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Mi vestii e scendemmo tutti e quattro al piano di sotto.
Durante la cena Mattia continuava a lanciarmi palline di mollica di pane.

"La smetti scemo?"

"Stronza"

"Mattia!" lo sgridò Diego.

Ridacchiai soddisfatta finché:

"Lo stesso vale per te Corinne, non voglio che usi questi termini con tuo fratello" disse mia madre.

"Lui non è mio fratello" risi.

"È come se lo fosse"

"Non mi pare proprio" dissi sempre ridendo.

"Elena potrei avere ancora della pasta per favore?" chiese Mattia con un tono gentile.

"Ma certo caro. Vedi com'è educato lui? Non come te che sei peggio di uno scaricatore di porto" si rivolse a me.

"Se tu definisci educato uno che dice di volerti scopare dopo due minuti che ti conosce per me va bene mamma" lanciai uno sguardo omicida a Mattia.

"Fottiti"

"Siete proprio uguali voi due" disse Diego esasperato, a quanto pare era abituato ai modi del figlio.

Finimmo di cenare e aiutammo mia madre a sparecchiare.

"Domani cara puoi farti dare un passaggio da Mattia per andare a scuola"

"Ah ah ah bella battuta mamma"

"Io vado in camera mia buonanotte a quasi tutti" dissi facendo un falso sorrisetto a Mattia.

Stavo per uscire dalla cucina quando Mattia mi fece uno sgambetto:

"Ahi! Brutta testa di cazzo che non sei altro"

Mattia scoppiò a ridere.

"Ben ti sta cogliona"

"Cogliona a tua sorella" gli risposi a tono.

"Ops guarda un po'...si da il caso che ora tu sia mia sorella"

"Senti vaffanculo"

"Ragazzi ora basta" intervenne Diego.

"Va bene io vado o sarò costretta a far fuori qualcuno" detto questo salii al piano superiore.

Sei di mattina [Briga] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora