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Mi svegliai col viso di Mattia a pochi centimetri dal mio. Cacciai un urlo che mi bastò per cadere dal divano.

"Porco schifo che male"

"Ehi ma che suc- Ahahaha che cretina"

"Non ridere" dissi per poi scoppiare a ridere anche io.

Mi aiutò a rialzarmi e poi ci dirigemmo ognuno nella propria camera.
Mi misi dei jeans larghi strappati con una camicia rossa e le Jeffrey alte nere. Mi diedi una veloce occhiata allo specchio e decisi di lasciare i capelli mossi.

"Sai, sei davvero scomodo" dissi accarezzandomi il collo.

"Bhe gattina, nessuno ti ha detto di approfittarti di me come cuscino"

Gli feci la linguaccia e infilai la cuffia di lana con il giubbino.

"Mi sta chiamando mamma" sbuffai.

"Buongiorno amore"

"Ciao mamma"

"Come va? Siete a scuola?"

"Siamo appena partiti da casa"

"Oh bene, e la casa?"

"È ancora in piedi" dissi tranquillamente facendo ridere sia mia madre che il ragazzo al mio fianco.

"Io e Diego stiamo facendo colazione. Pensiamo di tornare stasera dopo cena"

"Perfetto, allora ho ancora tipo più di 10 ore per pensare a un piano per far fuori Mattia, molto bene direi"

"Che stupida" mi disse.

"Ora devo andare. Siamo arrivati"

"Va bene ciao Corinne. Saluta anche Matty"

Scoppiai a ridere e chiusi la chiamata.

"Che hai da ridere?"

"Matty ti saluta mia madre"

"Oddio" si diede una mano sulla fronte facendomi ridere ancor di più.

Arrivammo a scuola e entrammo, come sempre, sotto lo sguardo attento di tutti.

"Corinne!" quasi Federica mi saltó in braccio.

"Ehi ciao"

"Io e Chri, ci siamo messi insieme ufficialmente. Me l'ha chiesto ieri" iniziò a saltellarmi intorno.

"Oddio sono felice per voi"

Non amavo troppo gli abbracci e le smancerie perciò mi limitai a sorriderle e lei capì ugualmente.

"Si può sapere dov'è?" le chiese Mattia.

"Briga so che sei perso senza di me, ma tranquillo che non scappo"disse Christian battendogli il pugno.

"Com'è andata ieri?" ci chiese ridendo Federica.

Ci guardammo e poi concordammo entrambi che tutto sommato comunque la giornata era andata bene.
Entrammo in classe e io e Federica dovemmo sorbirci due ore di storia seguite da una di filosofia e una di tedesco.

"Non ci capisco un cazzo di questa lingua"

"Nemmeno io" concordò la mia amica.

Finalmente suonò la campanella e dopo averla salutata mi diressi verso l'auto.
Mi accesi una sigaretta e aspettai Mattia che sicuramente si era trattenuto a parlare con qualcuno.

"Pff guardate un po'chi abbiamo qua"

"Oh ciao Barbie dei poveri" dissi vedendo la chioma bionda di Rossella di fronte a me.

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