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Finalmente le giornate avevano iniziato a farsi più calde e io e Mattia tornavamo a casa a piedi da qualche giorno ormai.

"Ehi fratello oggi vieni allo skate park?" chiese Christian mentre uscivamo da scuola.

"Come? Di già?"

"Sì, l'hanno anticipata perché poi Antony parte per Londra settimana prossima" spiegò Christian.

"E ci dobbiamo andare per forza? Sai, non me la sento di essere tirato per il culo e di far la figura del perdente"

"Scusate ma di cosa state parlando?" mi intromisi io.

"La gara degli skate che fanno giù alla pista vicino al parco" mi spiegò Federica.

"Tutti gli anni fanno questa sfida in cui ogni quartiere ha un rappresentante e chi vince guadagna il titolo per un anno intero e bhe diciamo che le compagnie di quel quartiere diventano le più... ehm come dire...popolari" aggiunse Mattia.

"Diventano i più fighi in pratica e fino all'anno scorso siamo sempre stati noi" tagliò corto Christian.

"È una cosa carina che facciamo tra noi ragazzi" disse Mattia portandosi la sigaretta alla bocca.

"Wow e chi ci rappresenta?"

"Oh ehm bhe vedi sotto questo aspetto abbiamo avuto un problemino, Dennis, il ragazzo del nostro quartiere, si e fatto male un paio di mesi fa e non abbiamo nessuno"

"Ma come no? Mattia..."

Il mio ragazzo scoppiò a ridere: "Gattina io non ci so andare sullo skate"

"Ma come no? È una cazzata" risi io.

Mannaggia a me e alla mia lingua lunga!

"Bhe se davvero ci sai andare allora potresti gareggiare tu quest'anno!" urlò eccitata Federica.

"Oh no no no, ve lo scordate"

"Dai gattina, fallo per me" disse Mattia iniziando a darmi tanti piccoli baci sul collo.

"E-E va bene" acconsentii in fine.

Esultarono subito tutti. Una volta arrivati a casa mangiai velocemente e poi corsi in camera mia a cambiarmi.
Infilai una maglia larga e rubai un cappellino a Mattia.

"Stronzetto io sono pronta" gli urlai dal corridoio.

"Sto finendo di lavarmi, mezz'oretta e andiamo" mi rispose lui dal bagno.

Sbuffai e scesi al piano di sotto. Mi aprii un pacchetto di Pringles e mi misi accucciata vicino alla finestra a mangiarle nell'attesa del mio ragazzo. Poco dopo guardai l'ora e mi alzai prendendo tutte le mie borse.

"Dove andate?" mi chiese mamma entrando in cucina.

"Allo skate park"

"Andate a vedere la gara? Ho saputo che Dennis è infortunato" disse Diego entrando subito dopo mia madre.

"Oh ehm sì mi hanno accennato di Dennis ma vedi Diego, hanno trovato un sostituto"

"Oh davvero e chi è? Spero non Mattia" ridacchiò.

"Ehi! Ho capito che faccio schifo ma non facciamone una questione di stato" disse Mattia scherzando alle sue spalle.

"Oh finalmente! Pensavo fossi morto in doccia" lo presi in giro.

Mi diede un bacio veloce e mi abbracciò da dietro.

"Siete davvero carini ragazzi"

"Lo so mamma" ridacchiai e diedi un altro bacio a Mattia.

"Quindi chi partecipa?"

Feci un balzo in avanti e con aria solenne annunciai: "Parteciperà la belllisima, stupenda, magnifica, unica, fantastica ragazza che hai davanti agli occhi" e detto questo iniziai a vantarmi come una vera campionessa.

"Corinne ne sei sicura? Non voglio guai come l'ultima volta"

Sia Diego che Mattia ci guardarono confusi.

"Praticamente a Milano la nostra compagnia rivale ci aveva sfidato con lo skate e chi vinceva poteva tenersi l'erba che loro dicevano che noi avevamo rubato. Io avevo partecipato per la mia compagnia solo che qualcuno ha chiamato la polizia e quando sono arrivati ci hanno perquisito, fortunatamente io non avevo niente addosso però sono stata segnalata come testimone o una cosa così"

"Elena tranquilla, è una competizione che fanno i ragazzi dei quartieri ogni anno, è una cosa tranquilla fidati anzi sono sicuro che verrà anche Marco, il comandante dei carabinieri, a vedere suo figlio" disse Diego.

"Bene allora ci vediamo stasera. Ciao" salutò Mattia.

"No no aspetta" corsi nuovamente in cuina e afferrai il pacchetto di patatine che avevo iniziato poco prima.

"Fai schifo"

"Lo fo ma fe ho fame cofa poffo farci?" chiesi a bocca piena "Ne fuoi una?"

"No" rise "Lo sai che sei bellissima?"

Sorrisi e mi voltai a guardare fuori dal finestrino.

"Anche se non puoi tu sorridimi
sono pochi, sai, i miracoli" stavo cantando quando ad un tratto Mattia fermò l'auto.

"Eccoci"

"Pff devo proprio?

"Sai su gattina! Fai vedere a tutti di che pasta sei fatta!"

....

"Ma cosa sei?! C'è qualcosa che non sai fare?" stava urlando Federica mezz'ora ormai.

Avevo vinto la gara ed ero riuscita a mantenere il titolo per il quartiere.

"Fede dai basta"

Sia Mattia che Christian scoppiarono a ridere.
Mi fecero conoscere un po' di gente nuova e finalmente mel tardo pomeriggio eravamo pronti per tornare a casa.

"Bene noi allora andiamo ragazzi"

"Va bene. Credo che andremo anche noi eh Fede?"

La mia amica annuì e prese per mano Christian allontanandosi.

"Ehi ciao tu sei Corinne vero?" sentii alle mie spalle.

Mi voltai e mi ritrovai davanti un ragazzo biondo col ciuffo.

"Ehm sì e tu sei?"

"Stefano, piacere. Sei stata fantastica con lo skate"

"Steno sta alla larga da lei"

"Oh ma chi si vede...Briga eh" il ragazzo disse con un ghigno in faccia "bentornato tra noi. Lei è la tua nuova fiamma?"

"Te lo ripeto: stai alla larga dalla mia ragazza"

Il ragazzo mi accarezzò la giancia e se ne andò.

"Steno?" chiesi spiegazioni.

"Sì, Stefano, conosciuto come Steno. Meglio che non ti avvicini a lui, è pericoloso"

"Mi è stato detto lo stesso di te all'inizio" gli feci notare.

"Cazzo Corinne stai lontano da lui e basta" disse con un tono duro e deciso.

Nessuno poteva dirmi cosa fare e cosa no.

Sei di mattina [Briga] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora