Capitolo quaranta.

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Sei figo lo stesso.

Louis's pov.

"Hai finito? Sei pesante." sbuffo dopo circa tre quarti d'ora.

"Aspetta." dice e si spinge in alto con il busto per attaccare un ultimo adesivo.

"Fatto, ora puoi farmi scendere." dice con le mani sulla mia testa.

Mi siedo sul letto e lei scende dalle mie spalle sdraiandosi a fissare il soffitto con un sorriso stampato sulla faccia.
Mi stiracchio e mi stendo accanto a lei ammirando ciò che abbiamo fatto.

"Non è male." dico guardando sopra di me.

"Già, chissà di notte poi." sorride a trentadue denti.

"Almeno abbiamo fatto qualcosa." mi volto verso di lei sorridendole.

"Oggi pomeriggio facciamo l'albero di Natale, non vedo l'ora!" dice entusiasta.

"Ma non ti stanchi mai?" rido.

"Io? Nah." ridacchia alzandosi.

"Ora si mangia, su Tommo in cucina!" dice alzandosi dal letto.

"Chiamami quand'é pronto." dico mettendo il viso contro il cuscino dove si era poggiata e inspiro il suo profumo.

"Cosa? Non sono la tua cuoca, anzi sei tu che dovresti cucinare per me." dice con tono severo.

"Ma io non so cucinare." mormoro contro il cuscino.

"Impari, dai!" dice e mi tira giù dal letto.

"Rompiscatole." sbuffo seguendola in cucina.

Arriviamo in cucina e apro il frigo per vedere cosa c'è dentro di commestibile, spero che Niall abbia lasciato almeno qualcosa.

"Allora Loueh, cosa mi prepari?" dice sedendosi su una sedia.

Mi volto verso di lei lanciandole un'occhiataccia e lei ride.

"C'è del pollo, ma se muori per avvelenamento io non c'entro." la guardo serio.

"Dai, il pollo è facile. Fammi conoscere le tue doti culinarie." sorride.

"Ci provo." sospiro e inizio a preparare del pollo.

"Loou." mi chiama e mi volto.

Mi scatta una foto per poi ridere.

"Osa postarla da qualche parte o inviarla a qualcuno e giuro che-"

"Postata su Instagram." sorride guardando il cellulare.

"Cristal!" la sgrido guardandola male e lei mi sorride da angioletto.

"Tanto sei figo anche quando cucini." dice senza accorgersene e io le sorrido malizioso.

"Mh, sono figo eh?" la guardo con lo stesso sorriso poggiandomi con la schiena contro la cucina.

"Emh, intendevo. Sei figo, cioè sei scemo, ma resti figo cioè no, emh..." dice diventando completamente rossa.

"Quindi pensi che io sia figo, interessante." dico continuando a guardarla.

"Non é vero, per figo intendevo idiota, ma figo vuol dire figo e... TOMLINSON MI CONFONDI." dice alzandosi e io rido guardandola.

"Lo so che sono figo, non c'è bisogno di dirmelo." sorrido nel modo che le da sui nervi avvicinandomi a lei.

"I-io non l'ho mai detto." dice indietreggiando man mano che mi avvicino.

"L' hai detto ben cinque volte. " dico con lo stesso sorrisetto avanzando e fermandomi davanti a lei appena tocca il tavalo.

Let me love you goodbye, princess. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora