere qualcosa.

Piano,mi stendo accanto alla mia bimba e,con i suoi dolci sospiri in sottofondo,mi addormento.

...
La mattina dopo,vengo svegliata dallo squillo insistente del mio telefono,così,mi alzo controvoglia per rispondere.

-Pronto?
-Caro,sono Logan.
-Dimmi...
-Sono appena sceso da un aereo,quindi tra meno di venti minuti sono lì.
-O-Okay
-A dopo,piccola
-A dopo...

Mi lascio cadere sul letto e,nonostante tutto,senza svegliare la mia bambina.
Tiro un leggero sospiro e mi alzo,prendendo con me la piccola Juliet.
Scendo di sotto e lascio la bimba sul suo tappeto con i giochi,mentre io vado a fare colazione.
"Sta crescendo Juliet"ammette mia madre,non appena mi siedo a tavola.
Io annuisco e prendo un cornetto dal piatto al centro del tavolo.
"Ha già detto la sua prima parola?"mi chiede,facendomi un sorriso.
"No,ma non credo che tarderà.
Dopotutto,ha solo tre mesi..."rispondo,prima di alzarmi e lavare il mio piatto.
Fatto ciò,do un piccolo sguardo a Juliet,che sta giocando,e salgo di sopra per farmi una doccia.
Entro nella piccola stanza e,dopo essermi spogliata,inizio a far scorrere dell'acqua calda sul mio corpo.
Solo dopo cinque minuti,esco dalla doccia e mi avvolgo in un accappatoio,iniziando poi ad asciugarmi i capelli.
Una volta finito,vado in camera mia e indosso degli abiti puliti.
Dopo aver legato i capelli in una treccia,scendo di sotto e trovo Logan,con la mia piccola tra le braccia.
"Oh mio Dio,sei arrivato!"esclamo, andandogli vicino.
Il ragazzo lascia la piccola sul tappeto e mi attira a se,quasi lasciandomi senza fiato.
"Devo parlarti"sussurro,prima di prenderlo per mano e portarlo in camera mia.
"Allora,io..."inizio a spiegare,chiusa la porta della stanza.
"Aspetta Caro.
Devo dirti io una cosa importante...
Non so come la prenderai,ma,se continuassi a mentire,sarebbe molto peggio.."mi interrompe,abbassando lo sguardo sul pavimento.
"Io non sono quello che credi..."

Spazio Autrice❤:
Sono tornata!!!
Ecco a voi il capitolo n^18!
La storia sta per prendere una nuova svolta...
Chissà cosa succederà quando Logan racconterà la verità...
Vi sta piacendo la storia?
Beh,spero di si...
Comunque,il prossimo capitolo verrà pubblicato tra due giorni.

Kiss Kiss
Blacky❤

♥Black Hood♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora