Capitolo trentasette.

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Una festa?

Louis's pov.

"Beh, allora vado." dice Niall con un piccolo sorriso.

Non voglio che vada via.

"Ciao Ni, divertiti." dice Cristal abbracciandolo.

"Loueh." mi chiama il biondo e io alzo lo sguardo.

Apre le braccia e io mi ci fiondo. Mi da alcune pacche sulla schiena per poi staccarsi sorridendo.

"Torna presto rompipalle." sorrido scompigliandogli il ciuffo.

"A presto, non combinare guai. Quando torno voglio trovare la casa intatta." dice facendomi ridere.

"Ci proverò." ridacchio.

"Ciao biondo." lo saluto.

Esce dalla porta e sale nel taxi che lo stava aspettando, diretto all'aeroporto.
Cristal chiude la porta e io mi lascio cadere sul divano.

"Andiamo, tornerà." dice Cristal sedendosi sulla poltrona di fronte a me.

"Non sono abituato a stare solo senza di lui..." confesso.

"Perché non vai a trovare i tuoi familiari?" chiede guardandomi.

"Emh, non ho un buon rapporto con mio padre." dico semplicemente.

"Oh, capito. E il tuo compleanno lo festeggi solo?" dice dispiaciuta.

"Eh già." sorrido.

"Eh no carino, ti farò una festa di compleanno." dice alzandosi in piedi.

"Eh?" alzo la faccia dalla testiera del divano guardandola incredulo.

"Ti organizzerò una festa." sorride.

"E tu pensi che il giorno della Vigilia di Natale qualcuno venga alla mia festa? Saranno tutti con le proprie famiglie, e io solo con un albero di Natale e una coperta addosso a guardare film natalizi." sospiro.

"Io ci sarò alla tua festa." sorride guardandomi.

"E te ne organizzerò una, che ti piaccia o no." dice convinta camminando verso le scale.

"Dove vai?" le chiedo alzandomi.

"Devo andare a cambiarmi. Vado a casa, mi metto qualcosa di pulito e poi non so... sei bravo in matematica? Magari mi aiuti a fare i compiti."

"Emh, si bravissimo." mento sorridendo.

Se studiare significa passare del tempo assieme a lei si, ho voglia di studiare.
Magari studiare meglio i suoi occhi, i lineamenti del suo viso, le sue labbra.
Che bello studio, già.

"Allora vado e scendo subito. Ah, osa sbirciare e ti cavo gli occhi." mi minaccia puntandomi un dito contro e io rido.

"Non ti prometto nulla." dico sdraiandomi di nuovo sul divano.

La sento ridere per poi salire le scale.
Chiudo gli occhi sorridendo e ripenso a ieri sera.

Alle sue labbra sulle mie che si muovevano al ritmo dei nostri respiri.
Al loro sapore, che è la cosa più bella di questo mondo.
Penso a quanto sono fottuto, maledetta lei che è piombata nella mia vita.
Ero stato così bravo a ignorare e trattare male tutti per un anno intero, poi arriva lei e mi stravolge l'esistenza.
Da quel giorno in campeggio non c' ho capito più nulla.
Era così spaventata che mi ha fatto terezza, e quel ti voglio bene anch' io detto sotto la pioggia era sincero.
Quello di ieri no.
Niall aveva ragione, questa scommessa finirà male, e quello fottuto sarò io.

Non le confesserò quello che provo, primo perché non saprei spiegarglielo, non so nemmeno io cosa provo. E secondo perché dopo avermi umiliato con quello stupido pegno andrebbe via dalla mia vita e non potrei sopportarlo.

La cosa che mi fa rabbia e che se mai dovesse provare le stesse cose non potremo essere nulla, le farei del male.
Entrerebbe troppo nella mia vita, e la mia vita non è bella per niente.
Si merita di più, io le porterei solo guai.

Spero solo che mio padre non venga a sapere che lei esiste, non so e non voglio sapere cosa le farebbe solo per vendicarsi di me.
Quel pezzo di merda, quando la mamma é morta non faceva altro che sfogarsi su di me.
Voleva anche che lavorassi per la sua stupida azienda, ma io sono andato via.
Volevo andar via anche prima, ma é arrivata Nina sempre per opera di mio padre e sono rimasto per lei.
Che coglione, ero innamorato di una bugia.
Come ho fatto a non accorgermene prima?

"Allora adesso vado e poi torno qui con i libri, okay?"

"Si, va bene." mi riprendo dai miei pensieri guardandola.

Ha messo i vestiti che aveva ieri sera, ed è sempre bella.
Cristal non è una bugia, è la persona più vera che conosca.
Cerca sempre di essere di più, ma non sa che per me é di più.

È più dei regali a Natale.
Più di una torta di compleanno.
Più di un'amica.
Di più, per me viene prima di tutti.
Non si sente importante abbastanza, ma per me lo è.
Ha tutti quei piccoli difetti che la rendono la persona fantastica che é.
L'unica persona che in poco tempo é riuscita a sciogliere il muro di ghiaccio che mi ero creato in un anno.
Con un insulto si, ma l'ha sciolto.
Così forte da non far cadere gli altri ma allo stesso tempo così fragile da poter crollare da un momento all'altro.
E io ho visto, ho visto come crolla davanti al passato. Ed io ero li, pronto a sostenerla nel caso fosse caduta. E lei ha sostenuto me, non mi ha chiesto nulla del perché di quelle lacrime perché sapeva che sarebbe stato doloroso parlarne.
Invece io, coglione come sono, l'ho fatta parlare.

Non so se abbracciarla nella sua camera quel giorno l'abbia aiutata, ma lei con quell'abbraccio seduti sul cemento ha rimesso assieme tutti i pezzi che si erano sgretolati con delle semplici parole uscite dalla bocca di uno stronzo.
Penso che Cristal sia stata la mia unica giornata di sole in un anno pieno di pioggia.

LEGGETEH!

Allora, io vi obbligo a leggere la storia di 9direectioner4 perchè io la adoro e la adorerete anche voi. :)

Se vi è piaciuto lasciate una stellina. ;)

Let me love you goodbye, princess. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora